martedì 10 novembre 2009

Recensioni: Mobile Suit Gundam (Trilogia cinematografica)

MOBILE SUIT GUNDAM (TRILOGIA CINEMATOGRAFICA)
Titoli originali: Kidō Senshi Gundam I; Kidō Senshi Gundam II - Ai Senshi; Kidō Senshi Gundam III - Meguriai Sora
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Hiroyuki Hoshiyama, Yoshihisa Araki, Masaru Yamamoto, Kenichi Matsuzaki
Character Design: Yoshikazu Yasuhiko
Mechanical Design: Kunio Okawara
Musiche: Hiroshi Matsuyama, Takeo Watanabe
Studio: Sunrise
Formato: serie di 3 lungometraggi cinematografici (durata film 140 min. circa)
Anni di uscita: 1981 - 1982
Disponibilità: edizione italiana in DVD a cura di Dynit


Era Spaziale, fine dell'anno 0079. Sono passati dodici mesi da quando Side 3, la colonia spaziale più lontana della Terra, dopo essersi ribattezzata Principato di Zeon ha dato inizio a una guerra d’indipendenza contro la Federazione Terrestre. I zeoniani sembrano ormai sul punto di vincere grazie alla superiorità tecnologica rappresentata dai loro temibili Zaku, ma qualcosa sta per cambiare: su Side 7 i federali pongono le ultime speranze di vittoria in una nuova linea di Mobile Suit, a cui fa capo il potente prototipo RX-78-2 Gundam. Attaccata dalle forze di Zeon sulla colonia, la Federazione affida il Gundam al civile Amuro Ray e all’equipaggio militare dell'astronave White Base, composto da personale inesperto e improvvisato (perlopiù amici/coetanei del ragazzo), con il compito di scortare il rivoluzionario robot fino al quartier generale di Jaburo, da dove sarà poi avviata la sua produzione di massa. Il loro viaggio sarà, però, irto di ostacoli e di battaglie, in special modo contro l’asso di Zeon, Char Aznable, la Cometa Rossa, misterioso ufficiale che nasconde la sua identità dietro una maschera.

Spesso è difficile giustificare l'esistenza dei "film riassuntivi", lungometraggi che escono al cinema, a ridosso della conclusione di una particolare serie animata di successo, che si propongono il vacuo scopo di sintetizzarla al grande pubblico, per la gioia di appassionati - che possono rigodersi i momenti migliori della storia - e profani - che prendono la cosa come alternativa alla visione delle puntate. Spesso si tratta di prodotti biecamente commerciali, fatti col minimo sforzo, con una stanca opera di taglia-incolla dei segmenti originali che si risolve in un nuovo intreccio privo di organicità e dalla caratterizzazione non pervenuta dei personaggi. Eppure, la Storia ha insegnato come anche il cinema può influenzare pesantemente le opere televisive: un buon esempio è rappresentato, nel 1977, dal film de La corazzata spaziale Yamato, mediocrissimo ma capace di ottenere un enorme successo riabilitando la sfortunata opera del '74 di Yoshinobu Nishizaki e dando forte impulso all'esplosione dell'anime boom giapponese; un altro, nei primi anni '80, proprio dai tre mitologici lungometraggi di Mobile Suit Gundam (1979), i veri, fondamentali artefici dell'immensa popolarità del capolavoro di Yoshiyuki Tomino.

A fine gennaio 1980, la serie televisiva di Sunrise si conclude nell'indifferenza generale: il flop di share e di vendite di giocattoli convincono lo sponsor, l'azienda Clover, che nulla di buono può venire dall'opera e si decide, quindi, per la chiusura anticipata a 43 episodi. La storia si conclude perciò con battaglie finali abbastanza affrettate e pochissimo spazio dedicato a trattare i Newtype, cardini della visione poetica del regista e appena accennati. Successivamente, nei mesi che seguono, Bandai, ditta rivale, inizia a intravedere del potenziale nell'epica storia di guerra tratteggiata da Sunrise: subentra quindi a Clover e, con strategie pubblicitarie decisamente migliori e, soprattutto, scegliendo di basare le vendite non più su approssimativi giocattoli per bambini ma veri e propri modellini dettagliati in scala 1/44, riesce dove il predecessore ha fallito: a vendere bene i prodotti di corollario, esaurendo prestissimo le scorte della prima tiratura. Inizia lentamente a crearsi un passaparola generale, il Gundam RX-78-2 e gli Zaku vanno a ruba e la serie inizia a conoscere una timida rivalutazione grazie al passaparola generale. Sono segnali incoraggianti per Sunrise, che trova in Bandai un nuovo sponsor con cui scommettere sul Mobile Suit bianco: decidono insieme di tentare di riabilitare l'opera con tre lungometraggi cinematografici, un'operazione volutamente ispirata a quella di Yamato. Liberi dalle imposizioni di Clover, che originariamente voleva in Mobile Suit Gundam una serie robotica ancorata a certe pretese "giocattolose" lontane dal "realismo" ostentato dalla storia, e con piena carta bianca da parte del nuovo produttore, Sunrise e Tomino possono rinarrare la storia limandola dalle sue imperfezioni, rinnegando alcune idee originarie imposte dagli iniziali diktat produttivi (Sayla Mass alla guida del Gundam, le unità G-Armor e G-Fighter, etc) e rigirando in modo più consono e spettacolare svariate sequenze1. Tomino, del resto, nel 1980, disgustato dai riassuntoni cinematografici Corazzata Spaziale Yamato, Science Ninja Team Gatchaman (1978) e Future Boy Conan (1979), tutti men che mediocri perché non diretti dai registi della rispettiva serie televisiva, profeticamente fa inserire una clausola, nel suo contratto con Sunrise, che lo pone come unico regista abilitato a fare riassuntoni delle sue serie TV, a mo' di "garanzia" di qualità che gli dia sempre il potere di gestire al suo meglio queste operazioni2. Con tali presupposti, ovvio che il risultato che ne esce è una una trilogia cinematografica di alto livello artistico, tre corposi filmoni che, in sette ore e mezza totali di girato (quasi metà della durata complessiva dell'intero originale!), migliorano di molte grandezze la trama, gratificando gli appassionati con un nutrito numero di cambiamenti, narrativi e non, che realizzano la versione "definitiva" della storia, e i profani con una alternativa davvero valida alla visione dei 43 episodi.


