lunedì 29 marzo 2010

Recensione: Cowboy Bebop - Il Film

COWBOY BEBOP: IL FILM
Titolo originale: Gekijōban Cowboy Bebop - Tengoku no Tobira
Regia: Shinichiro Watanabe
Soggetto: Hajime Yatate, Keiko Nobumoto
Sceneggiatura: Keiko Nobumoto
Character Design: Toshihiro Kawamoto
Mechanical Design: Kimitoshi Yamane
Musiche: Yoko Kanno
Studio: BONES
Formato: film cinematografico (durata 115 min. circa)
Anno di uscita: 2001
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Columbia Tristar

 
Anno 2071, pianeta Marte: Spike e compagni sono questa volta pagati per affrontare il misterioso Vincent, ex militare apparentemente uscito di senno e intenzionato a diffondere sul mondo un terrificante virus trafugato al suo stesso esercito. Sulle tracce del terrorista si mette anche lo stesso governo marziano, impaurito che vengano alla luce certi compromettenti esperimenti fatti in passato. Il suo sicario è la bella Electra, misteriosamente legata a Vincent...

Cowboy Bebop: Il Film è l'ennesima prova che essere un grande regista non è necessariamente un Seal of Quality che riscatta tutto. Siamo nel 2001, pochi anni dopo il planetario successo di critica e pubblico di Cowboy Bebop, serie televisiva dal budget faraonico che fa conoscere al mondo l'enorme talento registico di Shinichiro Watanabe. Tutti si aspettano un capolavoro dal film cinematografico in cantiere: stesso identico staff produttivo (anche se le animazioni sono a opera del neonato studio BONES, nato da una scissione interna di Sunrise che qui è solo produttore), e uno Shinichiro Watanabe che dice che ci saranno atmosfere del passato, animazioni strepitose, grande enfasi posta sulle espressioni facciali e atmosfere arabesche... Un hype immenso che è solo causa dell'estrema amarezza del risultato finale. Dietro uno dei titoli italiani meno originali di sempre (perché non mantenere quello internazionale, il suggestivo Knockin' on Heaven's Door?), una gran delusione.

Intendiamoci, in superficie sembra davvero di guardare Cowboy Bebop. Ci sono Spike e la ciurma dell'indimenticabile astronave, animazioni da infarto, commistioni spettacolari tra musica e immagini, un villain apparentemente intrigante, silenzioso e letale, che vorrebbe scimmiottare l'indimenticabile Vicious della serie tv. Ma nulla di tutto questo convince, è tutta apparenza. Quanto più il film tenta di far respirare lo spirito del passato, tanto più questo è contraddetto e rovinato da atmosfere esageratamente seriose. Giacché se ne dica, il vero punto di forza della serie televisiva non sono gli ottimi personaggi, né le grandi musiche o le animazioni all'avanguardia. Bensì, semplicemente, la sua semplicità. La semplicità di un soggetto quasi basico, ma scritto così divinamente da rendere mozzafiato quasi 20 episodi semplicemente riempitivi, di livello così alto da far dimenticare la loro futilità ai sensi della (breve) trama principale. Qui in ogni momento Watanabe e la sceneggiatrice Keiko Nobumoto cercano il capolavoro, riprendendo atmosfere cupe e pachidermiche dei thriller di Oshii e inventandosi un noir cupo e serioso assurdamente intricato. Ma tutto questo, purtroppo per loro, non è Cowboy Bebop.


I personaggi classici sono ombre rispetto al passato, quelli nuovi (il villain Vincent e la bella Electra) mal sfruttati e, sopratutto, non c'è un solo momento in cui la storia riesca a interessare. Shinichiro Watanabe, incredibilmente svogliato dietro a quella che è forse la grande occasione della vita per garantirsi una lauta pensione, dirige una storia contorta, noiosa e confusionaria con lo stesso spirito di uno scolaro costretto a fare i compiti a casa: non una graffiata d'autore, non un guizzo per rendere appassionante ai fan quella che, in fine dei conti, è una side-story (l'avventura è ambientata tra gli episodi 22 e 23 della serie tv) senza ripercussioni, non un solo tentativo di scacciare la noia che regna imperante nelle lunghe due ore di film, rette su dialoghi boriosi e sequenze action banali e senza stile. Tutto è freddo, tecnicamente perfettino ma emotivamente insignificante.

Risulta difficile pensare che dietro i creatori di questo film ci siano i geni della meravigliosa serie animata del 1998, eppure i risultati parlano chiaro: Cowboy Bebop - Il Film è una delusione sotto ogni punto di vista, una produzione ambiziosa ma mal scritta, distantissima dalle atmosfere scanzonate dell'opera di riferimento e capace, paradossalmente, di dire qualcosa sopratutto a chi non ha mai visto quest'ultima. Per gli altri, inutile ribadirlo, una visione che è un affronto a un grande passato, immeritevole di essere infangato così. (Never) see you again, space cowboy!

Voto: 5,5 su 10

MUST SEE
Cowboy Bebop (1998-1999; tv)

3 commenti:

marco c. ha detto...

Non mi è dispiaciuto. ovviamente non al livello dell'anime (ma quante serie possono dirsi a quel livello?!), però si lascia guardare.

Anonimo ha detto...

Nonostante non sia d'accordo su un paio di punti, come quello sulle musiche (di altissimo livello nel film come nella serie) e sula tecnica di regia e animazione - non è perfettina: è perfetta - devo dire che hai colto lo spirito del film così come lo vedo io. Lento, noioso e insignificante, specie paragonato alle potenzialità che aveva. Un vero peccato.

Emanuele G. ha detto...

(sono l'anonimo di wolf's rain)
film palloso, storia confusa,
scene INUTILI! prive di azione,
al finale quasi dormivo!!
a dire non che l'originale fosse sto
mastodontico capolavoro!!

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