martedì 6 aprile 2010

Recensione: Mobile Suit Gundam ZZ

MOBILE SUIT GUNDAM ZZ
Titolo originale: Kidō Senshi Gundam ZZ
Regia: Yoshiyuki Tomino
Soggetto: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Sceneggiatura: Ken Terasawa, Akinori Endo, Hidemi Kamata, Yumiko Suzuki
Character Design: Hiroyuki Kitazume
Mechanical Design: Makoto Kobayashi, Mamoru Nagano, Kazumi Fujita, Mika Akitaka, Yutaka Izubuchi
Musiche: Shigeaki Saegusa
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 47 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anni di trasmissione: 1986 - 1987


Era Spaziale, anno 0088. La minaccia dei Titans è stata debellata, ma ancora non è giunto il momento della pace. Ciò che rimane dell'A.E.U.G. ingaggia una lotta contro la carismatica Haman Karn, che, assieme alla piccola Mineva Zabi, ultima superstite dei fondatori del Principato di Zeon, sogna di restaurare quest'ultimo e, per questo, guida dall'asteroide Axis la rivolta di Neo Zeon contro la Federazione Terrestre, ormai militarmente stremata. Al posto di Kamille, impossibilitato a combattere visti i danni celebrali riportati nella battaglia finale di Gryps, alla guida dello MSZ-006 Z Gundam subentra Judau Ashta, giovane scavezzacollo proveniente della colonia di Shangri-la (Side 1), che, insieme ai suoi amici, si unisce alla flotta dell'Argama, sperando di poter mantenere la sorellina con lo stipendio militare.

Dopo due serie televisive che si ergono tra le grandi produzioni robotiche degli anni '70 e '80, l'1 marzo 1986, esattamente una settimana dopo la conclusione di Mobile Suit Z Gundam (1985), debutta sullo stesso canale la terza serie televisiva del Mobile Suit bianco. Anche se di grande qualità, Z Gundam non ha convinto come doveva negli ascolti: il grosso del pubblico adulto lo ha trascurato, il poco che lo ha seguito lo ha pure criticato, e, non fosse stato per le soddisfacenti vendite di modellini, sappiamo che sarebbe stato pure accorciato e interrotto anzitempo. La serie è stata insomma, commercialmente parlando, una delusione, ma nonostante tutto, all'ultimo istante e contro le previsioni, nell'ottobre del 1985 Bandai decide invece che la storia proseguirà con una nuova stagione1, e la produzione televisiva che avrebbe dovuto prendere il suo posto viene abbandonata (ad agosto di quello stesso anno ne erano pure già pronti i bozzetti di chara design2). Un brainstorming tra Sunrise e uno sconsolato Yoshiyuki Tomino arriva quindi alla conclusione che forse il target di Z Gundam era sbagliato; il titolo che seguirà dovrà essere stavolta allegro e solare, rivolto al pubblico - potenzialmente molto più grosso - dei bambini3. Inizia così la storia di Mobile Suit Gundam ZZ, primo titolo della saga (ormai lo è) destinato a entrare nel mito negativamente, una "pecora nera" che registrerà uno share ancora più basso del predecessore e che negli anni successivi subirà più di un tentativo, da parte dei suoi creatori, di venire estromessa dalla continuity (innanzitutto non facendo più apparire i robot di questa serie in nessun altro titolo animato gundamico4, come a suggerire che la loro esistenza non sia mai avvenuta, e nel 2004 con la trilogia cinematografica Mobile Suit Z Gundam A New Translation, che col suo finale rende impossibile l'avverarsi dei suoi avvenimenti). Fortunatamente, quello che era impresentabile ieri non lo è per forza di cose anche oggi, e, "grazie" a ben altro tipo di pattume animato uscito negli anni successivi sotto lo sguardo rassegnato del Mobile Suit bianco, pattume di livello davvero ben peggiore, Gundam ZZ ha avuto modo di trovare una tardiva, seppur non eclatante riabilitazione - testimoniata, infine, da come il titolo venga reincastonato negli avvenimenti ufficiali della timeline con la fortunatissima serie OVA Mobile Suit Gundam Unicorn del 2010, che tiene conto dei suoi fatti.