I tre titoli riescono nel loro scopo e lo fanno nel modo più vittorioso: nel biennio 1981-82 ottengono un enorme successo3, sbancando il botteghino e finendo sulla bocca di tutti. La serie televisiva viene prontamente ritrasmessa raggiungendo alti share (oscillando tra il 15 e il 20%4), nuove linee di modellini vengono immesse nel mercato andando letteralmente a ruba, ma in special modo tutte le caratteristiche e gli stilemi inaugurati da Gundam sono esaltati e sdoganati nell'ambiente, iniziando lentamente a cambiare il volto dell'animazione robotica seriale. È il trionfo completo, la rivoluzione ha ufficialmente inizio, ed è già inaugurata profeticamente il 22 febbraio 1981, circa una ventina di giorni dall'arrivo nelle sale del primo film, giorno in cui si svolge l'anime shinseiki sengen, la "Proclamazione della nuova era dell'animazione". Sunrise sponsorizza a Shinjuku l'evento, a cui si presentano, stupendo lo stesso studio, circa 15.000 persone di un'età minima di 16 anni, di cui molte in cosplay. Un giovane Mamoru Nagano (futuro scrittore del ciclo fantasy The Five Star Stories), vestito dal villain Char Aznable, legge il proclama in cui sono ribadite tutte le innovazioni dell'opera, compresa quella, la più importante, del come l'animazione non è più seguita solo da bambini ma sta iniziando a rivolgersi anche a target maggiori e dai gusti sofisticati, e merita sia più autorevolezza da parte di critica e pubblico, sia più libertà creativa, visto che gli staff dovrebbero poter realizzare l'opera per se stessi. L'evento è trasmesso in diretta sui canali televisivi nazionali, facendo conoscere Gundam a tutto il Giappone5. Questo avvenimento potrebbe simbolicamente definirsi l'anno zero della rivoluzione del genere, visto che, oltre a benedire le innovazioni di Gundam, aprirà anche la strada a quelle di un altro lavoro spartiacque del 1982.

Usciti entrambi nel 1981 (alla distanza di quattro mesi l'uno dall'altro), i primi due lungometraggi, Gundam The Movie I e Gundam The Movie II: Soldati del dolore, rappresentano un'ottima sintesi di buona parte della storia, coprendo i primi 31 episodi televisivi. Pur sacrificando un po' la caratterizzazione di alcuni elementi secondari del cast (ma senza comunque renderli monodimensionali, e mantenendo fortissima quella dei personaggi principali), grazie alla loro lunga durata riescono a riassumere benissimo l'intreccio, con estrema coerenza, eliminando le lungaggini, modificando qua e là qualche sequenza (in primis dando un destino diverso ad alcuni avversari della White Base, aumentando la durata delle battaglie più epiche e, come già detto, eliminando i robot più inverosimili e "giocattolosi") e aggiungendo un primo discorso di introduzione ai Newtype. Sono davvero fatti bene, con un montaggio di alto livello che, a un occhio profano, potrebbe addirittura farli sembrare concepiti come film in quanto tali e non opera di rimontaggio di materiale già esistente: merito dell'estrema linearità dello script originale, ma anche della scelta vincente di replicare interamente, senza tagli, intere puntate della storia (ad esempio le prime due di apertura), per dare il giusto spessore agli avvenimenti-chiave. Dei due, il primo lungometraggio è quello più specificamente riassuntivo, con quasi nessuna aggiunta inedita, ma in compenso rimontato benissimo; il secondo non è ugualmente perfetto e sacrifica più del precedente la caratterizzazione di alcuni attori, ma in compenso offre un buon 30% di animazione inedita, in grado di risvegliare nuovi entusiasmi negli appassionati della serie televisiva. Fa sorridere pensare che, al momento di concepire questi film, Tomino si sia lamentato con le alte sfere di Sunrise sul fatto che non sarebbe stato possibile riassumere più di tanto le parti principali della storia6!

Incontro nello spazio esce il 13 marzo 1982 ed è di gran lunga il migliore lungometraggio del trittico, l'unico che vada obbligatoriamente visto anche da parte di chi ha già guardato la serie TV. Se i primi due lungometraggi si limitano a un ottimo sunto, quest'ultimo va oltre rileggendo praticamente da capo l'ultima parte della storia, quella che ha risentito maggiormente dell'originale cancellazione prematura della serie. La supera in ogni aspetto con uno storyboard nuovo di zecca e un 70% di animazioni inedite7, sfruttando l'alto budget per rendere le (originariamente sintetiche) battaglie di Solomon e A Bao A Qu massicce e spettacolari come sarebbe convenuto, innaffiando il tutto con una spettacolare regia da kolossal e curando al massimo i già splendidi disegni originari. Incontro nello spazio è anche il film che arricchisce enormemente l'intreccio storico, rendendo ancora più indimenticabili le caratterizzazioni di Amuro, Char e Lalah Sune, dando finalmente il giusto spazio al discorso sui Newtype e fornendo una conclusione ancor più lunga, epica ed esaustiva. Peccato solo, in questo caso, per la riproposta del debole intermezzo sentimentale tra Mirai e Sleggar (uno dei pochi nei dell'originale) e per la rimozione del personaggio di Challia Bull.


Incontro nello spazio è l'atto conclusivo del processo di mitizzazione di Gundam: destinato a trasmettere tutte le sue innovazioni al mondo animato, ma anche a dare indicazioni concrete a Sunrise sul suo futuro. Il Mobile Suit bianco si riscopre il suo più grande successo commerciale di sempre, il robottone più conosciuto in tutto il Giappone insieme a Mazinger Z: lo studio decide di dargli un seguito, che si realizzerà tre anni dopo. Bandai, d'altro canto, scoprirà con Gundam quant'è redditizio il mercato dei Gunpla, i modellini basati sulle unità robotiche che appaiono nella serie: diventa quindi lo sponsor ufficiale di Sunrise influenzandolo fin da subito nelle sue scelte di creare sequel, diventando a tutti gli effetti il principale motivo della trasformazione dell'opera, negli anni successive, in una saga animata eterna, pronta a offrire sempre nuovi mecha destinati a trovare seconda vita nel massiccio, popolare e milionario mondo dei model kit. Sono nate le basi del fenomeno gundamico come è tutt'ora conosciuto.

Chiudendo la parentesi storica e tirando le somme sui film, il parere di chi scrive è che, con la loro importanza, la splendida fattura e il merito di migliorare notevolmente l'intreccio originale, siano da vedere. La Movie Trilogy rappresenta una Director's Cut di alto livello, tra le più importanti e autorali della Storia dell'animazione nipponica. L'edizione italiana in DVD a cura di Dynit, pur non perfetta nella localizzazione (la recita dei doppiatori è svogliata, il battaglione Stella Trinaria Nera è stato rinominato Triade Nera per chissà che ragioni e si soffre, come sempre, per la pronuncia di "Gandam" resa in "Gundam" fatta per accontentare i nostalgici dell'audio storico italiano), gode di una tradizione dei dialoghi perfetta ed è oggi rimediabile a un prezzo davvero stracciato: non c'è motivo per non acquistare questi tre classici.

