Pagine

lunedì 17 maggio 2010

Recensione: Gurren Lagann - The Lights in the Sky are Stars

GURREN LAGANN: THE LIGHTS IN THE SKY ARE STARS
Titolo originale: Gekijōban Tengen Toppa Gurren Lagann - Lagann-hen
Regia: Hiroyuki Imaishi, Masahiko Otsuka
Soggetto: GAINAX
Sceneggiatura: Kazuki Nakashima
Character Design: Atsushi Nishigori
Mechanical Design: You Yoshinari
Musiche: Taku Iwasaki
Studio: GAINAX
Formato: film cinematografico (durata 125 min. circa)
Anno di uscita: 2009
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Dynit


Sono passati sette anni dalla caduta dell'impero dei gunmen: Simon e la Brigata Gurren ne hanno eretto sulle macerie Kamina City, che in quest'arco di tempo è cresciuta fino a divenire una megalopoli ricca e industrializzata. Oggi Simon e Nia pensano al matrimonio, ma presto scopriranno con orrore perché re Rasen costringeva gli uomini a vivere sottoterra: per impedire loro di civilizzarsi e progredire tecnologicamente, cosa che avrebbe spaventando il minaccioso popolo stellare degli Anti-Spiral portandolo a sentire in pericolo la supremazia nell'universo. Nia scoprirà di essere una di loro e, divenendone un emissario, recapiterà a Simon e compagni il minaccioso messaggio: gli Anti-Spiral condannano il Popolo della Spirale all'estinzione...

Alla distanza di un anno da Childhood's End esce The Lights in the Sky are Stars, secondo film della fortunatissima serie televisiva di Gurren Lagann. Il primo rinarrava a sufficienza, con tanto spettacolo in più, l'arco iniziale della storia, presentando bene i personaggi principali e infarcendo il tutto di ulteriori mattanze grafiche. Cosa aspettarsi dal lungometraggio che dovrebbe riassumere la parte più corposa, intricata e anche action della storia? Per alcuni versi eccellente e per altri accettabile, The Lights in the Sky è un altro gradevole film per chi non ha visto l'originale, ma sopratutto un super-cult per i fan, rappresentando, nelle sue quasi due ore di durata, l'apice supremo, in animazione, del concetto di mazzate robotiche.

Dimenticatevi i focus introspettivi originali, The Lights in the Sky li dimentica volutamente per strada riducendo al minimo spazio la macchiavellica personalità di Rossiu e le ragioni di Yoko, e utilizza il budget per privilegiare ancora più enfasi su combattimenti, esplosioni e fusioni gigantesche, rendendo il film un matrioska di colori ed effetti speciali che, in cambio di una caratterizzazione sui generis di quasi tutti i personaggi chiave, ulteriormente appiattiti dal primo film, dà vita ai più lunghi, frenetici, estenuanti e ammalianti combattimenti mai visti. Se era prevedibile uno snellimento degli infiniti scontri televisivi in virtù di maggior spessore psicologico generale, GAINAX prende tutti di contropiede potenziando selvaggiamente il comparto action, e The Lights in the Sky diventa un memorabile inno al fanservice robotico, alla sboroneria più estrema e alle soluzioni registiche più incredibili.


Invenzioni grafiche, orge di esplosioni apocalittiche, trip psichedelici a base di cazzotti e powerball che si scontrano con violenza esorbitante in un caleidoscopo di colori sgargianti, lunghissimi piano sequenza, una regia frenetica dall'inizio alla fine che non conosce MAI pausa... La meraviglia visiva del film è impossibile da rendere a parole. Guardare questo film significa assistere alla summa visiva estrema del genere, la spettacolarità totale fatta film, con robot colossali che a furia di strabilianti trasformazioni e fusioni arriveranno a ingigantirsi fino a divenire più grandi dell'universo stesso (!), devastandosi a cazzotti in modo bestiale. Di grande impatto le aggiunte inedite: diversi personaggi questa volta non muoiono, e anzi partecipano allo scontro finale con il signore degli Anti-Spiral attraverso nuove memorabili evoluzioni del Lagann. Si arriva così al più lungo scontro finale tra robot di umana memoria, quasi 40 minuti di ininterrotte esplosioni e devastazioni.

Finale purtroppo identico all'originale (un sad ending terribilmente gratuito), ma il film va visto. Di certo per meriti NON narrativi e sotto questo punto di vista si potrebbe rinfacciare a GAINAX di non essere riuscita a migliorare i difetti dell'originale ampliandoli pure, ma volete perdervi la più grande sboronata mecha di tutti i tempi? Prima di qualsiasi altra cosa, The Lights in the Sky are Stars è un'esperienza.

Nota: per completezza con Childhood's End, nell'edizione italiana in dvd di The Lights in the Sky are Stars sono presenti i quattro episodi conclusivi dei Gurren Lagann Parallel Works.

Voto: 7 su 10

PREQUEL
Gurren Lagann: Childhood's End (2008; film)

RIFERIMENTO
Sfondamento dei cieli Gurren Lagann (2007, tv)

Nessun commento:

Posta un commento