venerdì 28 maggio 2010

Recensione: La malinconia di Haruhi Suzumiya

LA MALINCONIA DI HARUHI SUZUMIYA
Titolo originale: Suzumiya Haruhi no Yūutsu
Regia: Tatsuya Ishihara
Soggetto: Nagaru Tanigawa (basato sui suoi romanzi originali)
Sceneggiatura: Haruhi e i suoi amici (Fumihiko Shimo, Joe Ito, Katsuhiko Muramoto, Nagaru Tanigawa, Shoji Gato, Tatsuya Ishihara, Yutaka Yamamoto)
Character Design: Noizi Ito (originale), Shoko Ikeda
Musiche: Satoru Kosaki
Studio: Kyoto Animation
Formato: serie televisiva di 14 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anno di trasmissione: 2006
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Dynit

Haruhi Suzumiya è annoiata: introversa studentessa delle superiori, vive nel suo malinconico mondo in attesa di comunicare con gli alieni. Attira l'attenzione del suo compagno di classe Kyon che, rotto il ghiaccio, la convince a fondare un club per rompere la monotonia di tutti i giorni: nasce la Brigata SOS, che presto si trova coinvolta in tutte le pazze idee della vulcanica ragazza. Non in molti immaginano però che Haruhi è ben lungi dal potersi definire un semplice essere umano; in grado, com'è, di estinguere l'intero universo senza neanche rendersene conto...

Slice of life, commedia, ambientazioni scolastiche, fantascienza apocalittica e citazioni anime nella migliore tradizione GAINAX: di sicuro non si può accusare Suzumiya Haruhi no Yūutsu di peccare di originalità. Nasce nel 2003 come light novel scritta da Nagaru Tanigawa, 9 volumi (ad ora) che celebrano una delle più bizzarre storie sci-fi, e tre anni dopo arriva la versione animata. Se già bastano i romanzi a dare un'idea della fantasia sfrenata dell'autore, nel mondo della celluloide La malinconia di Haruhi Suzumiya esplora, se possibile, ulteriori strade narrative, consegnando all'altare dell'originalità una serie che è diventata culto, in Giappone e nel mondo, fin dal primo episodio.

Tutto è confezionato con la cura dovuta alle opere ambiziose: animazioni di ottimo livello, motivetti musicali semplici ma accattivanti che sottolineano la "quotidianità" provata dai personaggi della serie, doppiaggio strepitoso (memorabile Aya Hirano sulla scatenata Haruhi e Yuko Goto sulla pucciosissima Mikuru). Ma il vero colpo di genio è l'ordine di trasmissione degli episodi: sullo stile di Pulp Fiction, 21 grammi etc, la serie costringe lo spettatore a ricostruire da solo il mosaico narrativo, trasmettendo in ordine casuale tutte le puntate (avventure in due parti comprese). Trovata fantastica che però, soppressa in tutte le edizioni dvd, nostra compresa, per far spazio a una disposizione lineare e cronologica, dissipa notevolmente il fascino dell'opera. Sia chiaro, pur spogliato dalla sua originale struttura narrativa Haruhi intrattiene comunque più che egregiamente: ci si affeziona ai membri della Brigata SOS e con loro ci si diverte delle pazzie dell'energica Haruhi, delle incredibili avventure quotidiane, del perenne bofonchiare del sempre scazzato Kyon, dei numerosi omaggi all'animazione (eccezionale la puntata dove Haruhi e co. parodizzano Legend of the Galactic Heroes). Si apprezza, sopratutto, il folle alternarsi di episodi solari con altri di fantascienza pura, riferiti all'identità di Haruhi (non è azzardato definire la serie un remake "scolastico" di Ideon) e all'assurdo background narrativo comprensivo di viaggi nel tempo, alieni, killer del futuro e dimensioni parallele. Però c'è poco da fare: con la trovata di ripristinare l'ordine "corretto" della trasmissione degli episodi Kyoto Animation fa perdere notevolmente carisma al suo gioiellino, facendogli venire meno quell' aura di genuina "follia" che ironicamente è uno dei massimi artefici del suo successo.

 
Il problema è che La malinconia di Haruhi Suzumiya, visto nel modo "normale", è "solo" una serie frizzante e piacevole. Non annoia, mette di buon umore e reca in sè tutti gli elementi giusti per quel riscontro di pubblico immenso che alla fine avrà (c'è anche la classica sigla cantata e ballata dai protagonisti, che diviene, come quella di King Gainer, un inno per otaku e cosplayer), ma è ben al di là del potersi definire memorabile. Lo si guarda con piacere, fa sorridere e ha protagonisti simpatici, ma non si ride mai veramente di gusto e, data la sua natura di slice of life, manca di una vera trama portante. Il tutto è colorato, pulito, animato benissimo e con bei momenti, ma mai si riesce definirlo in modo migliore di "molto carino". Togliendogli la trasmissione casuale degli episodi si elimina la sua anima. Visto nel modo originale, La malinconia di Haruhi Suzumiya è un adorabile concentrato di freschezza e una sapiente commistione di generi e idee, che non mancherà di stupire chi è in cerca di qualcosa diverso dal solito. Nel modo purtroppo "ufficiale" non è niente di più che una simpatica serietta scolastica con dei buoni momenti di fantascienza, ma decisamente incolore. Rimane da sè che rimane un ottimo acquisto, paradossalmente da buttare nel cestino qualora Dynit porti un giorno in Italia la seconda stagione, creata "fondendo" questa con 14 nuovi episodi...

Per concludere, chiunque possiede l'edizione italiana in dvd e vuole vedere le puntate nell'ordine caotico originale, segua quest'ordine di episodi: Le avventure di Mikuru Asahina episodio 00 - La malinconia di Haruhi Suzumiya I - La malinconia di Haruhi Suzumiya II - La noia di Haruhi Suzumiya - La malinconia di Haruhi Suzumiya III - Sindrome dell’isola sperduta 1a parte - Misterique Sign - Sindrome dell’isola sperduta 2a parte - Someday In The Rain - La malinconia di Haruhi Suzumiya IV - Il giorno del sagittario - Live Alive - La malinconia di Haruhi Suzumiya V - La malinconia di Haruhi Suzumiya VI.

Voto: 7 su 10

SEQUEL
The Melanchony of Haruhi Suzumiya (2009) (2009; tv)
The Disappearance of Haruhi Suzumiya (2010; film)

ALTRO
The Melancholy of Haruhi-chan Suzumiya (2009; ona)
Nyorōn Churuya-san (2009, ona)

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