Voto a Mobile Suit Gundam The Movie I: 8,5 su 10
Voto a Mobile Suit Gundam The Movie II - Soldati del dolore: 8 su 10
Voto a Mobile Suit Gundam The Movie III - Incontro nello spazio: 10 su 10

PREQUEL
Mobile Suit Gundam: The Origin (2015-2016; serie OVA)
Mobile Suit Gundam (1979-1980; TV)

SIDE-STORY
Mobile Suit Gundam MS IGLOO 2: The Gravity Front (2008-2009; serie OVA)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO: The Hidden One-Year War (2004; corti)
Gundam Evolve../ 01 RX-78-2 Gundam (2001; OVA)
Mobile Suit Gundam Thunderbolt (2015-2016; serie ONA)
Mobile Suit Gundam Thunderbolt: December Sky (2016; film)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO: Apocalypse 0079 (2006; serie OVA)
Mobile Suit Gundam 0080: War in the Pocket (1989; serie OVA)
Mobile Suit Gundam: The 08TH MS Team (1996-1999; serie OVA)
Gundam Evolve../ 11 RB-79 Ball (2005; OVA)
Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory (1991-1992; serie OVA)
Mobile Suit Z Gundam (1985-1986; TV)
Gundam Neo Experience 0087: Green Divers (2001; corto)
Mobile Suit Gundam ZZ (1986-1987; TV)
Mobile Suit Gundam Unicorn (2010-2014; serie OVA)
Mobile Suit Gundam Unicorn RE:0096 (2016; TV)
Mobile Suit Gundam Unicorn: One of Seventy Two (2013; corto)
Mobile Suit Gundam F91 (1991; film)

ALTRO
Ring of Gundam (2009; corto)
Mobile Suit Gundam-san (2014; TV)


FONTI
1 Tutte queste informazioni sono riportate nelle pag. 25-27 del report "Japanese Animation Guide: The History of Robot Anime", rilasciato nell'agosto 2013 dall'Agenzia di Affari Culturali giapponese. Rimediabile (parzialmente) tradotto in inglese alla pagina web http://mediag.jp/project/project/robotanimation.html
2 Quest'informazione proviene da una doppia intervista fra Yoshiyuki Tomino e Isao Takahata, riportata nel Roman Album di "Mobile Suit Gundam". Mi è stata gentilmente tradotta da Garion-Oh (Cristian Giorgi, traduttore GP Publishing/J-Pop/Magic Press e articolista Dynit)
3 Guido Tavassi, "Storia dell'animazione giapponese", Tunuè, 2012, pag. 129. Confermato dal saggio "Anime al cinema" (Francesco Prandoni, Yamato Video, 1999, pag. 80) e dal report del punto 1 (a pag. 27)
4 Mangazine n. 18, Granata Press, 1992, pag. 44. Confermato da "Anime al cinema" (pag. 80)
5 Sono svariate le fonti presenti in internet e su carta stampata. Si veda il sito Cosplayplanet (http://www.cosplayplanet.net/tag/storia/), post vari di Garion-Oh su Gurendaiz (http://www.gurendaiz.it/forum/index.php/topic/9304-neon-genesis-evangelion-renewal/?p=908817) e Pluschan (http://www.pluschan.com/index.php?/topic/3671-aim-for-the-top-gunbuster/?p=203516),  l'articolo "Questo non è un fumetto" di Andrea Baricordi apparso sul volume 1 di "Gundam Origini" (Star Comics, 2004), il dossier "The Day the Earth Stood Still" apparso sul volume 2 di "Record of the Venus Wars" (Magic Press, 2009) e la prefazione di Eiji Yamaura presente nell'artbook "Mobile Suit Gundam: Illustration World", pubblicato negli anni '90, in Italia, da Granata Press
6 Fascicolo 2 di "L'invincibile Zambot 3 Archives" (allegato al secondo DVD de "L'invincibile Zambot 3", Dynit, 2007), "Intervista a Yoshiyuki Tomino", pag. 4
7 Post di Garion-Oh apparso nel forum di Mechanicalrage. http://www.mechanicalrage.it/phpBB3/viewtopic.php?f=7&t=8713&p=308062#p308062

40 commenti:

Twinkle ha detto...

Mi sono sempre tenuto alla larga dai film riassuntivi ma questa volta è stato diverso. Alla visione in edicola dei primi due DVD a 10 euro l'uno non ho potuto fare a meno di prenderli e beh.. è stato come vedere Gundam la prima volta, assolutamente magnifico.
Il montaggio del primo è a dir poco perfetto, non sembra per nulla un film riassuntivo ma un opera a sè, hanno fatto davvero un'ottimo lavoro, scorrevole ma non frettoloso come altri.
In Soldati del Dolore invece si percepisce di più una certa fretta negli eventi dato che ripercorre quasi 20 episodi contro i 12 del primo, tuttavia non ho potuto fare a meno di apprezzarlo di più data la mole di momenti epici/drammatici e le varie aggiunte (come il citato discorso sui Newtype, ma anche le battaglie sono più belle, più cinematografiche), non lascia un attimo di respiro.
Ora attendo con ansia l'uscita del terzo a dicembre.

Jacopo Mistè ha detto...

Beato te che li hai trovati in edicola, io li ho cercati in tutte quelle della mia zona (Bassano del Grappa) e nisba :(

Purtroppo spendere più di 10 euro per questi 3 dvd, recuperandoli in fumetteria, non ho voglia. Sono grandiosi ma la serie tv, pagata ben più cara, già la possiedo e non sento manie di completezza.

Tu comunque hai fatto benissimo e concordo sulla loro bellezza ;) Ti prepari anche tu a recuperare tutte le serie gundamiche?

Twinkle ha detto...

La passione per Gundam è iniziata nel 2004 con i manga Origin, Ecole du Ciel della Star Comics e vari spin-off, poi in dvd ho recuperato la serie classica, il contrattacco di char e 0083, la mia collezione "fisica" si ferma qui.. ._.
Visto lo Z qualche mese fa e spero Dynit si decida a pubblicarlo.
In realtà vidi anche Wing su itala1 ma meglio metterci una croce sopra..

Jacopo Mistè ha detto...

