martedì 22 dicembre 2009

Recensione: Alexander - Cronache di guerra di Alessandro il Grande

ALEXANDER: CRONACHE DI GUERRA DI ALESSANDRO IL GRANDE
Titolo originale: Alexander Senki
Regia: Yoshinori Kanemori
Soggetto: (basato sul romanzo originale di Hiroshi Aramata)
Sceneggiatura: Sadayuki Murai
Character Design: Peter Chung
Musiche: Ken Ishii
Studio: Mad House
Formato: serie televisiva di 13 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anno di trasmissione: 1999
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Dynit


Anno 356 a.C.: figlio di Filippo II, re di Macedonia, Alessandro è un principe carismatico, ambizioso, di raffinato genio strategico. L'uomo designato, secondo un'antica profezia, a conquistare e distruggere l'ordine del mondo finora conosciuto. Assistendo ai suoi successi militari e timoroso del suo crescente prestigio verso le masse, il padre cerca di allontanarlo dai luoghi di potere, ma presto la Storia porta il ragazzo a succedergli e a iniziare l'opera di conquista per unificare e civilizzare il pianeta. Dovrà scontrarsi con il re di Persia Dario III, ma sopratutto sopravvivere alle frequenti congiure da parte di filosofi timorosi delle sue ambizioni...

Dei primi, storici anime a guadagnare la nomea di cult, in Italia, grazie al passaggio sull'allora alternativa MTV, Alexander riveste certo il ruolo di uno di quelli più intriganti. Oggetto le gesta di Alessandro Magno, il grande condottiero macedone dell'Età Antica, dai primi successi militari fino al massimo momento di gloria, in una straniante rilettura, basata sul romanzo di Hiroshi Aramata, di stampo fantascientifico. Una produzione che effettivamente ha avuto tutte le carte in regola per imprimersi nella memoria, con il suo soggetto ambizioso e il chara design straniante ma d'autore del sudcoreano Peter "Æon Flux" Chung. Quando ci si domanda qual'è l'espressività che può raggiungere l'animazione giapponese, è illuminante la visione di opere come Alexander.

Improponibile, viste le premesse, attendersi un quadro di grande fedeltà storica: le esili e carnosissime figure di Chung si muovono in un mondo alieno dove navi volanti, zombi e negromanti incorporei sono all'ordine del giorno, con ambientazioni date da elementi naturali dalle reminiscenze steampunk fusi con elementi meccanici dalle strutture architettoniche sofisticatissime e impossibili. Se le battaglie e gli avvenimenti legati all'espansione territoriale dell'impero macedone rispecchiano quelli reali, mancano però le basi storiche su cui si fonda la vita dei protagonisti: la madre di Alessandro, Olimpiade, veste i panni di una mostruosa strega, Clito trova un destino del tutto diverso da quello reale, addirittura il maestro Aristotele è tra coloro che complottano per uccidere l'eroe... Cambiamenti che si rendono necessari per dare maggiore risalto a quella che nei fatti è una rielaborazione narrativa e filosofica delle imprese del condottiero: Alessandro Magno visto come il distruttore dell'ordine cosmico non è un'idea messa per ingannare lo spettatore dietro false premesse intellettualoidi, ma il focus di una storia di intrighi e tradimenti dove il sovrano deve affrontare inediti discepoli di Pitagora e sacerdoti di Zarathustra motivati a ucciderlo in quanto portatore di caos, nemico dell'ordine sociale garantito dal Solido Platonico.


La distruzione delle polis (le società politiche della Grecia ellenica, costruite sul modello della collettività vista come un cosmo ordinato), operata realmente dall'Alessandro storico per dare unità al suo impero, diventa in Alexander lo spauracchio che porta agli attentati contro il sovrano da parte dei filosofi. L'opera trova così modo, nello sviluppo del suo intreccio, di dare risalto al pensiero filosofico/politico dei grandi pensatori dell'epoca, passando per Pitagora, Platone, Aristotele, Zarathustra, Diogene... Tutti (o quasi) a interagire con il sovrano, in veste amichevole o nemica, rinfacciandogli ciò che può o non deve fare per assecondare il disegno ordinato dell'universo. Decisamente una produzione che piacerà molto agli amanti della filosofia, che in più riprese, insieme alle azioni di guerra di Alessandro e la trattazione del pensiero dei grandi filosofi, si concede addirittura anche sequenze visionarie in piena linea coi temi affrontati, come quella, meravigliosa, in cui il sovrano interagisce con una raffigurazione materiale dell'universo, una polis in scala ridotta nel quale entra dentro lui stesso. Da applausi.