Quello che spiazzò negativamente gli spettatori del 1986 - una stoccata che sortisce lo stesso effetto anche alle nuove generazioni - è lo stravolgimento delle atmosfere del prequel: se Z Gundam coinvolgeva con il suo nichilismo e le atmosfere tetre, nel bizzarro seguito i toni oscuri spariscono completamente per favorire un mood demenziale e infantile, dato dal nuovo cast di giovanissimi e ridanciani piloti dei Gundam, Judau e la sua insopportabile banda di teppistelli Newtype. Basta anche solo ascoltare la giocosa opening, Anime ja nai (letteralmente, "non è un anime"), per capire lo stravolgimento operato alla storia per l'assurda volontà del suo creatore, atta a inserire in Gundam gli stessi toni comici e scanzonati di Blue Gale Xabungle (1982) e Heavy Metal L-Gaim (1984). È una scelta per molti versi indifendibile, anche considerando l'ambientazione temporale immediatamente successiva a Z Gundam (la vicenda ha inizio, nel mondo immaginario, pochi giorni dopo la battaglia di Gryps). Nonostante tutto, anche se sotto una luce incompatibile con la cupezza precedente, Gundam ZZ, a suo modo, sa farsi apprezzare come visione leggera: alcune gag sono carine, così come alcuni dei nuovi personaggi, considerati ovviamente nella loro sola accezione buffonesca (tra cui un demente generale di Neo Zeon e un altro ufficiale zeoniano femmina dall'improponibile acconciatura glam bicolore). Le vecchie glorie, in compenso, stravolte per adeguarsi alla nuova concezione comica (come il malvagio Yazan, superstite di Z Gundam, e l'onnipresente capitano Bright), diventano inguardabili, protagoniste di siparietti puerili che le ridicolizzano; l'unica eccezione è data dall'antagonista della serie, l'affascinante Haman Karn, che mantiene inalterata la sua storica caratterizzazione cinica ed eroica, tanto azzeccata e carismatica da primeggiare sulla totalità del cast, diventando l'unico, grande personaggio della serie (anche per effetto della mancanza di un protagonista all'altezza, ridotto a un ragazzino anonimo come Judau).


Pur riuscendo, si diceva, ad apprezzare -  almeno a tratti - la serie nella sua forma infantile, in più momenti ci si domanda se avrà mai una storia degna di essere raccontata, visto che l'attenzione continua a essere posta su bambini petulanti e irritanti, l'Argama messa quotidianamente in pericolo dai loro dispetti che finiscono col metterli in difficoltà col nemico, un eroe conteso da mille ragazze come in un anime harem, disciplina militare che non esiste e ufficiali nemici puntualmente sconfitti e scherniti come il mitico Trio Doronbo. La trama, in aggiunta a questo, procede lentissima, ripetitiva (le prime dieci puntate) e in alcuni casi addirittura trash (l'avventura in due parti sulla colonia Moon Moon), reiterando con noia un po' tutte le idee di Z Gundam ma senza un adeguato corrispettivo serioso. Tomino, anche se ha voluto lui questo, pur formalmente adibito alla regia non lavorerà sull'opera per oltre metà della sua durata, preferendo focalizzare le sue energie sulla produzione del film Mobile Suit Gundam: Il contrattacco di Char (serioso lungometraggio che Sunrise gli ha appena commissionato); affida tutto nelle mani del suo staff, limitandosi a una quasi inesistente supervisione del progetto5.

Le cose cambieranno più avanti, quando, visti gli ascolti davvero pessimi (i bambini, per forza di cose, non sono interessati a ideologie politiche e guerre civili), Bandai e Sunrise decidono per un cambio di rotta in corsa, un tentativo disperato di tornare alle atmosfere originali per interessare lo zoccolo duro degli appassionati6, anche se al costo di rinnegare gli sviluppi previsti della loro storia7. Questo ripensamento si concretizza ufficialmente con l'episodio 25, il primo curato da Tomino che, richiamato dallo studio, inizia a dirigere davvero la serie8 (scegliendo comunque, fino alla fine, di non scriverne neppure un episodio, e neanche di farne una versione romanzata). Da questo momento iniziano ad apparire personaggi "seri", altri cominciano a morire, le personalità demenziali precedenti subiscono un'abissale evoluzione (passando da cretini divertenti a militari tutti d'un pezzo) e Gundam ZZ inizia a tingersi, timidamente, di dramma. Si fanno strada intrighi politici, rapimenti, morti, e anche la ridicola sigla d'apertura iniziale viene finalmente abbandonata a favore di una più consona e seria. I temi e le idee rimangono derivativi e riciclati senza fantasia da Z Gundam, è innegabile (Newtype, Cyber Newtype, variegati cambi di scenario, colpi di stato che si consumano in una delle fazioni, colonie che si schiantano, donne appena conosciute che diventano fidanzate e poi muoiono, etc.), ma fedele alla filosofia del "squadra che vince non si cambia", la serie si fa guardare con più interesse e, soprattutto, stavolta è scritta in modo decente e lineare, senza il caos del predecessore. Sembra che tutto incominci a ingranare, ma ecco che, di punto in bianco, verso gli ultimi episodi si torna alle atmosfere iniziali di scherno puro, per poi giungere a una fase conclusiva dove serio e faceto si rincorrono continuamente anche nel (teoricamente) drammatico finale, come se Tomino continuasse a non avere idee chiare sul registro che intende adottare (basti pensare a come viene gestito male un personaggio tragico sulla carta come la piccola Elpeo Ple, Newtype artificiale creato per andare in guerra e potenzialmente inquietante, per la sua purezza innocente da bambina nel suo compiere crudeltà, ma alla fine destinato a commettere gesti sempre più incoerenti e assurdi per la sua età). Pur con tutti questi rimaneggiamenti, gli ascolti rimarranno (giustamente) deludenti, inferiori anche a quelli di Z Gundam (un 6.12% medio9 contro il 6,60%), pur con soddisfacentii vendite di modellini che ancora una volta convinceranno Bandai a non chiudere in anticipo la serie10.

