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giovedì 11 febbraio 2010

Recensione: The Super Dimension Fortress Macross - Do You Remember Love? (Macross: Il Film)

THE SUPER DIMENSION FORTRESS MACROSS: DO YOU REMEMBER LOVE?
Titolo originale: Chōjikū Yōsai Macross - Ai, Oboeteimasu ka
Regia: Shoji Kawamori
Soggetto: Studio Nue, Shoji Kawamori
Sceneggiatura: Sukehiro Tomita
Character Design: Haruhiko Mikimoto
Mechanical Design: Shoji Kawamori, Kazutaka Miyatake
Musiche: Kentaro Haneda
Studio: Tatsunoko Production
Formato: lungometraggio cinematografico (durata 115 min. circa)
Anno di uscita: 1984


Anno 1999: una gigantesca navicella aliena, lunga diversi chilometri, si schianta sull'isola di Sud Ataria, nel Pacifico. Dieci anni dopo, il Governo Unito Terrestre ha finito di ricostruirla e decide di riattivarla, per provarla nello spazio. Purtroppo l'accensione dell'SDF-1 Macross - questo il nome della nave - attira sulla Terra la bellicosa razza aliena degli zentradi, in qualhe modo a essa legati: attaccati, militari e civili della zona vi si rifugiano immediatamente dentro, compiendo con essa un salto nell'iperspazio e ritrovandosi subito dopo a navigare in orbita attorno al pianeta Plutone. Angosciati e pieni di nostalgia di casa, i terrestri iniziano così un viaggio di ritorno verso la Terra autogovernandosi, ma dovranno fare fronte a numerosi attacchi della flotta nemica. Assisteremo alla avventure del giovane Hikaru Ichijyo, pilota di VF1-Valkyrie (mezzi militari antropomorfi), che si ritrova anche al centro di un triangolo sentimentale, tra la bellissima idol Lynn Minmay e il suo superiore Misa Hayase...

Un anno dopo la conclusione di Fortezza Super Dimensionale Macross (1982), rivoluzionaria serie televisiva che, nonostante il basso share, si è poi imposta presso il pubblico con uno sconvolgente successo di merchandising, i suoi creatori, Studio Nue e Shoji Kawamori, decidono che il loro fortunato giocattolo ha ancora tanto, tantissimo da dire. Insieme, e sfruttando un budget Big West mai così da capogiro, concedono quindi bis il 7 luglio 1984, giorno in cui esce al cinema quel loro impressionante capolavoro - la più importante opera robotica di un anno, il 1984, avaro di titoloni - che battezza con ancora più gloria la nascita della "Seconda generazione di registi" da loro rappresentata e che nel tempo cambierà per sempre la faccia e i contenuti dell'animazione giapponese. È il momento di Do You Remember Love? (o Macross - Il Film, nella terribile banalizzazione italiana operata da Yamato Video quando lo distribuì in Italia in VHS), sontuosissimo lungometraggio che rilegge la storia di Macross ridisegnandola e rianimandola da zero, migliorando i tratti principali della storia, eliminando quelli futili (la parte di trama voluta dai produttori, le tre spie zentradi, l'odioso cugino di Lynn Minmay) e curando in modo ancora più incredibile quegli elementi visivi e sonori che hanno reso celebre l'originale.

