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lunedì 9 agosto 2010

Recensione: Higurashi no naku koro ni Rei

HIGURASHI NO NAKU KORO NI REI
Titolo originale: Higurashi no naku koro ni Rei
Regia: Toshifumi Kawase
Soggetto: (basato sul videogioco originale di 07th Expansion)
Sceneggiatura: Toshifumi Kawase
Character Design: Kazuya Kuroda
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Studio DEEN
Formato: serie OVA di 5 episodi (durata ep. 30 min. circa)
Anno di uscita: 2009


La cittadina di Hinamizawa sembra finalmente conoscere la tranquillità, dopo la truce spirale di violenza e morte che Keiichi Maebara e i suoi amici hanno debellato. L'atmosfera è ora scanzonata, ma è solo un preludio a un nuovo orrore: presto Rika finisce inavvertitamente uccisa da un tir, risvegliandosi nuovamente in una Hinamizawa alternativa. La bambina ipotizza che bisogna risolvere ancora una volta il mistero della festa del Watanagashi per tornare indietro, ma qualcosa non quadra: in questa nuova realtà molte persone che dovrebbero essere morte o sparite ci sono ancora...

Dev'essere proprio inevitabile che, se una serie ha successo, vi è poi bombardati a prescindere da mungiture infinite. Sebbene Higurashi no naku koro ni Rei non è il classico e insopportabile filmetto di rimontaggio, rappresenta comunque fin da subito una commercialata a puro uso e consumo di fan, gli unici che vorranno spendere soldi per acquistare cinque OVA tratti dall'omonimo e inutile fan disc creato da 07th Expansion per i giocatori del videogioco. Lo si comprende immediatamente, apprendendo che di questi cinque episodi ben due sono storielle riempitive senza interesse e tre compongono una storiella seria come tematiche ma deludente nella realizzazione.

I due riempitivi sono proprio insulsi, adagiati sulla facciata "comica" della saga già abbondantemente odiata in passato. Keiichi e sue compagne di classe hanno a che fare con costumi da bagno maledetti e pastiglie fatate, in storielle demenziali che non avrebbe nulla da invidiare a un qualsiasi episodio di Lamù o Ranma ½. Peccato che queste avventure, come sempre, non riescono ad andare oltre allo strappare un sorriso ogni tanto e senza convinzione, colpa di quel senso dell'umorismo puerile che come non convince in passato non convince neanche ora. Discretamente meglio la parte centrale su cui si basa la trama narrata sopra: Rika è nuovamente rinchiusa in una dimensione che non le appartiene, e visto che non v'è nulla da risolvere per poter tornare al suo presente rischia di rimanere lì per sempre. L'idea è interessante ma dopo due episodi riusciti, in cui mistero e tensione vengono ben evocati attraverso atmosfere lugubri e cariche si mistero, nel terzo la questione si risolve nell'anonimato e nella delusione, con un lungo spiegone finale che criminalmente rimpiazza, sorvolandogli sopra, quello che doveva essere un climax trucido e sanguinolento.


Due riempitivi di zero interesse e una storiella discreta ma rovinata nel finale non sono grandi credenziali per consigliare questa produzione only for fan. Rei offre poco e di relativo interesse per chi già ha assaporato la bella storia narrata nei predecessori, presentandosi, anche se meno noioso del letargico Kai, come una visione altamente evitabile, il proverbiale brodo allungato. Per rispetto al buon nome della saga sarebbe stato meglio chiudere definitivamente qui, ma anni dopo Studio DEEN decide che il franchise necessita di un nuovo seguito ancora, sempre adagiato sul registro demenziale e inutile di questo. Contenti loro.

Voto: 5 su 10

PREQUEL
Higurashi no naku koro ni (2006; tv)
Higurashi no naku koro ni Kai (2007; tv)

SEQUEL
Higurashi no naku koro ni Kira
(2011-2012; ova)

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