venerdì 28 settembre 2012

Recensione: Mobile Suit Gundam SEED C.E.73: Stargazer

MOBILE SUIT GUNDAM SEED C.E.73: STARGAZER
Titolo originale: Kidō Senshi Gundam SEED C.E. 73 - Stargazer
Regia: Susumu Nishizawa
Soggetto: Hajime Yatate
Sceneggiatura: Shigeru Morita, Susumu Nishizawa
Character Design: Kenichi Ohnuki
Mechanical Design: BEECRAFT (Junichi Akutsu), Kenki Fujioka, Kunio Okawara, Kimitoshi Yamane
Musiche: Megumi Oohashi
Studio: Sunrise
Formato: serie ONA di 3 episodi (durata ep. 15 min. circa)
Anno di trasmissione: 2006


Penso che, all'annuncio di una miniserie ONA di sole 3 brevi puntate ambientata durante i fatti di Mobile Suit Gundam SEED Destiny (2004), nata principalmente per pubblicizzare, a mo' di antefatto, il quinto manga della serie collaterale Astray (lo spin-off Mobile Suit Gundam SEED C.E. 73 Δ Astray, le cui pubblicazioni sarebbero iniziate tre mesi dopo il primo episodio), in molti abbiano abbassato fin da subito l'asticella delle aspettative attendendosi niente di più di una operazione commerciale senza nulla da dire, oltremodo collocata durante gli avvenimenti di una serie televisiva già di suo molto criticata. Invece, davvero grande è stata la sorpresa nello scoprire, in quei miseri 45 minuti che componevano nella sua interezza Mobile Suit Gundam SEED C.E. 73 Stargazer, un titolo incredibilmente lodevole e ben fatto, pienamente apprezzabile anche senza leggere il fumetto, più significativo e riuscito nel complesso lui, in così poco spazio, del fratellone maggiore da cui discende e senza cui non potrebbe esistere. Sono i casi della vita, e ancora adesso, non con una certa ironia, troviamo in questo miserello Stargazer, ampiamente ignorato oggi, la migliore incarnazione animata della Cosmic Era dopo il capostipite del 2002, di cui rappresenta anche l'epilogo finale visto che dopo di essa non uscirà mai più nulla di animato (essendo saltato il più volte annunciato film cinematografico conclusivo e volendo ignorare le ritrasmissioni delle due serie TV con qualche lieve modifica), tanto che la saga continuerà concretamente solo negli Astray cartacei - ovviamente preclusi a chi non legge il giapponese, ma evitiamo di spargere ulteriore sale nella ferita.

Nessuno, in effetti, avrebbe mai pensato che la Cosmic Era, ridicolizzata dalle vette trash di Gundam SEED Destiny, sarebbe tornata a splendere: in meno di un'ora di durata, Stargazer supera di diverse grandezze il suo predecessore (a cui si collega, elegantemente, con cammei di notorietà varie), in ogni suo aspetto, con una storia cupa e drammatica - ambientata durante l'apocalittica caduta di Junius 7 sulla Terra - che intreccia le vite di Selene McGriff, ricercatrice Coordinator in capo a una troupe scientifica incaricata di sviluppare il GSX-401FW Stargazer Gundam, primo Mobile Suit da esplorazione, dotato di intelligenza artificiale e alimentato a energia solare, e di Sven Cal Bayan, soldato di Phantom Pain. La situazione di estremo pericolo porterà i due a collaborare insieme per la salvezza. Il punto di forza della produzione, evidentemente, non può che essere stato il non venire scritta dai coniugi Fukuda: niente ricerca del facile colpo di scena, dei duelli esagerati, delle personalità cool e dei Mobile Suit dai colori vivaci e improbabili. L'azione è relegata a pochi minuti (fondamentali per la trama), i morti rimangono morti e non tornano in scena grazie a impossibili percentuali di sopravvivenza del 100%, e i due personaggi sotto i riflettori sono vivi e realistici, parlano se devono e altrimenti stanno in silenzio a riflettere sulle loro vita e sui loro cari che sono morti durante l'apocalisse o le battaglie con ZAFT, in sequenze lente e introspettive che paiono prelevate da una pellicola di Mamoru Oshii. Coerentemente con la dichiarazione di intenti e i fatti narrati, l'atmosfera generale è nichilista e anche le tinte e i colori si adeguano, presentando cromatismi freddi e oscuri e numerose ombreggiature che donano al tutto un'intrigante estetica crepuscolare.


In generale, a parte per il vistoso cambio di chara design (decisamente più adulto e realistico di quello di Hisashi Hirai, probabilmente per l'argomento tetro), Stargazer si differenzia da Gundam SEED Destiny proprio per il suo approccio narrativo, improntato alla cura dialogica e alla verosimiglianza piuttosto che al senso di spettacolo: il rapporto tra Selene e Sven, gestito con interazioni e reazioni psicologiche credibili, è mirabile e sfrutta ottimamente tutto l'esiguo lo spazio concesso, tratteggiando benissimo le due personalità. In così poco tempo non manca neppure di creare l'incipit, in soli 10 minuti scarsi, a una probabile storia d'amore, che apre le porte a un finale particolarmente poetico.

Incredibile pensare a come, in 45 minuti, il regista Susumu Nishizawa riesca a superare così tanto i Fukuda, con una storia schietta e drammatica vissuta dal punto di vista di persone semplici che non hanno super capacità e non sono neanche particolarmente vincenti nei compiti che vengono loro affidati. Crea con Stargazer un piccolo gioiellino, ottimamente scritto, diretto, confezionato e pure musicato (magnifica la malinconica sigla di chiusura, Hoshi no Tobira), che fa davvero da degna chiusura alla linea temporale della Cosmic Era, riuscendo, per alcuni versi, addirittura a riabilitarla o almeno a farne rimpiangere le potenzialità che poteva ancora offrire con prodotti del genere. Da guardare (presumibilmente nella versione DVD/BD, che si frega anche di un finale esteso), anche e soprattutto per chi non ha gradito Gundam SEED Destiny. In home video, Stargazer è uscito in bundle con i due corti pubblicitari Mobile Suit Gundam SEED Astray: Red & Blue Frame (2004).

Voto: 8 su 10

PREQUEL
Mobile Suit Gundam SEED (2002-2003; TV)
Mobile Suit Gundam SEED: Special Edition (2004; serie OVA)
Gundam Evolve../ 08 GAT-X105 Strike Gundam (2004; OVA)
Mobile Suit Gundam SEED Astray: Red & Blue Frame (2004; corti)
Gundam Evolve../ 06 YMF-X000A Dreadnought Gundam (2004; OVA)
Mobile Suit Gundam SEED Destiny (2004-2005; TV)
Mobile Suit Gundam SEED Destiny: Final Plus (2005; Special TV)
Mobile Suit Gundam SEED Destiny: Special Edition (2006-2007; serie OVA)

Nessun commento:

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità e pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 7 marzo 2001 n. 62. Molte delle immagini presenti sono reperite da internet, ma tutti i relativi diritti rimangono dei rispettivi autori. Se l’uso di queste immagini avesse involontariamente violato le norme in materia di diritto d’autore, avvisateci e noi le disintegreremo all’istante.