Pur rivolgendosi a chi già conosce la serie e non alle nuove leve (da qui l'assenza di un prologo che spieghi com'è che gli abitanti di Sud Ataria stanno già navigando nello spazio dentro a Macross e perché stanno affrontando gli zentradi), il film è davvero troppo importante e memorabile per non essere consigliato a chiunque, anche solo per cultura personale. Con la sua famosa enfasi posta sugli stacchetti musicali, vale la pena ricordare come l'opera fissi definitivamente il marchio di riconoscimento alla serie: non solo occasione per un tripudio di canzoni J-Pop, vecchie e nuove, cantate dall'idol fittizia Lynn Minmay, ma anche incredibile storia robotica dove la musica non è mero accompagnamento sonoro ma  elemento narrativo fondamentale, capace di avere parte importante nella risoluzione della battaglia finale. D'altro canto, con la sua componente amorosa in primissimo piano e praticamente tutta la storia che verte sul solo triangolo Hikaru-Lynn-Misa (eliminate tutte le altre), Do You Remember Love? si guadagna anche il primato di essere il primo anime romantico dalle sfaccettature robotiche, rispetto a titoli precedenti (Ufo Robot Gattaiger del 1975, General Daimos del '78 e Baldios il guerriero dello spazio dell' '80) che, pur trattando storie d'amore, le mantenevano sullo sfondo senza renderle recentrali. I tre protagonisti di Do You Remember Love? non solo sono abbelliti da ritocchi fisici che li rendono più adulti (comprensivi di un aumento delle curve della idol e la rimozione degli orribili boccoli nei capelli di Misa), ma guadagnano anche un vistoso approfondimento psicologico, un cambio di personalità che li rende più verosimili (Hikaru è decisamente meno indeciso e volubile, Lynn estremamente romantica e non più capricciosa, Misa più matura e composta). Queste modifiche si giustificano con le finalità educative della pellicola, che vogliono marcare molto di più gli ambienti di provenienza e lo stile di vita dei personaggi per dire che bisogna imparare a convivere col fatto che a seconda di dove viviamo e cresciamo assumeremo una personalità e  un modo di pensare diversi dalle altre persone, e che per questo, quanto ci confrontiamo con queste ultime, dobbiamo tenere conto della cosa per superare le difficoltà di comunicazione1.


Se si parla del look dei personaggi, diventa necessario aprire un capitolo sull'aspetto grafico del prodotto, stellare sotto ogni punto di vista. Basta soffermarsi sui numerosi primi piani dei volti per commuoversi da tanta magnificenza; capelli, occhi e bocche, animati e disegnati con una cura maniacale ai livelli della follia, vivono di vita propria raggiungendo un'espressività e una dolcezza inauditi, proiettando Haruhiko Mikimoto - anche direttore dell'animazione - nell'Olimpo dei più grandi chara designer della Storia con il lavoro della vita. Stesso discorso per il sofisticatissimo mecha design di Kawamori, iper-potenziato rispetto alla serie televisiva e brulicante di dettagli meccanici. Il risultato dei due artisti è semplicemente straordinario, non vi è nulla di sbagliato nel dire che in questo lavoro il loro talento assurge ad Arte e fuge da primario, se non principale, sense of wonder della produzione, ancora prima della trama, dei personaggi o delle musiche. Sono  ugualmente magnificenti le animazioni, fluidissime e spacca-mascella soprattutto nelle spettacolari battaglie robotiche. Do You Remember Love? è un titolo che tecnicamente e visivamente fa un figurone in qualsiasi contesto o epoca lo si voglia guardare, e pochissimi saranno i titoli, in questo campo, capaci di raggiurne i fasti. Arrivati a questo punto, considerando tutti questi aspetti e l'ottimo incasso rimediato ai box giapponesi nella sua epoca2 (senza contare alcuni primati assoluti in ambito musicale, come il singolo della titletrack che vende 300.000 copie e la colonna sonora che ne fa 180.0003),  a più di qualcuno può venire in mente un appellativo tanto abusato quando ricercato come "capolavoro": lo è senza ombra di dubbio, ma urge fare una considerazione.

