AMON: APOCALYPSE OF DEVILMAN
Titolo originale: Amon - DevilMan Mokushiroku
Regia: Kenichi Takeshita
Soggetto: (basato sul fumetto originale di Yu Kinutani)
Sceneggiatura: Ritsuko Hayasaka
Character Design: Yasushi Nirasawa
Beast Design: Yasushi Nirasawa
Musiche: Takeshi Kobayashi, Mangahead
Studio: Studio Live
Formato: OVA (durata 45 min. circa)
Anno di uscita: 2000
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Yamato Video
Dieci anni dopo L'arpia Sirene, Dynamic Planning torna finalmente a produrre un'opera animata dedicata al "vero" DevilMan di Go Nagai. Peccato che nel 2000 quello che esce non è il terzo atto dell'abbandonata trasposizione di Oh! Production, ma un'opera nuova. Invece di basarsi sul classico manga di Nagai, Amon si ispira invece all'omonimo fumetto di Yu Kinutani, Amon: The Darkside of the DevilMan (pubblicato in Italia da d/visual in 6 volumi), disegnato tra il 1999 e il 2004 e che rielabora la storia originale introducendovi anche una confusa opera di prequel, riguardo alle origini di Amon e Sirene e il rapporto che li lega all'epoca del mito. OVA, quindi, che dal manga di Kinutani eredita il soggetto di fondo del primo volume - Akira che impazzisce e poi affronta il demone Amon in una battaglia cruenta che distrugge mezzo mondo - e il moderno design "gigeriano" dei demoni. Abbandonate le speranze nel vedere un giorno compiuta la trasposizione del manga, ci si può comunque intrattenere doverosamente con 45 minuti che scorrono benissimo, adorabili per chi ama l'horror più grandguignolesco e si interessa solo minimamente alla continuity.
Sicuramente qualche caduta di tono la si trova, nei combattimenti che in qualche momento ricordano in Dragon Ball (i demoni si lanciano sfere energetiche!) e nell'improbabile incontro finale tra Akira e Ryo (che riprende, invece che il manga di Kinutani, il finale dello spin-off DevilMan: Time Travellers di Go Nagai); ma l'azione calzante dall'inizio alla fine, l'altissimo tasso splatter, il politically uncorrect imperante e la spettacolarità dei trucidi combattimenti fanno rimanere nella memoria Amon come un ottimo prodotto di puro intrattenimento. Un'opera che artisticamente, pur sfigurando malamente con i classici OVA di Iida, sa divertire dall'inizio alla fine.
Voto: 7 su 10
Regia: Kenichi Takeshita
Soggetto: (basato sul fumetto originale di Yu Kinutani)
Sceneggiatura: Ritsuko Hayasaka
Character Design: Yasushi Nirasawa
Beast Design: Yasushi Nirasawa
Musiche: Takeshi Kobayashi, Mangahead
Studio: Studio Live
Formato: OVA (durata 45 min. circa)
Anno di uscita: 2000
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Yamato Video
Per molto tempo Akira Fudo combatte l'invasione demoniaca della Terra con i suoi poteri di devilman, dominati dal suo forte equilibrio interiore che reprime l'indole bestiale del mostruoso Amon attraverso l'amore per Miki. La morte di quest'ultima a opera degli umani fa però uscire di senno il ragazzo che, lasciatosi corrompere dall'animo malvagio del demone, perde ogni legame con la razza umana divenendo un mostro sanguinario. Per Akira c'è solo una speranza di tornare alla normalità: sconfiggere nel suo subconscio Amon...
Dieci anni dopo L'arpia Sirene, Dynamic Planning torna finalmente a produrre un'opera animata dedicata al "vero" DevilMan di Go Nagai. Peccato che nel 2000 quello che esce non è il terzo atto dell'abbandonata trasposizione di Oh! Production, ma un'opera nuova. Invece di basarsi sul classico manga di Nagai, Amon si ispira invece all'omonimo fumetto di Yu Kinutani, Amon: The Darkside of the DevilMan (pubblicato in Italia da d/visual in 6 volumi), disegnato tra il 1999 e il 2004 e che rielabora la storia originale introducendovi anche una confusa opera di prequel, riguardo alle origini di Amon e Sirene e il rapporto che li lega all'epoca del mito. OVA, quindi, che dal manga di Kinutani eredita il soggetto di fondo del primo volume - Akira che impazzisce e poi affronta il demone Amon in una battaglia cruenta che distrugge mezzo mondo - e il moderno design "gigeriano" dei demoni. Abbandonate le speranze nel vedere un giorno compiuta la trasposizione del manga, ci si può comunque intrattenere doverosamente con 45 minuti che scorrono benissimo, adorabili per chi ama l'horror più grandguignolesco e si interessa solo minimamente alla continuity.
