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lunedì 22 agosto 2011

Recensione: Del Power-X - Miracolous Energy Explosion!!

DEL POWER-X: MIRACOLOUS ENERGY EXPLOSION!!
Titolo originale: Del Power-X - Bakuhatsu Miracle Genki!!
Regia: Masato Sato
Soggetto: Project X
Sceneggiatura: Yumiko Tsukamoto
Character Design: Ami Tomobuki
Mechanical Design: Masami Yuuki & Iruka Tabi (originale), Hidero Okamoto
Studio: Studio Live
Formato: OVA (durata 42 min. circa)
Anno di uscita: 1986


È una bella giornata per la tenera Manami, che finalmente ha modo di approfondire il rapporto con l'adorato senpai Yousuke. Gioia stroncata però sul nascere da un insolito pacco-regalo che le fa il nonno, geniale scienziato: il contenuto si rivela il Del Power-X, esoscheletro robotico da combattimento creato per essere indossato e usato da lei. Non interessata la ragazza va a scuola, ma un rivale del nonnino, Von Getzel, anch'esso inventore e furibondo con lui per chissà che motivo, intende sconfiggerlo con il suo mecha, lo Zolingen. Il vecchietto fugge proprio nella scuola dove sta Manami, lasciando a lei l'incombenza di lottare contro Von Getzel e i suoi sgherri...

Masami Yuuki, Yutaka Izubuchi, Haruhiko Mikimoto, Mamoru Nagano... Si dovesse giudicare un'opera solo per i soli nomi stellari coinvolti in ambito di guest-star, Del Power-X avrebbe i numeri per essere una delle produzioni animate culto degli anni 80. Peccato si capisca istantaneamente perché non si parla da quasi nessuna parte di questo dimenticatissimo, sepolto OVA che oggi è quasi inguardabile.

Lo spunto di partenza, invero, è piuttosto simpatico: Del Power-X si configura come affettuosa presa in giro degli stereotipi dell'animazione robotica, che proprio in quegli anni conosce una seconda Età dell'oro grazie ai capolavori Sunrise di Yoshiyuki Tomino e Ryousuke Takahashi. Allo stato pratico, la protagonista Manami guida il suo Del-Power X abbattendo tutti i suoi nemici in un'atmosfera scherzosa, affrontandoli non per onore ma per vendicare la distruzione del suo bento, sconfiggendoli con mosse da wrestling (poco prima esercitate sul suo povero professore) invece che con super-armi, imprecando contro suo nonno per la giornata romantica rovinata, e così via. Totale ironia, insomma, dove in riferimento alle serie mecha dell'epoca non mancano parodie (l'ingresso di ogni nuovo avversario dato da una canzone di sottofondo dalle lyrics assurde) e richiami grafici, con un gran numero di special guest star - in questo caso i citati Yuuki, Izubuchi, Mikimoto e Nagano, ma anche Mutsumi Inomata, Shuuichi Shigeno e Toyoo Ashida - che inseriscono i loro personaggi più noti in mezzo al pubblico che assiste ai combattimenti (ad esempio la regina Poseidal di L-Gaim). Tutto qui.


Trovate umoristiche che insieme ai dialoghi da serie B fanno sorridere, ma solo quello. Per il resto, i 40 minuti della produzione diventano un martirio non da poco vista l'incapacità dello sceneggiatore Yumiko Tsukamoto di inventarsi qualcosa di meglio di gag bambinesche, scherzetti infantili e facce buffe che oggi lasciano agghiacciati. Il contributo dello stuolo di chara/mecha designer di fama si limita solo a camei e basta, il 95% dell'aspetto grafico è tutta farina del sacco del designer Ami Tomobuki, autore di disegni semplici, banali e senza arte né parte. Stessa cosa dicasi per il mecha design del Del Power-X e per gli anonimissimi sfondi. Animazioni giusto nella norma, ben lontane da quelle delle produzioni home video più famose del tempo. L'unica cosa veramente divertente dietro a Del Power-X è l'idea di poterlo consigliare: semplicemente impossibile. Da lasciare sepolto insieme a quell'altra masnada di OVA che, in clima di recente riabilitazione, vengono talvolta dissotterrati e spacciati come gemme pietreziose e sottovalutate.

Voto: 4 su 10

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