Alexander è una storia intrigante, scritta benissimo dal veterano Sadayuki Murai, e che non si fa problemi, per le finalità del racconto, a scomodare anche amplessi e scene di nudo, dimostrando una maturità e un coraggio che ben si sposano con l'adulta trama, a prescindere dalla dissacrazione storica operata dove convivono, oltre a elementi storici, anche elementi horror e fantascientifici come entità extraterrestri, zombi, spade possedute dai fulmini e chi più ne ha più ne metta. E tra avventure, combattimenti e complotti, la serie si conclude in modo più che soddisfacente, peccato solo per un finale senza troppo mordente e la scelta di non affrontare la caduta del grande condottiero, profetizzata per larghi strati di serie ma alla fine lasciata solo intuire. Nonostante tutto la grandezza del soggetto, l'affascinante chara design, la CG utilizzata benissimo nella creazione delle belle scene di battaglia e le buone animazioni generali regalano una versione carismatica delle avventure del grande re, spiazzante e intrigante rilettura di fantascienza, Storia e filosofia. Ottima visione per chi, dal mondo dell'animazione, cerca qualcosa di diverso dal solito.

 
Consigliata l'edizione in dvd a cura Dynit, oggi rimediabile a prezzi bassissimi e che può vantare ottimi adattamento e doppiaggio. Evitabilissimo il film riassuntivo da loro stessi distribuito, squallida mungitura, oltretutto mal fatta e incompleta, priva di aggiunte di rilievo, che non ha alcun senso d'esistere al cospetto di una serie televisiva così corta e riuscita.

Voto: 8 su 10

ALTERNATE RETELLING
Alexander: The Movie (2000; film)

18 commenti:

Unknown ha detto...

Concordo, una rielaborazione davvero brillante ^_^

Simone Corà ha detto...

E vedere quegli eserciti formati da carrarmati e uomini in armature talmente imponenti da sembrare robot, è davvero ganzo. :)

Unknown ha detto...

Uno dei miei anime preferiti, affascinante sotto tutti gli aspetti, filosoficamente complesso e visivamente esaltante! Da rivedere ancora (e magari prima o poi lo faccio :)

stefano ha detto...

che goduria quei primi anni di anime night su mtv, prima della deriva modaiola e fighetta (che vede in death note l'esempio più significativo). nonostante questo devo ammettere che alexander, in quei anni, non riuscivo a mandarlo giù causa chara-design anomalo...non era facile disintossicarsi, in quel della mia preadolescenza, dagli stilemi grafici dell'immaginario anime "classico" e riuscire ad apprezzare un qualcosa di "poco giapponese" alla vista. fortunatamente, con gli anni, si superano questi limiti e si finisce addirittura col restarne sorprendentemente ammaliati. oltre all'aspetto visivo superbo, quello che stupisce e anche la qualità della sceneggiatura e la costanza del ritmo, nonostante il carattere riflessivo di alcune puntate. spesso, addirittura, la tensione emotiva è più alta proprio in quei momenti di pausa e sospensione che nelle controparti d'azione.
Per quanto riguarda i difettucci invece(a parte il finale, come dici te, un pò debole), mi ha un pò amareggiato la figura di Alessandro che, forse fisiologicamente, perde gran parte del fascino magnetico e enigmatico iniziale in favore di una sagoma un pò piatta da semidivintà. mentre riallacciandomi al discorso della tensione emotiva, non ho fatto a meno di notare la scarsa emotività dei protagonisti di fronte ad alcuni eventi, anche di rilievo (vedi la morte del re Filippo).
7,5 riduttivo per conto mio. un 8,5 ci sta tutto.