Minchia abbiamo seguito lo stesso identico iter :)

Possiedo gli stessi dvd tuoi, anch'io sono partito coi manga Star (anche se ho segato CDA, sia per la qualità oscena dell'edizione Star che per le derive harmony della storia) e attendo spasmodicamente Z in dvd ;_;

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

giusto una postilla sulla questione serie tv o trilogia riassuntiva.

la scelta deve per forza ricadere sulla trilogia, una vera e propria director's cut. migliore sotto ogni punto di vista, libera dai vincoli della serialità televisiva di fine anni '70.

l'unica via per conoscere il vero gundam, come pensato da tomino, è vedere questi film (oltre a leggersi i tre romanzi).
tutto il resto venuto dopo è inutile e spesso dannoso. meritano giusto victory e turn a, ma per ragioni diametralmente opposte

e inoltre l'edizione italiana dei tre film ha mantenuto l'adattamento nomi originali ("White Base" ecc. tranne la sola pronuncia GUndam), ha traduzioni e dialoghi praticamente perfetti e un doppiaggio più convincente.
inoltre presenta la rumoristica originale, diversa da quella moderna presente nell'edizione occidentale della serie tv.

avete ancora qualche dubbio su cosa comprare? ^_^

Jacopo Mistè ha detto...

Firmati con un nick qualsiasi, ma fallo XD

Comunque grandissimi film, anche se sinceramente non saprei cosa scegliere tra loro e la serie tv visto che quest'ultima, pur con tutti i suoi limiti, ha il pregio di riuscire molto più a dare spazio ai personaggi e alle loro interazioni, presentandosi inevitabilmente come più compatto. I primi due film li reputo inferiori alla parte riassunta, mentre il terzo è molto migliore. In effetti l'ideale sarebbe guardarli entrambi...

Sul fatto che Turn A meriti eccome sono d'accordo, su Victory invece, ehm... imho dopo Z, ZZ (volendo) e CCA si possono anche evitare le altre produzioni UC (giusto 0080 e 08TH MS Team meritano, pur essendo fondamentalmente inutili).

Gundamaniaco ha detto...

"la scelta deve per forza ricadere sulla trilogia"

Sinceramente detesto questi toni da professore. Tipici degli otaku snob, peraltro.
E' dalla recensione di Evangelion che ne fai uso, e trovo che questi toni rovinino e screditino completamente tutte le cose interessanti che sostieni.

Per me quale dei due prodotti è meglio è del tutto opinabile. Sia la serie che i film sono indubbiamente capolavori dell'animazione. Ma c'è gente che apprezza di più la trilogia dei film, così come ci sono novizi che invece la reputano confusionaria (e in effetti gli eventi sono raccontati in modo continuativo e frenetico, eludendo completamente i momenti di "pausa" che sono invece presenti nella serie tv e servono anche per smorzare un po') e preferiscono i ritmi della serie tv.
Perchè arrogarsi di decidere COSA deve essere meglio per tutti? Ma che scherziamo? Si tratta di opere di intrattenimento, non di editti sociali o religiosi. Credo che ognuno sia perfettamente in grado di decidere liberamente cosa preferisce.
Credo che un po' più di umiltà gioverebbe ai tuoi giudizi.

ron70 ha detto...

Ho appena comprato il cofanetto con i 3 film ma il terzo è difettoso e dopo una decina di minuti salta direttamente all'ultimo capitolo,è capitato anche a te?

Jacopo Mistè ha detto...

Grande acquisto!
Riguardo la domanda che mi fai, controllerò domenica e ti risponderò in serata, al massimo lunedì mattina.
Potrebbe essere tranquillamente un problema del dvd, non dovresti avere problemi a fartelo cambiare dal negozio in cui l'hai presto o sostituire da quello virtuale.

Jacopo Mistè ha detto...

Confermo che la mia copia non ha problemi.
Ron, fattelo cambiare :)

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

Gundamaniaco scrive:

"Per me quale dei due prodotti è meglio è del tutto opinabile."

per te, sicuramente.

per tomino no, dato che a livello di continuità il canone di riferimento non è la serie tv ma la trilogia cinematografica.
se hai visto cca, avrai nonato che nel flashback della zbegr qv Ynynu, Sayla stia pilotando il core booster come nel terzo film anziché il g-armor, come invece avveniva nella serie, confermando i film come versione definitiva. anche per la vicenda di m'quve quindi, benchè poi non si sia più tornati su quel personaggio.

inoltre, come saprai, yasuhiko non ha lavorato all'ultimo quarto della serie per motivi di salute e quegli episodi furono trasmessi senza la sua supervisione.
la supervisioni delle nuove animazioni dei film è stata curata invece tutta da yasuhiko, che tomino ha richiamato nello staff di produzione.


Jacopo Mistè scrive:

"Sul fatto che Turn A meriti eccome sono d'accordo, su Victory invece, ehm..."

victory è un'opera fondamentale nell'evoluzione artistica di tomino, dal quale è poi nato brain powerd (per chi li ha visti entrambi: xngrwvan ybbf + han cebgb-dhrrapl vggube, unaab napur yn fgrffn qbccvngevpr. cre yn pebanpn, uvzr hgfhzvln r fcpuvr urvz unaab yn fgrffn qbccvngevpr....)

bisognerebbe evitare zeta, dato che tomino fu costretto a farla controvoglia e finì con l'odiare tutto e tutti.
inoltre zeta sembra la brutta copia di dunbine.

dopo il primo gundam (tre film e tre romanzi), ci si potrebbe fermare tranquillemente, dato che in origine non furono pensati per avere alcun seguito ne alcun "universo narrativo"

se proprio si vuole andare oltre, bisogna passare direttamente a cca, un capolavoro assoluto che è riuscito a leggere il presente come poche opere sono riuscite a fare e che è stato frainteso da molti

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

dimenticavo di dire che il primo film è in effetti solo di montaggio, ma i dialoghi sono stati in parte cambiati, con il conseguente cambiamento di alcune scene e di scelte fatte nel corso della serie.

nel secondo film abbiamo alcune sequenze nuove aggiunte e una differente scansione temporale (è ridisegnato per il 30%)

il terzo film è ridisegnato al 70%

tomino modifica/toglie/aggiunge cose in tutti i tre film, finalmente libero dai vincoli degli sponsor televisivi (ad esempio: il gundam che doveva combattere in OGNI episodio, per forza, essendo il protagonista della serie. e poi addio g-fighter e non c'è più il guntank che svolazza nello spazio)

in giappone sono considerati come la versione definitiva del primo Gundam.

Jacopo Mistè ha detto...