Apocalypse of DevilMan è un irresistibile filmetto tutto azione e gore, sorretto da una potente colonna sonora heavy metal di Takeshi Kobayashi e ottimamente confezionato: una grandiosa orgia di esplosioni di sangue, teste mozzate, bambini divorati, interiora volanti e deliranti mattatoi, a cui dà voce una realizzazione tecnica ad alto budget frenetica e selvaggia fondata su grandi animazioni e un intrigante aspetto grafico, misto di vecchie reminiscenze nagaiane con tratti più moderni e spigolosi. Una storia a suo modo ignorante, è innegabile, che mostra dall'inizio alla fine mostri squartare civili e DevilMan/Amon squartare mostri, ma dannatamente gustosa. E in un tripudio di scene splatter/gore, culminante in uno scontro tra DevilMan e un rossissimo, quanto
improbabile Amon dall'aspetto luciferino, c'è anche spazio per alcune
brevi, intense sequenze oniriche e di forte impatto emotivo
riguardanti Miki, incredibilmente riuscite per essere un
semplice artifizio che tenta di commuovere in un prodotto così fracassone.
Sicuramente qualche caduta di tono la si trova, nei combattimenti che in qualche momento ricordano in Dragon Ball (i demoni si lanciano sfere energetiche!) e nell'improbabile incontro finale tra Akira e Ryo (che riprende, invece che il manga di Kinutani, il finale dello spin-off DevilMan: Time Travellers di Go Nagai); ma l'azione calzante dall'inizio alla fine, l'altissimo tasso splatter, il politically uncorrect imperante e la spettacolarità dei trucidi combattimenti fanno rimanere nella memoria Amon come un ottimo prodotto di puro intrattenimento. Un'opera che artisticamente, pur sfigurando malamente con i classici OVA di Iida, sa divertire dall'inizio alla fine.
Voto: 7 su 10
Una curiosità:quale criterio usi per i voti?Con quale voto indichi ottimo o capolavoro?Solitamente il capolavoro parte dall'8 e ottimo è 7,5.Ciao.
RispondiEliminaCiao! Un critierio vero e proprio non c'è, diciamo che premiamo col 10 pochissime opere, quelle più o meno perfette che O hanno importanza storica fondamentale, O lasciano dentro allo spettatore emozioni che non si dimenticherà mai.
RispondiEliminaDal 6 in poi sono quelle sufficienti; 7 buone; 8 ottime; 9 capolavoro e 10 capolavoro della madonna.
Noi consigliamo caldamente di vedere tutte quelle che partono almeno dall'8 ;).
"il politically uncorrect imperante e la spettacolarità dei trucidi combattimenti fanno rimanere nella memoria Amon come un ottimo prodotto di puro intrattenimento."
RispondiEliminaPensa che a me ha fatto esattamente l'effetto opposto.
Questo OAV lo ritengo trash puro e di ben poco spessore.
Dopo gli OAV precedenti dedicati a Devilman, Amon è stata per me una delusione immensa.
Bocciatissimo.
Amon non è DevilMan, è basato su una sua completa rilettura che non ci azzecca proprio nulla come atmosfere ;)
RispondiEliminaA suo modo, nel genere di "tamarraggine pura" (come è appunto il manga di Kinutani) ritengo Amon davvero divertente, che abbia ben poco a cui spartire con gli OVA classici sono d'accordo.
Il fatto è che di questi one-shot "ibridi" ispirati a più di un manga nagaiano potremmo farne anche a meno.
RispondiEliminaTutti i fans di Nagai e non avrebbero sicuramente preferito una continuazione degli OAV classici, o quantomeno qualcosa di più approfondito di un banale one-shot da 45 minuti che porta il nome di Devilman solo per motivi di business.
E Nagai in animazione fa troppo spesso di questi "errori", negli anni più recenti.
Potrebbe fare molto di più, ma si limita al minimo indispensabile. Tanto è consapevole che ci sono i soliti fedelissimi pronti a sbavare qualsiasi cosa produca, ed evidentemente tanto gli basta.
Ovviamente, secondo me.
Beh sul fatto che avremmo tutti voluto la prosecuzione degli OVA storici siamo d'accordo. Che dire però, anche a vedere la qualità dei suoi manga recenti possiamo ben dire che a Nagai ormai interessa ben poco lavorare ancora, gli interessa solo godersi la vecchiaia vivendo di rendita dei diritti delle sue storie.
RispondiEliminaNon è un caso che ormai TUTTI i progetti legati al suo nome, televisivi e non, sono sempre e solo rifacimenti e retelling delle opere classiche. Temo dovremo mettercela via e basta. :(
Gia, sono d'accordo con te.
RispondiEliminaEd è un peccato che non approfondisca.
Tra le mani avrebbe signore opere come Mazinsaga e il Devilman classico (il quale meriterebbe almeno una serie TV o OAV fedele al manga), ma preferisce lasciarle inconcluse per favorire l'ennesimo retelling/what if.
Personalmente non nascondo che trovo il più recente Nagai ampiamente sopravvalutato.
Concordo sulla mancanza di idee del recente Nagai ma credo che tutti gli autori dopo un certo numero di anni esauriscono le idee e si riciclano nei personaggi o nelle idee.
RispondiEliminaE' un peccato che il progetto degli OVA originali sia stato troncato, erano davvero ottimi, e anche queli in un certo qual modo rielaboravano la trama secondo un gusto più moderno.
RispondiEliminache altro c'è da dire, cioè è Devilman punto è basta: splatter allo stato puro e grezzo. Niente di nuovo lo so ma è questo il bello: dopo 2 oav che riprendevano per filo e per segno la prima parte del manga ora arriva la parte della distruzione.
RispondiEliminaPoi se posso consiglierei (agli appassionati)anche il live movie di Devilman: esagerato in alcuni punti ma abbastanza fedele all'idea originale...da vedere