Gundam ZZ è una serie atipica, molto altalenante, inizialmente molto antipatica per la sua  infantilità (sempre Tomino ammetterà che, come si è lasciato prendere la mano col dramma col predecessore, all'opposto qui ha esagerato con la comicità11), ma, a lungo andare, inizia a mostrare delle qualità che le fanno meritare la visione, seppure il risultato non sia mai qualcosa di più di un "usato sicuro" senz'arte né parte. Non si può minimamente definirlo riuscito visti gli schizofrenici cambi di atmosfere e un numero davvero eccessivo di riempitivi scritti svogliatamente, ma Gundam ZZ sa anche raccontare alcuni rari aneddoti davvero riusciti, toccanti o apocalittici (tra cui il miglior schianto di colonia dell'intera saga), recando in sé diversi degli elementi di successo che hanno fatto grandi le prime due serie. Questi elementi sono da ricercare nel soggetto principale, che, scevro da gag e personaggi puerili sarebbe sufficientemente drammatico, nel comparto tecnico nuovamente all'avanguardia, e in mecha ancora una volta accattivanti ed estremamente dettagliati. Non ci si può dimenticare neanche delle musiche, anonime nelle nuove tracce ma basate per la maggiore su pezzi vecchi riciclati dall'indimenticabile colonna sonora del predecessore. Il design dei personaggi, infine, è splendido: al lavoro sul film Arion che uscirà quello stesso anno, lo storico Yoshikazu Yasuhiko cede il posto di chara designer al subentrato Hiroyuki Kitazume, uno dei direttori dell'animazione che meglio aveva reso il suo stile in Z Gundam12. Kitazume, quindi, trova nella serie un debutto folgorante: tira fuori un tratto molto personale e per nulla derivativo, che riaggiorna quello di Yas rendendolo più pulito, sobrio e perfettino, ma anche più colorato e vivace senza perderci in espressività ed eleganza - non per nulla, infatti, con questa prova l'artista ricaverà una certa fama che lo porrà tra i più significativi artisti grafici negli OVA degli anni '80.


Chi non vuole saperne di "rovinarsi" il ricordo di Z Gundam con il suo contraddittorio seguito può tranquillamente saltarlo e godersi Il Contrattacco di Char (col senno di poi, la Cometa Rossa doveva apparire anche in Gundam ZZ come ben si evince dalla prima sigla d'apertura, ma alla fine non se ne farà più niente vista l'importanza che rivestirà nel film), cosciente però che, pur con i suoi tanti limiti, tale visione mette i puntini sulle i a molte delle questioni lasciate irrisolte dal prequel: chi ne farà a meno sappia che si perderà rivelazioni di un certo interesse per la continuity (in special modo le sorti di Haman Karn, di Kamille Bidan e di diversi eroi storici delle due serie precedenti).

Voto: 6,5 su 10

PREQUEL
Mobile Suit Gundam: The Origin (2015-2016; serie OVA)
Mobile Suit Gundam (1979-1980; TV)
Mobile Suit Gundam The Movie I (1981; film)
Mobile Suit Gundam The Movie II: Soldati del dolore (1981; film)
Mobile Suit Gundam The Movie III: Incontro nello spazio (1982; film)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO 2: The Gravity Front (2008-2009; serie OVA)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO: The Hidden One-Year War (2004; corti)
Gundam Evolve../ 01 RX-78-2 Gundam (2001; OVA)
Mobile Suit Gundam Thunderbolt (2015-2016; serie ONA)
Mobile Suit Gundam: The 08TH MS Team (1996-1999; serie OVA)
Gundam Evolve../ 12 RMS-099 Rick Dias (2005; OVA)
Gundam Neo Experience 0087: Green Divers (2001; corto)