Che Z e quasi tutti i Gundam post-0079 e pre-Turn A siano stati diretti controvoglia è vero, ma personalmente ritengo che anche con queste premesse ci sia da leccarsi i baffi visti i risultati che ne sono usciti fuori. Dico questo sopratutto pensando a Z (perdonami, ma lo reputo estremamente più bello e sviluppato di Dunbine, che è sceneggiato in modo che più svogliato non si può), a CCA, e a Crossbone Gundam.

Mi fa "strano" che Tomino abbia questa considerazione di CCA e non di Z e ZZ, visto che il primo senza gli altri due non potrebbe esistere.

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

Jacopo Mistè scrive

"Dunbine, che è sceneggiato in modo che più svogliato non si può"

ad una visione superficiale, forse.

onggntyvr, onggntyvr r napben onggntyvr, ghggv iratbab nffhrsnggv qnyyr onggntyvr r ar fbab pbzcvnpvhgv, pbzcerfb yb fgrffb fcrggngber. ar fbab gnagb pbzcvnpvhgv pur aba evrfpbab n crafner nq nygeb, nq ha'nygreangvin. arffhab aryyn frevr gragn znv han fbyhmvbar cnpvsvpn zn p'è fbyb ivbyramn pbageb ivbyramn, va ha perfpraqb pbagvahb svab nyy'varivgnovyr svanyr. varivgnovyr, va dhnagb yn pbaqnaan qv gbzvab è fgngn gbgnyr: arffhab qrir fnyinefv.
uno degli anime coi finali migliori di sempre.

"Mi fa "strano" che Tomino abbia questa considerazione di CCA e non di Z e ZZ, visto che il primo senza gli altri due non potrebbe esistere."

cca è la negazione di z e zz.
sarò breve:

- primo gundam: c'è una speranza per il futuro (tomino stesso rimase colpito dal fatto che il primo gundam fosse stato ignorato da bambini e adolescenti e invece avesse avuto successo tra gli universitari);

- zeta: costrinsero tomino a farlo ma egli odiò tutto e tutti;

- cca: tomino vuole mostrare che i suoi personaggi non sono riusciti a diventare realmente adulti. perchè? perchè non lo è diventato nemmeno il pubblico che li guardava

Jacopo Mistè ha detto...

La tua chiave di lettura di Dunbine mi sembra un po' "furba" però, si potrebbe ad esempio adoperarla per inquadrare uno Xabungle qualsiasi, che ha un numero ancor maggiore di battaglie ma non è così noioso come Dunbine e non ha quelle finalità psicologiche che dici.

Con "scritto svogliatamente" mi riferisco a un sacco di episodi che ripetono quello che già detto in altri prima. Mi riferisco alle infinite fughe dal castello di Elmelie, allo spropositato numero di episodi ambientati sulla Terra che vedono Sho e Gallia continuare ad affrontarsi di continuo e ogni volta venire additati come invasori dai terrestri (più Sho che lei), a mille scaramucce del tutto inutili e messe lì per il solito contentino mecha, agli ultimi dieci episodi in cui non succede praticamente NULLA, si succedono solo un combattimento dietro carne da macello con zero plot. Dimentico sicuramente qualcosa ancora.

Per me anche solo come varietà di situazioni e scenari Z Gundam dimostra come gli sceneggiatori ci tenessero a lui molto più che a Dunbine, e sì che nonostante questo ammetto che la sceneggiatura di Z non è assolutamente perfetta.

Sul discorso di CCA, effettivamente è molto più sensato guardarlo senza aver visto Z e ZZ, le caratterizzazioni sono molto più sensate. A parte questo, reputo Z un capolavoro pur con tutti i suoi difetti, per me, nonistante tutto, è un pezzo fondamentale della saga. Che Tomino lo odi posso accettarlo, ma lui avrà i suoi gusti io i miei (se è per questo lui detesta anche Victory, che per me, pur con tutti i suoi stereotipi, è visione estremanente autoriale).

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

ultimo ot su z-dunbine: in zeta c'è jerid (poi degenerato in gablet gablae e recuperato alla grande in brain powerd con jonathan grenn). e quel persoanggio viene da dunbine, essendo un po' tod guines e un po' bern bunnings, che però in dunbine sono riusciti a dire qualcosa. poi in dunbine ci sono donne caratterizzate come si deve, da marvel in giù. mentre in zeta abbiamo donne senza personalità ne caratterizzazione come emma, reccoa, beltorchka. se non ci fosse stata haman.... (four è la brutta copia di lalah)

di episodi che si ripetono ce ne sono parecchi anche in zeta. e come dimenticare l'ahgama in pericolo salvata dalla magica apparizione della e raditz e l'MKII, mai visti durante l'episodio....

in zeta ci sono decisamente troppe cose che alla fine sono state inevitalmente poco approfondite.


"è un pezzo fondamentale della saga"

però, vedi, parlare di "saga" è improprio e scorretto in quanto è un concetto aggiunto a posteriori. il primo gundam è nato per finire lì; gli autori non avevano alcuna intenzione di creare una "saga" o un "universo narrativo". quelli sono venuti dopo, per sfruttare il marchio.

Jacopo Mistè ha detto...

Gundam non è però creazione unica di Tomino, ma anche di Sunrise. Mi sta bene che per lui nessun Gundam conti niente a parte 0079 e Turn A, ma rimane il fatto che non decide certo lui cosa è in continuity e cosa no.
Z, ZZ, Victory etc esistono, se proprio Gundam gli faceva schifo poteva evitare di continuare a dirigerne dopo Turn A (come i vomitevoli film di Z).

Su Z/Dunbine, sinceramente trovo estremamente memorabili e caratterizzati personaggi come Kamille, Four, Emma Sheen, Jerid e Haman Karn, rispetto a Todd, Bern etc. Pace.
Come L-Gaim è uscito prima di Z, semmai è Gavlet Gablae che poi è migliorato in Jerid. :)

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

su l-gaim hai ragione, mi sono espresso male nel parlare dei due personaggi. cmq è una serie che tendo ad ignorare, anche perchè la composizione della serie l'ha fatta nagano. ai tempi tomino si lamentò del fatto che l-gaim sarebbe stato un'opera da sacrificare per "addestrare" lo staff che in seguito avrebbe lavorato a zeta.....

