Infetto da un’improvvisa generosità culturale, il Mistè si è svegliato un giorno con una storia da scrivere, una storia con la S maiuscola. Da maniaco dell'animazione robotica, questa storia non poteva non avere a che fare con i colossali mecha che da quasi cinquant’anni rappresentano l'anima delle produzioni animate nipponiche, per non dire il vero spirito giapponese. E così, spronato dal recente e già ottimo dossier di Alberto Galloni pubblicato a puntate sull'edizione manga di Record of the Venus Wars, nonché da una collaborazione col sito gundamwingzero, ha voluto dire la sua, imbarcandosi, con me a bordo, in un viaggio che ripercorre i capitoli basilari dell’animazione robotica.
Dal 1963 al 2000, in attesa che le opere del nuovo millennio possano consolidarsi nell’immaginario collettivo, spazio ai capolavori che hanno segnato ben più di un’epoca, dai tokusatsu degli anni 70 ai primi Real degli anni 80, passando ovviamente per Gundam e il chiacchierato Evangelion; si parlerà di quel gruppo di registi e sceneggiatori che hanno di fatto creato un genere, per poi modificarlo, migliorarlo, svilupparlo in una lunga serie di titoli che hanno saputo non solo mostrare disegni sempre più belli, esplosioni sempre più gloriose e trame sempre più adulte, ma anche fotografare varie aspetti, paure, situazioni del Giappone (e non), trattando con tatto e intelligenza temi di sociale interesse.
In questi sgoccioli di 2010, abbiamo riassunto il passato fondamentale dell’animazione robotica curiosi di sapere, dopo quest’ultimo decennio in cui, tolto qualche raro caso, non ci sono state vere e proprie innovazioni, come possa evolversi nei prossimi anni la robomania.
Suoi i concetti e il canovaccio, mia la revisione e la ripulitura generale, pubblicheremo questo dossier in tre parti, ogni lunedì a partire dalla prossima settimana. Successivamente sarà pubblicato in forma estesa sul FAITH blog di gundamwingzero.com.
E se non vi piacciono i robot, rocket punch a tutti voi!
Dal 1963 al 2000, in attesa che le opere del nuovo millennio possano consolidarsi nell’immaginario collettivo, spazio ai capolavori che hanno segnato ben più di un’epoca, dai tokusatsu degli anni 70 ai primi Real degli anni 80, passando ovviamente per Gundam e il chiacchierato Evangelion; si parlerà di quel gruppo di registi e sceneggiatori che hanno di fatto creato un genere, per poi modificarlo, migliorarlo, svilupparlo in una lunga serie di titoli che hanno saputo non solo mostrare disegni sempre più belli, esplosioni sempre più gloriose e trame sempre più adulte, ma anche fotografare varie aspetti, paure, situazioni del Giappone (e non), trattando con tatto e intelligenza temi di sociale interesse.
In questi sgoccioli di 2010, abbiamo riassunto il passato fondamentale dell’animazione robotica curiosi di sapere, dopo quest’ultimo decennio in cui, tolto qualche raro caso, non ci sono state vere e proprie innovazioni, come possa evolversi nei prossimi anni la robomania.
Suoi i concetti e il canovaccio, mia la revisione e la ripulitura generale, pubblicheremo questo dossier in tre parti, ogni lunedì a partire dalla prossima settimana. Successivamente sarà pubblicato in forma estesa sul FAITH blog di gundamwingzero.com.
E se non vi piacciono i robot, rocket punch a tutti voi!
Nessun commento:
Posta un commento