Seppur spesso consigliato alle nuove leve per entrare nel mondo di Macross, Do You Remember Love? ha un suo senso principalmente per i fan, che ritrovano in esso i loro personaggi preferiti in una storia completamente ridisegnata da zero e piena di modifiche operate all'intreccio originale (che vanno da sciocchezzuole come il cambio di look e lingua degli alieni e morti alternative dei personaggi, a sviluppi narrativi nuovi di zecca e un inedito antagonista). Chi però non ha visto la serie TV potrebbe faticare ad apprezzare una storia, che, pur ampiamente superiore sotto ogni aspetto, si ritrova, come già detto, inconcepibilmente mancante di un incipit iniziale. Il Kawamori-pensiero a riguardo4 sarà che quella cosa non è fondamentale per il plot (!), che dare troppe spiegazioni è un cliché e lui vuole andare oltre il "male" degli spiegazionismi, (!!) e che i film, per lui, sono intesi per trasmettere sensazioni ed emozioni e perciò dire troppe cose inutili impedirebbe di riuscire nello scopo (!!!). In aggiunta a questo, è una delusione anche la piattezza dei personaggi storici secondari (Roy Fokker, Maximilian Jenius e Milia Fallyna), praticamente inutili ai fini di trama, inseriti giusto per evocare nostalgia nel cuore degli appassionati. Sarà forse anche per questo che il regista, pur avendo concepito Do You Remember Love? come un semplice punto di vista diverso, non necessariamente più canonico, della stessa trama ("Il vero Macross è lì fuori, da qualche parte. Se ne racconto le vicende con una serie TV, sembreranno una cosa, se lo faccio con un film, sembreranno un'altra"5), vedendo che in futuro i produttori lo sfutteranno come restart per iniziare una nuova linea temporale collegata solo a lui, nelle produzioni future lo "delegittimerà" relegandolo in continuity nelle semplici vesti di film immaginario, citato dai suoi stessi personaggi in Macross 7 (1994). Nonostante questo, Do You Remember Love? rimane comunque l'apice della saga, l'unico suo titolo da guardare obbligatoriamente, uno dei più importanti film d'animazione degli anni '80 e semplicemente un capolavoro imprescindibile per i fan. Paradossalmente, il lungometraggio segnerà al contempo la massima gloria e disfatta della "Seconda generazione di registi": anche se grandioso risultato al box office, gli sponsor non saranno convinti delle rivoluzioni estetiche e narrative inaugurate da Kawamori e di tutti gli altri artisti interessati a riprenderle, pensando che il pubblico generalista non le apprezzerà. Decideranno quindi di lasciare intonse le produzioni televisive, esiliando queste persone, negli anni a seguire, nel mercato, appena nato, degli OVA6, rivolto a quei fan che li sosterranno pagando di tasca propria.


Nota: Do You Remember Love? è stato pubblicato in Italia in VHS da Yamato Video nel 1999, con adattamento scadente e diversi problemi di sincrono dell'audio. Tale versione è oggi irreperibile e l'opera non è neanche mai stata riversata in DVD (pochissimo tempo prima della sua uscita in Italia su disco, scoppierà quella famosa diatriba tra Big West ed Harmony Gold che "gelerà" definitivamente quasi tutte le distribuzioni estere dei titoli della saga).

Voto: 9 su 10

PREQUEL
Macross Zero (2002-2004; serie OVA)
Fortezza Super Dimensionale Macross (1982-1983; TV)

SEQUEL
The Super Dimension Fortress Macross: Flash Back 2012 (1987; OVA)
Macross Plus (1994-1995; serie OVA)
Macross Plus: Movie Edition (1995; film)
Macross 7 (1994-1995; TV)
Macross 7 The Movie: The Galaxy's Calling Me! (1995; film)
Macross Dynamite 7 (1997-1998; serie OVA)
Macross Frontier (2008; TV)
Macross Frontier The Movie: The False Diva (2009; film)
Macross Frontier The Movie: The Wings of Goodbye (2011; film)
Macross FB7: Listen To My Song! (2012; film)
Macross Delta (2016; TV)
The Super Dimension Fortress Macross II: Lovers Again (1992; serie OVA)