Jacopo Mistè scrive:

"se proprio Gundam gli faceva schifo poteva evitare di continuare a dirigerne dopo Turn A (come i vomitevoli film di Z)"

nei contratti di tomino con sunrise esiste una clausola che prevede che deve essere lui il regista di film di montaggio di serie sue. gli hanno chiesto di fare i film per una decina di anni ma si è sempre opposto. alla fine ha accettato, perchè probabilmente non gliene importava più niente

per victory, io credo che la reazione di tomino possa essere capita e giustificata. è un'opera fortemente autorale e leggendo documentazioni dell'epoca si può notare come sia gli animefan che la stessa industria dell'animazine si dimostrarono freddi verso tomino e questa sua opera. si può ipotizzare che fossero anni in cui gli autori non venivano considerati importanti (il '93 fu l'anno di sailormoon r che fu un seccessone tra gli animefan). parlare bene di victory e cca era considerato quasi un'anomalia e c'è voluto del tempo perchè tomino venisse rivalutato da industria e animefan.

il mio discorso vuole far considerare le cose come stanno. gundam è nato come zambot (che non andò bene negli ascolti), come daitarn (che andò un po' meglio), come trider (non di tomino ma che seguì gundam in quella fascia oraria e fu un enorme successo sia ascolti per che per giocattoli), come dunbine... cioè un semplice anime con un inizio e una fine ben definiti.

non fu pensato per essere quello che poi è diventato ("saga", "universo narrativo"). alla prima messa in onda la serie fu un flop (come eva, toh) e fu sfrondata di parecchi episodi. il riscontro di pubblico ci fu solo nelle repliche (come eva) dell 1981-82, cioè gli anni dei tre film al cinema. poi si è deciso di sfruttare il brand e così via.

a me spiace vedere animefan italiani che non hanno mai visto il primo gundam, cioè l'opera cardine dell'intera animazione giapponese. a sentire "gundam" questi scappano, immaginandosi o qualcosa di vetusto o qualcosa che per essere compreso richiede la visione miliardi di serie per capirci qualcosa.

per capire cos'è gundam bisogna vedere questi tre film, stop. fine.
tutto il resto è un "di più" venuto dopo e NON pensato NE ipotizzato all'inizio.
se proprio un vuole approfondire il primo gundam, ci sono i tre romanzi di tomino

se POI proprio uno vuole vedere il "dopo", c'è cca.

se uno vuole vedere un qualcosa di autorale e drammatico, c'è victory.

se uno vuole vedere un qualcosa di autorale e positivo, c'è turn a.

ma sono tutti corollari

all'animefan italiano basterebbe poco per capire e apprezzare gundam: bastano questi tre film
(che invece continuano ad essere ignorati dai più)

Jacopo Mistè ha detto...

Guarda che sulle tue considerazioni su fan gundamici sono d'accordissimo. E anche sul fatto che i tre film sono poco calcolati. Così come sul fatto che Gundam è nato come unica serie e poi sono state le logiche commerciali a portare a tutti i mille seguiti.

A parte questo, giacché Tomino è il principale creatore di quella serie, rimane da sè che parte dei diritti sul brand li detiene Hajime Yatate ossia Sunrise, che è stata liberissima di creare una immensa saga. È giusto riconoscere che 0079 è il Gundam che ha dato il via al tutto e che nelle intenzioni doveva chiudersi lì, ma la restante parte di serie non è per niente da buttare. Insomma, Z per me è un capolavoro, ZZ mal fatto ma importante alla continuity, F91 e Crossbone insieme sono bellissimi, Victory autoriale, G Gundam e Build Fighters divertissement ben fatti, Turn A gran bella serie (che non sarebbe neanche esistita se non ci fosse stata la saga dietro, l'ispirazione di Tomino ringrazia), SEED un ottimo remake moderno di 0079 e le due serie di 00 piacevoli e ben fatte. Ah, e Ottavo Plotone e 0080 due capolavori.

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

gli ova non gli considero proprio (essendo per loro stessa natura opere commerciali per otaku, come ogni ova) e per me hanno lo stesso valore di una fanfic. idem origin, dove si sono messi a riempire i vuoti narrativi della prima serie per compiacere gli otaku. poi a yasuhiko gundam non ha mai detto molto, lo si sa.

se poi guardi i rating delle varie serie di gundam, noterai tu stesso che gli ascolti fanno sempre un po' schifo. se ne può dedurre che le serie vengano prodotte per vendere gunpla (infatti si è finiti col fare una serie dove combattono i modellini e stop). il paradosso è che la serie che nell'ultimo decennio ha avuto i maggiori ascolti (seed, grazie all'"apporto" delle ragazze) è stata quella che ha venduto meno modellini (=annullamento della terza stagione). ma fukuda è buono solo come citazionista, gli è venuto meglio dendoh.....

cosa rimane dunque di indispensabile a marchio gundam?
solo questi tre film.

cca è un capolavoro, ma è a tutti gli effetti il simbolo di un fallimento. tomino ha voluto mostrare che i suoi personaggi non sono riusciti a diventare realmente adulti PROPRIO PERCHE' non lo è diventato nemmeno il pubblico che li guardava. è un dato di fatto....

victory e turn a sono ottime serie ma ne avrei fatto volentieri a meno pur di vedere tomino all'opera con un soggetto slegato da logiche commerciali del merchandise = senza i robot.

il primo gundam è indispensabile per ogni animefan, ma finchè verrà percepito come parte di un "universo" (che sappiamo essere stato creato solo per fini commerciali), il pubblico fuggirà a gambe levate

"gundam?"
"no ma sono troppe serie!"
"no ma non so da dove cominciare!"
"no ma non so se vederlo secondo l'ordine cronologico delle vicende o di produzione!"

al netto di tutto ciò, non si può che ammettere che quanto sia seguito al primo gundam abbia fatto più male che bene!

Jacopo Mistè ha detto...

""gundam?"
"no ma sono troppe serie!"
"no ma non so da dove cominciare!"
"no ma non so se vederlo secondo l'ordine cronologico delle vicende o di produzione!"

al netto di tutto ciò, non si può che ammettere che quanto sia seguito al primo gundam abbia fatto più male che bene!"

E da quando la pigrizia di chi si approccia a un lungo franchise diventa alibi per criticare il franchise vero e proprio?
Soprattutto tenendo conto che per definizione la massa è pigra (pensiamo a tutti quelli che si vedono Patlabor 2 The Movie senza approcciarsi alla singola serie tv, che è composta da solo 47 episodi, o a chi si guarda Beautiful Dreamer senza aver vistoo un solo episodio di Lamù).

" ma ne avrei fatto volentieri a meno pur di vedere tomino all'opera con un soggetto slegato da logiche commerciali del merchandise = senza i robot."

Ha fatto Garzey's Wings, s'è visto con che risultati. :D

" se ne può dedurre che le serie vengano prodotte per vendere gunpla"

Come SEMPRE è stato per qualsiasi serie robotica, 0079 e Turn A compresi.

