Agosto è arrivato, ma su Anime Asteroid non si va in ferie, troppo comoda la poltrona, troppo rinfrescante l’aria condizionata, e, ehi, troppi anime, come sempre, da guardare.
Cosa fare, allora, adesso che il Web si svuota?
Abbiamo pensato che farsi quattro risate, almeno con i pochi temerari che restano ancorati al monitor, sia l’ideale in questo estenuante periodo estivo. Per tutto agosto, quindi, spazio ad alcuni tra gli anime più incolori che il Sol Levante abbia mai sfornato, serie brutte, inutili o dannose che se non le facevano si stava tutti meglio e che non si meritano altro di essere sciolte da questo caldo estivo.
Si comincia con il film di Maison Ikkoku, occasione sciaguratamente sprecata per aggiungere meraviglia a una tra le serie più belle di tutti i tempi, e poi via, due recensioni alla settimana, mentre il Mistè e il Corà, nel frattempo, continueranno a perlustrare nel passato dell’animazione nipponica per mettere le mani su opere sempre più sconosciute e viste da meno persone possibili in tutto il mondo.
Da Heavy Metal L-Gaim e i suoi sottotitoli pirata a Fang of the Sun Dougram, da Blue Comet SPT Layzner a Xabungle, da settembre torneremo per recensire, alcune per la prima volta in Italia (piccola soddisfazione che ci rende orgogliosi, sorridenti e anche un po’ vanitosi), opere nel bene e nel male leggendarie, che hanno contribuito a creare la Storia dell’animazione ma che nessuno in occidente si è mai filato prima d’ora.
E non dimentichiamo un ringraziamento, questo piccolo spazio virtuale è cresciuto molto in dieci mesi, e i nostri lettori, pochi ma buoni, come si suol dire, sono il miglior risultato a cui potessimo auspicare e blablabla dagli occhi a mandorla!.
Cosa fare, allora, adesso che il Web si svuota?
Abbiamo pensato che farsi quattro risate, almeno con i pochi temerari che restano ancorati al monitor, sia l’ideale in questo estenuante periodo estivo. Per tutto agosto, quindi, spazio ad alcuni tra gli anime più incolori che il Sol Levante abbia mai sfornato, serie brutte, inutili o dannose che se non le facevano si stava tutti meglio e che non si meritano altro di essere sciolte da questo caldo estivo.
Si comincia con il film di Maison Ikkoku, occasione sciaguratamente sprecata per aggiungere meraviglia a una tra le serie più belle di tutti i tempi, e poi via, due recensioni alla settimana, mentre il Mistè e il Corà, nel frattempo, continueranno a perlustrare nel passato dell’animazione nipponica per mettere le mani su opere sempre più sconosciute e viste da meno persone possibili in tutto il mondo.
Da Heavy Metal L-Gaim e i suoi sottotitoli pirata a Fang of the Sun Dougram, da Blue Comet SPT Layzner a Xabungle, da settembre torneremo per recensire, alcune per la prima volta in Italia (piccola soddisfazione che ci rende orgogliosi, sorridenti e anche un po’ vanitosi), opere nel bene e nel male leggendarie, che hanno contribuito a creare la Storia dell’animazione ma che nessuno in occidente si è mai filato prima d’ora.
E non dimentichiamo un ringraziamento, questo piccolo spazio virtuale è cresciuto molto in dieci mesi, e i nostri lettori, pochi ma buoni, come si suol dire, sono il miglior risultato a cui potessimo auspicare e blablabla dagli occhi a mandorla!.
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