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lunedì 30 maggio 2011

Recensione: Darker than BLACK Gaiden

DARKER THAN BLACK GAIDEN
Titolo originale: Darker than BLACK - Kuro no Keiyakusha Gaiden
Regia: Tensai Okamura
Soggetto: BONES, Tensai Okamura
Sceneggiatura: Takehiko Tamura, Yousuke Sekitani, Shotaro Suga
Character Design: Yuji Iwahara (originale), Takahiro Komori
Musiche: Yasushi Ishii
Studio: BONES
Formato: serie OVA di 4 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anno di uscita: 2010


Probabile operazione commerciale più che doveroso rispetto verso storia e personaggi, nel 2010 Darker than BLACK: Gaiden si prefigge di tappare il buco tra la fine di Darker than BLACK (2007) e l’inizio di Gemini of the Meteor (2009), una voragine che in parte minava la stabilità della seconda serie, ma, per quanto poggi su un soggetto minimale, più che side-story opzionabile diventa visione basilare per poter afferrare pienamente ciò che succede a Hei e Yin dopo essere entrati nella Hell’s Gate. Non si può parlare di una vera e propria trama, Gaiden prepara a Gemini of the Meteor descrivendo la crescita del rapporto tra Hei e Yin mentre fuggono da eserciti di Contraenti incaricati di ucciderli, con la consueta dose di battaglie tra poteri spiazzanti e bizzarri. L’opera è infatti tragica e toccante, la fatica e la sofferenza dimostrate da Hei per proteggere Yin rimangono impresse ogni qualvolta stringe i denti e combatte e in ogni suo sguardo carico di dolore che sbatte contro la fissità robotica della ragazza. L’enfasi della fuga, il tormento del continuo lottare e soprattutto l’angoscia di un amore che, data la natura di Yin, non potrà mai sbocciare vengono privati di banali sentimentalismi, risultando veri e lancinanti nella loro drammaticità, soprattutto quando la trasformazione di Yin inizia a concretizzarsi.

Spogliato di questo aspetto, fulcro vero e proprio dell’OVA, Gaiden non offre poi molto, a partire da disegni di altalenante qualità, per quanto ben animati, e proseguendo con una OST grossomodo anonima se non per i delicati interventi pianistici. Gli scontri tra Contraenti, poi, pur mantenendo il loro fascino action, dopo due serie perdono sicuramente lo smalto, o quanto meno quella carica innovativa adorabile in Darker than BLACK. Si seguono quindi piacevolmente, ma poco o nulla rimane a visione terminata. Gaiden assolve in definitiva il suo compitino, tonificando una seconda serie che per certi versi partiva zoppa, ma si mostra in fondo per quello che è, ovvero il semplice prologo della seconda serie: se, dopo Darker than BLACK, BONES avesse concesso a Tensai Okamura ulteriori 24 episodi, invece di dimezzarli, la seconda serie, vista nella sua globalità comprensiva di questa opera in OVA, avrebbe avuto i suoi giusti tempi per un approfondimento di eventi e personaggi, e al posto di due opere sostanzialmente mediocri ne avremmo avuta una soltanto ma di maggior, maggior qualità. A volte, purtroppo, ci si deve accontentare.

Voto: 6,5 su 10

PREQUEL
Darker than BLACK (2007; TV)

SEQUEL
Darker than BLACK: Gemini of the Meteor (2009; TV)

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