FONTI
1 Intervista a Shoji Kawamori apparsa su un dossier della rivista (giapponese) Animage, tradotta in inglese alla pagina web http://www.macrossworld.com/countdown-to-dyrl-bd-1984-interview-with-shoji-kawamori-from-animage-booklet-minmay-ai-miemashita-ka/
2 Guido Tavassi, "Storia dell'animazione giapponese", Tunuè, 2012, pag. 173
3 Saburo Murakami, "Anime in TV", Yamato Video, 1998, pag. 83
4 Vedere punto 1
5 Intervista a Kawamori pubblicata in "Anime Interviews: The First Five Years of Animerica Anime & Manga Monthly (1992-97)" (Cadence Books, 1997, pag. 113)
6 Volume 2 di "Record of the Venus Wars", "The Day the Earth Stood Still", Magic Press, 2009

8 commenti:

  1. per uno come me che ha sempre e solo visto Robotech questo è un film bellissimo e intenso e credo che riesca a render bene l'idea della storia originale.

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  2. ma dico io, ma come si fa a dare a questo film un voto superiore alla serie?? Rispetto all'anime ha sicuramente dei pregi: disegni ed animazioni superiori, ed una bella colonna sonora. STOP. Per il resto è un pacco assoluto. Quando lo vidi per le prima volta nel 92 rimasi sconvolto. Ero un grande fan dell anime (robotech) e trovai di una piattezza assoluta la scelta dei mech, molto piu monotoni dell anime e la scelta di appioppare tutti i personaggi allo squadrone dei teschi era palesemente una scelta ruffiana fatta per compiacere il pubblico dell anime che aveva dimostrato attaverso il merchandising di preferire il vf-1s di Fokker agli altri modelli, e quindi via, vf-1s per tutti!
    Poi la trama è solo un pastrocchio di parti tagliuzzate qua e la dalla serie, stravolgimenti e capovolgimenti, appiattita a livello impressionante, appiattite terribilmente le personalità dei personaggi compresi quelli principali ma non parliamo di Fokker che è un individuo amorfo e di max e millia che semplicemente non esistono. Idem gli Zentradi non hanno alcuna personalità. Io amo la serie e questo film lo odio, anche se da guardare è uno spettacolo. La serie meritava almeno un punto in piu. Questo un 6.

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  3. I motivi per cui reputo la serie, al di là del valore storico, enormemente sopravvalutata, sono tutti scritti nella recensione. ;) (e sì che, se me lo chiedi, la prima serie, questo film e Macross Zero sono gli unici Macross degni di essere visti, il resto lo reputo robaccia).

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  4. Personalmente direi che a parte la prima serie di macross, apprezzo Macross plus che è bellissimo visivamente ma ha qualche non-sense nella sceneggiatura e che ho visto di recente x la prima volta stupendomi (non mi aspettavo molto) e Macross 0 che considero splendido. Macross 7 non ho il coraggio di vederlo perche il soggetto è troppo stupido e poi non è mai stato doppiato e vedere roba con scene d azione con i sottotitoli significa perdersi il 40% di cio che succede per leggerli. Macross Frontier mi pare che lo abbiate recensito in modo positivo, per cui come mai non lo metti nell elenco?

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  5. Lo stesso direi per il film di Ken il guerriero che è (a parte l impatto visivo e musicale) orribile, pieno di trovate ridicole (ken che cammina conficcato in un grattacielo che gli è caduto in testa sfondandolo con il corpo) personaggi piattissimi e una trama caotica ed incomprensibile che è solo una specie di super sintesi dell anime. Mah..

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  6. Ma oltre al voto leggi anche le recensioni? :(

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  7. Macross Frontier lo ha recensito il Corà.
    Io lo finisco di vedere tra qualche giorno (mi mancano due episodi) e al 99% lo stroncherò (ovviamente posterò la contro-recensione).

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  8. certo che le leggo, solo non avevo fatto caso a chi l aveva scritta.

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