SIDE-STORY
Mobile Suit Gundam Unicorn (2010-2014; serie OVA)
Mobile Suit Gundam Unicorn RE:0096 (2016; TV)
Mobile Suit Gundam Unicorn: One of Seventy Two (2013; corto)
Mobile Suit Gundam F91 (1991; film)
Gundam: Reconguista in G (2014-2015; TV)
Gundam: Reconguista in G - From the Past to the Future (2016; corto)


FONTI
1 Intervista a Hiroyuki Kitazume apparsa in "Anime Interviews: The First Five Years of Animerica Anime & Manga Monthly (1992-1997)" (Cadence Books, 1997, pag. 104)
2 Come sopra
3 Guido Tavassi, "Storia dell'animazione giapponese", Tunuè, 2012, pag. 184. In aggiunta a questo, vedere l'intervista a Yoshiyuki Tomino (in inglese) riportata nel forum americano Neoseeker, alla pagina web http://www.neoseeker.com/forums/42/t110743-yasuhiro-imagawa-speaks-so-does-yoshiyuki-tomino-yoko-kanno-tashihiro-kawamotu/2.htm#m1263958
4 Kappa Magazine n. 21, Star Comics, 1994, pag. 122
5 Booklet allegato alla Limited Edition DVD del film "Il contrattacco di Char", "Il contrattacco di Char: che la saga abbia fine?", Dynit, 2011, pag. 5. Si ringrazia Zechs di GundamCore
"Storia dell'animazione giapponese", pag. 184
7 Intervista a Yoshiyuki Tomino (in inglese) riportata nel forum americano Neoseeker
8 Post di Garion-Oh (Cristian Giorgi, traduttore GP Publishing/J-Pop/Magic Press e articolista Dynit) apparso nel forum Pluschan (http://www.pluschan.com/index.php?/topic/984-z-gundam/?p=137703). La cosa è confermata anche dal dossier "The Day the Earth Stood Still" apparso sul volume 4 di "Record of the Venus Wars" (Magic Press, 2010)
9 Sito web (in giapponese), http://toro.2ch.net/test/read.cgi/shar/1336141685/
10 Vedere punto 6
11 Mangazine n. 31, Granata Press, 1994, pag. 26
12 Kappa Magazine n. 6, 1992, pag. 124

19 commenti:

emilio ha detto...

Prometto che prima o poi commenterò anche qualcosa che non sia Gundam: non vorrei mettervi in imbarazzo, visto che alcuni lettori polemici rimproverano al blog di concentrarsi troppo sul filone robotico!

Il giudizio di Mistè mi sembra molto equilibrato. Non c’è ragione di demonizzare ZZG. Dal punto di vista del design e dell’animazione, la qualità non delude mai. Il mecha design in particolare riprende quello di Zeta Gundam, direi con ottimi risultati. Il difetto maggiore, come si evince anche dalla recensione, è forse la drammatica discontinuità narrativa, in fatto di stile (scioccante il registro demenziale della prima parte) ma anche di qualità (squallida la sottotrama di Moon Moon, ma le cadute non mancano). A indebolire il tutto forse è anche un cast dal fascino abbastanza modesto. Fra tutti, svetta la grande Haman Khan, a cui non giova la contrapposizione con un protagonista più rassicurante e convenzionale rispetto ad Amuro e Camille.

Trovo che, in un’ottica gundamiana classica, una delle figure più interessanti sia Puru (a parte l’aspetto lolitesco che personalmente trovo sgradevole). Le potenzialità erano quelle di mettere in scena una Newtype psicolabile diversa dal solito, con tutta la giocosità ma anche la crudeltà che i bambini sanno dimostrare. Una Rosamia fatta bene, senza l’effetto di un rimbambinimento artificiale che non convinceva mai. Ma mentre a metà serie Puru dà il suo meglio con i suoi sbalzi d’umore e il suo bisogno di affetto, poi si sceglie di rabbonirla e affiancarla ai protagonisti (forse anche per supplire al loro scarso carisma). Il risultato è che poi a svolgere il ruolo che poteva tranquillamente essere svolto da Puru si fa entrare Puru Two, forse un doppio di troppo anche per Tomino.

Insomma, i fan dello Universal Century finiranno col guardare senz’altro la serie, e per loro (includo anche me) non sarà certo tempo sprecato. Ma il confronto con le serie precendenti lascia la bocca un po’ amara.