Jacopo Mistè ha detto...

Anche io sulle prime non sono riuscito a mandare giù i disegni di Chung, poi mano a mano che prosegue la visione ci si abitua e si iniziano ad apprezzare ;)

Gran bella visione, peccato appunto per quel finale inconcludente e per il fatto che, imho, s'è calata un po' tanto (troppo?) la mano sulla rielaborazione sci-fi, avrei preferito che almeno i fatti storici più eclatanti (la sconfitta di Dario) non fossero stati troppo "fantasticizzati". Per questo per me le migliori trasposizioni della vita di Alessandro Magno continuano a essere l'Alexander filmico di Oliver Stone e l'Alessandro Magno manga di Yoshikazu Yasuhiko. ;)

stefano ha detto...

A me il manga non ha mai attratto più di tanto proprio perchè ricostruisce (almeno, da quanto ricordo di aver letto) fedelmente le gesta di Alessandro. Trasporre una realta storica su di un anime o un manga è, secondo me, quasi una contradizzione in termini. Questo perchè parto dal presupposto che questi sono tra i più efficaci proiettori dell'immaginazione umana, e danno la possibilità di non dover dar conto al plausibile. Ecco perchè trovo più giusto che si sia calato un pò troppo la mano, anzichè troppo poco. Che poi dovrebbe essere ciò a cui mira una rielaborazione che si prefigge di sorprendere, non pensi?

Jacopo Mistè ha detto...

Effettivamente sotto questo punto di vista ti dò ragione, poiché per sua natura "rielaborazione" significa riscrivere in modo diverso dei fatti originali. È solo che, boh, pur apprezzando molto l'originalità di Alexander, essendo un grande appassionato di Storia antica ho fatto un po' fatica ad accettare nel finale le navicelle volanti e il fulmine con cui Alessandro uccide re Dario. Per contro, invece, il manga e il film americano (che, se non li hai letti/visti, te li consiglio caldamente) li ritengo ugualmente molto buoni nella loro ricostruzione storica. Che dire, ogni punto di vista sul personaggio mitico m'è gradito, diciamo solo che apprezzo maggiormento uno più fedele che rivisitato, ma è questione di gusti e questo non intacca essolutamente il valore della trasposizione animata Mad House :)

stefano ha detto...

Prima o dopo me lo guardo l'Alexander di Stone. Primo per constatare la validità del tuo giudizio rispetto a quello di un mio vecchio amico che, invece, me lo sconsigliava (ma, se non ricordo male, anche la critica non lo gradì particolarmente...). Secondo perchè è da un paio d'anni che mi prometto di dare un'occhiata alla filmografia di Stone, regista che ho sempre ritenuto di bassa lega senza un motivo preciso. Questo fino alla, ancora scolpita nella memoria, visione di Redacted.
Per il manga non so, magari gli do una sbirciata se lo trovo in qualche fumetteria, per vedere se mi prende bene.

Simone Corà ha detto...

Però Redacted è di De Palma. ;)

A me l'Alexander di Stone è piaciuto tantissimo, credo che ci siano alcuni fra i migliori dialoghi della storia del cinema, perché quando Alessandro incita il suo esercito a seguirlo ancora e ancora e ancora, ti vengono i brividi. :)

Jacopo Mistè ha detto...

Probabilmente l'Alexander di Oliver Stone non è piaciuto perché troppo prolisso (in effetti ha una durata proibitiva). Pur concordando che è troppo lungo, devo dire che storicamente m'è sembrato fedele, e sopratutto ben recitato (forse solo la Jolie era fuori ruolo ma non ricordo, visto parecchi anni fa). L'ho apprezzato molto.

L'Alessandro di Yas invece è pure troppo corto, ma nella sua sintesi rende molto bene (imho) l'Alessandro uomo, tratteggiando benissimo il suo carisma e anche le sue debolezze. Costa parecchio (15 euro) ma per me è un gran bell'albo conclusivo, oltretutto disegnato divinamente.

stefano ha detto...