Non so poi dove hai letto che la Cosmic Era vende poco, visto che è risapito che è l'universo narrativo più economicamente redditizio fra tutti dopo l'Era Spaziale. Si è arenata perchè la moglie di Fukuda, sceneggiatrice per definizione di quella saga insieme al marito, s'è presa un tumore.

Contando che TUTTA l'animazione nasce per scopi redditizi, per me, come diceva la buonanima di Sergio Bonelli, esiste buona e cattiva animazione, a prescindere di quella più o meno "artistica". La prima serie di Gundam, nata per essere "sola", è un capolavoro, ma anche molta altra roba uscita da Sunrise e Tomino e riferita a Gundam è di uguale alto livello, a prescindere da quanto sia commerciale.

Se poi si vuole approfondire il discorso Tomino slegandolo da Gundam, l'artista ha diretto un adeguato numero di serie tv di buonissimo/ottimo livello di tutt'altro argomento (Stella della Senna, Zambot 3, Xabungle, Dunbine, King Gainer).

Jacopo Mistè ha detto...

E torno a sottolineare: il pur bellissimo Turn A che anche tu apprezzi non sarebbe MAI nato se Gundam si fosse fermato a 0079.
Stesso discorso CCA.

Tutto segue le logiche del mercato e del profitto, Tomino è un vulcano di idee ma ha sempre dovuto cambiarle o modificarle per esigenze di sponsor/pressioni, e anche da questo connubio di aspirazioni artistiche e commerciali che sono nati i suoi capolavori come la prima serie e i tre film di 0079.

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick

- turn a sarebbe stato un'ottima serie anche se fosse stata esterna al brand gundam, à la brain powerd. se avesse avuto altro nome e altri mecha, non sarebbe cambiato nulla. il problema è che senza quel brand a supporto forse nessuno avrebbe finanziato il progetto......

- cca è a tutti gli effetti il simbolo del fallimento, per un pubblico che non ha saputo diventare adulto. avrei preferito non ci fosse stato quel fallimento.

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Jacopo Mistè scrive:

"E da quando la pigrizia di chi si approccia a un lungo franchise diventa alibi per criticare il franchise vero e proprio?"

quel "lungo franchise" è composto per il 95% da paccottiglia, opere che hanno frainteso l'intento originario del primo gundam (enunciato dallo stesso staff nel roman album dell'epoca) e nate per soddisfare i gunota

solo che il profano non lo sa, si fa spaventare dalla "massa" di roba e lascia peredere, e continua a considerate gundam come una cosa per "iniziati".

per colpa del 95% inutile, si perde quel 5% davvero meritevole.

quando invece bisognerebbe approcciarsi a gundam, il primo, come ci si approccia, chessò, ad evangelion.

potrei farti lo stesso discorso pari pari per macross.

non ho altro da aggiungere.

Giulio "Radical Dreamer" Palermo ha detto...

"(essendo per loro stessa natura opere commerciali per otaku, come ogni ova)"

Off-topic: ho ricevuto una chiamata da Key the Metal Idol (voto personale 8,5 o 9), vuole ricordarvi che è un'opera "commerciale" nel senso che ha un cartellino del prezzo sui DVD, ma poco altro.

Antisistema ha detto...

"(pensiamo a tutti quelli che si vedono Patlabor 2 The Movie senza approcciarsi alla singola serie tv, che è composta da solo 47 episodi, o a chi si guarda Beautiful Dreamer senza aver vistoo un solo episodio di Lamù)"

Mi hai sgamato!!!!!!!!! Anche se sto rimediando visto che mi sono segnato le puntate di Lamù più autoriali di Oshii e ho in progetto di vedere Serie TV o la seconda stagiona OVA di Patlabor in modo da rivedere il secondo film.

Comunque sia, non poi non ammettere 8 in realtà lo hai fatto già nelle recensioni), che Beautiful Dreamer e Patlabor 2 - The Movie, elevano i prodotti originari, stravolgendoli totalmente.

Jacopo Mistè ha detto...

Non pensavo minimamente a te, visto che fin da subito ti sei preso l'impegno di guardare le rispettive serie tv per riuscire ad "ambientarti" coi film :)

ron70 ha detto...

Discutere su come la pensa Tomino sulle varie serie di Gundam è abbastanza sterile dato che non è affatto un fan di Gundam e dell'animazione in generale.Tomino voleva fare cinema "vero"e si è ritrovato per caso a lavorae nel campo dell'animazione,ha sempre definito Gundam un'opera ampiamente sopravvalutata e ci lavora controvoglia da decenni.Ha anche definito un'esagerazione la statua di Gundam eretta di recente dato che lo ritiene un "semplice" cartoon.

Gundamaniaco ha detto...

Non mi piacciono i toni da professore di questo Anonimo.
Comunque...

"per te, sicuramente.

per tomino no, dato che a livello di continuità"

Ma che c'entra?
A parte che questa è la recensione dei film di Gundam, ma poi vorrei capire. dove sta scritto che uno deve necessariamente seguire la continuità della saga di Gundam? Uno può anche fermarsi alla prima serie/trilogia dei film.

"
bisognerebbe evitare zeta, dato che tomino fu costretto a farla controvoglia e finì con l'odiare tutto e tutti.
inoltre zeta sembra la brutta copia di dunbine."

No ma certo, cancelliamo dalla storia certe BELLE serie televisive perchè un giorno all'autore va così.
Sunrise segue una continuity precisa, e Gundam Unicorn sta lì a testimoniarlo. Poi sei il sig. Tomino, che io stimo tantissimo e considero un vero maestro, un giorno si sveglia dicendo che è Gundam è una saga di maghette a te sta bene perchè l'ha deciso l'autore.

Non concepisco proprio questo demenziale "servilismo ottuso" nei confronti dell'autore che è un essere umano proprio come te. Allora mandiamo a quel paese il personale senso critico e diventiamo noi stessi dei mecha.
Perchè lo vuole l'autore.

Bah...





Jacopo Mistè ha detto...

Tutto questo integralismo verso l'autore sinceramente indispone un pochino anche me, per quanto apprezzi quasi tutte le sue opere da regista. Se si dovesse seguire alla lettera questo ragionamento e io avessi aperto il blog negli anni '90 parlando bene di 0079, probabilmente Anonimo mi avrebbe rimproverato perché all'epoca Tomino detestava ogni Gundam possibile e immaginabile compresa la prima serie.

Il succo del discorso è un po' quello che dice Gundamaniaco: ogni regista ha il diritto di dire quello che vuole sulle sue opere, anche rinnegarle, ma che esse siano brutte o belle non è lui a stabilirlo, continueranno a esistere e a essere guardate.

PS Gundamaniaco, ho aggiornato tantissimo il dossier sull'animazione robotica, praticamente triplicato la sua lunghezza, che ne dici di darci un occhio per vedere se ora è più soddisfacente?

Gundamaniaco ha detto...

Tomino può dire tutto quello che vuole sulle proprie opere, può anche decidere di distruggerle se vuole. E potrei anche capirlo in un certo senso: per un artista in continua evoluzione come lui deve essere abbastanza limitante la definizione "il papà di Gundam".
Poichè Gundam è diventato un prodotto più grande del suo autore! Ormai questo marchio fa parte della bandiera giapponese e questo lo sanno tutti anche in occidente. Persino molti profani occidentali lo hanno oramai imparato.

Viste queste premesse mi chiedo come sia possibile lamentarsi di come "qualcuno" faccia fatica ad approcciarsi al mondo di Gundam!
Non siamo tutti uguali e non è detto che Gundam debba interessare a TUTTO il pubblico. La stessa difficoltà la si potrebbe associare all'approccio di qualsiasi altra saga.
Però non ci si può nemmeno lamentare su, "Gundam" non è esattamente uno sconosciuto nel mondo....

Allo stesso modo trovo assurdo decidere univocamente "cosa va visto e cosa va evitato" nel panorama delle animazioni gundamiche. Perchè e percome non ci interessa!
Ho amici che sono terribilmente annoiati dalla trilogia dei film, mentre sono entusiasti per Gundam 0083!
Il mondo è bello perchè è vario, e grazie a dio quasi tutte le animazioni che portano il marchio Gundam sono così pregne di aspetti e di contenuti che, Tomino o non Tomino, di materiale DI INTERESSE E DI INTRATTENIMENTO ne contengono in abbondanza e per tutti i GUSTI.
Magari rispettare i GUSTI degli altri sarebbe gia un buon approccio, sotto questo aspetto mi sa che della filosofia di Tomino il nostro amico Anonimo ha imparato ben poco...

Concludo dicendo che io sono un grande estimatore delle opere di Gundam provenienti dalla mente di Tomino perchè ritengo siano le più complete sotto tutti gli aspetti, non per niente il mondo di Gundam l'ha ideato lui.
Ma questo non significa che apprezzo tutte le produzioni del maestro, specie quelle appartenenti alla sua fase più recente.
Secondo me nel periodo in cui era depresso ha dato il meglio di sè.
Facessero oggi dei prodotti controvoglia, come li faceva lui ai suoi tempi!


PS: grande Jacopo! vado a vedere subito! ;)

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo-senza-nick


Gundamaniaco ha scritto:

> La stessa difficoltà la si
> potrebbe associare all'approccio
> di qualsiasi altra saga.

considerare gundam come SAGA è un errore, dato che non è stato concepito per esserlo, tutto qui.

il fatto che IN SEGUITO abbiano sfruttato il marchio per fini puramente economici (vendere gunpla ai gunota), non cambia le cose

non sto parlando di cose soggettive (come lo sono i gusti personali) ma di cose oggettive.

poi si sa, i sequel non sono *mai* all'altezza dell'originale ;-)

Jacopo Mistè ha detto...

"il fatto che IN SEGUITO abbiano sfruttato il marchio per fini puramente economici (vendere gunpla ai gunota), non cambia le cose"

Perché, la prima serie non aveva fini economici? Anche lei veniva fuori dal punti di incontro di aspirazioni artistiche e finalità commerciali.

È oggettivo che Gundam nasceva, nelle intenzioni originali, come unica serie. Ok.
Ma non è oggettivo proprio per niente che i seguiti usciti dopo siano merda, su.

ncl ha detto...

Se a qualcuno può interessare l'opinione di un quindicenne fan di Go Nagai e di Evangelion, ritengo quest'anime buono ma lontano dal capolavoro. Trovo che questa trilogia arrivi in più punti ad annoiare lo spettatore (soprattutto nel primo film): due ore e mezzo di film con delle animazioni così povere e datate risultano inevitabilmente pesanti; paradossalmente la serie televisiva (che non ho visto) sarebbe forse risultata più digeribile. Trama buona ma non eccezionale, personaggi e contesto fantascientifico interessanti anche se non approfonditi moltissimo. Chiaramente l'importanza storica non si discute, ma non influisce minimamente sulla qualità complessiva dell'opera. Il mio voto sarebbe un 7,5.

Jacopo Mistè ha detto...

Oh beh, i gusti sono gusti e non si discutono. L'importante è che i film te li sia visti :)

Ron70 ha detto...

Mi ricollego al penultimo commento:la trilogia cinematografica di Gundam sintetizza troppo la serie tv e ritengo anch'io che sia ben lontana dal capolavoro e l'aggiunta di musiche fuori contesto non ha certo giovato.Consiglierei al quindicenne di vedere la serie tv completa,si ricrederà su Gundam.Una curiosità:come fai a 15 anni ad avere già un senso critico? Per fan di Magai ti riferisci alla produzione recente o anche agli anime anni '70?

Jacopo Mistè ha detto...

Francamente, dovessi consigliare in che modo gustarsi al massimo la prima serie di Gundam, direi i primi 31 episodi tv e a seguire la visione del terzo film.

ncl ha detto...

@Ron70: per la prima domanda sarebbe troppo lungo rispondere, diciamo che è una cosa che ho sviluppato gradualmente nel tempo. Per quanto riguarda Nagai invece più che degli anime sono un fan delle sue opere manga (in particolare il Nagai demoniaco e porcelloso;) ), e cerco di reperire qualunque sua opera, sia quelle moderne che quelle classiche.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Jacopo Mistè ha detto...

Non voglio smentire quello che scrivi: queste cose nel fandom si sanno e sono deplorevoli, concordo con te. Ma francamente, per quanto possa essere d'accordo su tutto, non ritengo sia un doppiaggio da buttare nel cesso o che renda di difficile comprensione la storia. Penso sia nella media (e comunque di gran lunga superiore all'oscenità storica): recitato dignitosamente da bravissimi doppiatori e mediamente preciso, pur con le inevitabili leggerezze e stupidaggini qua e là che ormai non mancano da nessuna parte. In un mondo perfetto sarebbe da rivedere in alcuni punti, ma visto che non lo siamo....

Jacopo Mistè ha detto...

(Comunque magari aggiorno un attimo la recensione)

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