Haha, ho leggerissimamente confuso De Palma con Stone. Anzi no, li avevo riuniti in una stessa persona. Tanto che finora, nei commenti precedenti, mi sono riferito a De Palma (Alexander pensavo fosse di De Palma, appunto). Completamente fuso XD. Cmq di Stone non ho visto praticamente nulla a parte Platoon, che mi lasciò piuttosto freddino.

Simone Corà ha detto...

Succede, don't worry! :D

frizio ha detto...

ho letto la rece perchè il 7,5 mi sembrava poco...poi ho visto che gli hai dato 8,però sulla lista è segnato 7,5.
anche a me è piaciuto tantissimo!
propendo + per l'opinione di stefano di rielaborare,in questo gran merito ai realizzatori che hanno cercato di mantenere originali i fatti storici ma incorniciati da costumi e scenografie futuristiche.
un bel mix.
altro merito della serie si rifà a una differenza con alexandros di manfredi che in quel periodo stavo leggendo.
riguardo all'incontro con diogene la storia non ci racconta cosa si dissero dentro la botte.
Manfredi non s'inventò nulla,questo romanziere giapponese invece qualcosa si è inventato.
merito a lui,una scelta coraggiosa!
Anche il finale mi è piaciuto dove l'etichetta del "distruttore del mondo" viene vista da una diversa angolazione e quindi rivelata e compresa.
Condivido il fatto di averlo troncato in quel punto,dato che la storia del ritorno di alessandro non riserba + gesta mirabolanti come l'andata.

Perramus ha detto...

Uno dei miei preferiti in assoluto.
Non sono d'accordo con il finale senza mordente,partendo da poco dopo l'ultima impresa quando Alessandro dice ai suoi di fare marcia indietro,ma in realtà lui sta andando avanti,sta continuando la sua avanzata perchè a quei tempi si credeva che la terra fosse piatta.
Poi il finale vero e proprio si sposa benissimo con tutta l'opera.Simbolica è la scena del solido platonico nelle mani di Euclide perchè Alessandro ha ricreato il mondo e questo ha una nuova concezione che è appunto quella di Euclide,ossia la filosofia fa spazio alla matematica o meglio ad una matematica più profonda.
Molte metafore,molti simboli e una cultura non specifica o bassa rendono questo anime adatto a pochi,ma questo è il bello!
Oltre alla bellissima scena che citi nelle recensione aggiungerei quella finale contro dario quando si ritrova ad affrontare soldati che già aveva ucciso.
Non può mancare la citazione a Kubrick,la distruzione del mondo intesa come evoluzione e il solido platonico non è altro che il monolite di 2001 ^^

Francesco La Manno ha detto...

Questo anime è, a mio modesto avviso, uno dei migliori mai realizzati.

Complimenti per il blog, ti seguirò con attenzione.

Jacopo Mistè ha detto...

Grazie mille per i complimenti, speriamo di rileggerci presto!

Elfoscuro ha detto...

Finalmente ho trovato qualcuno a cui è piaciuto Alexander di Oliver Stone, è uscita la Director's cut (avevo visto tale notizia sul profilo FB di Oliver Stone) ultimamente e devo recuperarla perchè aggiunga altre parti interessanti all'opera che rimane sottovalutata. Bel anime mi sono piaciuti tanto gli scontri fisici quanto quelli verbali. Peccato che secondo me la dinamica narrativa si fa un po' lenta nella parte centrale per poi riprendersi negli episodi finali. Per certi versi il character design mi ricorda i lavori di Hirohiko Araki dopo l'influenza di Testuo Hara. Comunque resta un anime consigliatissimo anche se non per tutti, bellissimo doppiaggio con un grande cast di voci italiane.

Jacopo Mistè ha detto...

Dell'Alexander di Oliver Stone rimediati non la Director's Cur, ma la Final Cut, la quarta versione, la migliore, quella con 40 minuti in più che esplorano ancora meglio che in precedenza la psicologia di Alessandro. Quella è davvero la versione migliore di un già ottimo (e incompresissimo) film.
Lieto anche io di non essere l'unico che ha adorato il film. :)

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