Jacopo Mistè ha detto...

Sono d'accordo che in tutto il cast i due unici personaggi interessanti sono Haman Karn e Puru. La prima semplicemente perchè è la più grande femmina mai concepita in animazione (ahaha); la seconda, per quanto non sfruttata adeguatamente, è davvero una versione migliore di Rosamia, appena abbozzata su Z.

Per il resto una serie che non dà molto e anzi, come atmosfere e coinvolgimento è abbastanza distante dal precedecessore, ma a suo modo, per quanto scritta in modo altalenante, mi ha convinto e chiude numerosi nodi lasciati aperti da Z. A suo modo penso si possa parlare di serie irrinunciabile per fan, tant'è che potrei pure comprarmela se arrivasse in Italia.

A molti non è piaciuta, ma penso che una cura a base di Wing, X e A Wakening to the Trailblazer possa far rinsavire chiunque :P

Ma quindi ti stai facendo una maratona di tutte le serie? Adesso quindi i vari film? XD

emilio ha detto...

Veramente ho già fatto una full immersion di UC alcuni mesi fa, ma non osavo esternare troppo per non fare la figura del maniaco... :-)

Su Wing all'inizio mi sono fidato di voi, poi ne ho guardati 15 minuti... e sono tornato a fidarmi di voi!

Anonimo ha detto...

Più che ZZ, vorrei chiarire il perchè ZZ Gundam viene "espulsa" dalla continuity di "Z Gundam - A New Translations".
Dato che sia in Giappone che in America tale serie, a causa della discontinuità narrativa, la pessima qualità e un cast penoso non è mai stata molto amata dagli appassionati(After War Gundam X, nonostante una trama lineare e animazione medie, è molto più valida)e Tomino decise di approfittarne per recidere le sottotrame che avrebbero portato alla sua creazione nella trilogia fimica di Z Gundam, nonostante una certa opposizione da parte della Sunrise (ma rimane comunque in continuity, dato che viene citata nel terzo episodio di Gundam Unicorn, e uno dei personaggi, Marida Cruz, è un clone di Elpeo Ple, che compare in tale serie).
Una serie che si poteva evitare, insieme a G Gundam

Jacopo Mistè ha detto...

Per me è una serie che una - seppur vaga - dignità. Ha il merito di chiudere tutte le sottotrame lasciate aperte da Z, di offrire notevoli spunti di continuity (la morte di personaggi storici delle serie precedenti) e sopratutto di dare tutto lo spazio che serve alla più grande villain di tutti i tempi, Haman Karn (perché non si possono mettere cuoricini? ;_; ). Per me una sufficienza la merita, perlomeno rispetto a serie più recenti (Wing, X... sempre quelle) che hanno cast orrendi e storie mal realizzate(con questo non voglio dire che quelli di ZZ siano superlativi, eh XD).

G Gundam a me piace un sacco invece, se vogliamo parlarne spostiamoci su quel topic :)

Anonimo ha detto...

Io apprezzo Gundam ZZ, sia da appassionato di Gundam Universal Century che da vecchio appassionato di anime robotici in generale.
E' un prodotto degli anni '80, visivamente ottimo e che rappresenta in pieno lo stile di quegli anni. Inoltre è il terzo capitolo di una trilogia che ha avuto una sua interessante evoluzione commerciale. A me non dispiace nemmeno la piega "ironica" che la caratterizza, poichè una terza serie tv nuovamente drammatica sarebbe stata un po' troppo pesante da digerire. Talvolta è bene pensarci.

Infine continua a narrare gli eventi della timeline senza risparmiare tragedie e morti, quindi per me come capitolo UC ci può stare. Parte quasi come una sidestory ma finisce inevitabilmente per raccontare eventi importanti nella cronologia.

A livello di regia, stile e contenuti lo trovo comunque superiore a tanti altri robotici, di ieri e di oggi.
In ogni caso resta un prodotto che non tradisce la trama generale dell'universal century.

Anche io comprerei volentieri i dvd, se uscissero!

Jacopo Mistè ha detto...

Penso ci siano più commenti positivi su Gundam ZZ qui su Anime Asteroid che nell'intera immensità della rete!

Anonimo ha detto...

Se provi a cercare le recensioni americane noterai che anche lì il fandom è spaccato in due.
Però negli USA ho trovato in genere commenti molto obbiettivi su questa serie.

Mentre da noi in Italia è assolutamente palese che la metà dei detrattori di Gundam ZZ non ha guardato la serie per intero, visto che spesso viene giudicata in modo superficiale.

Carturello Fabio ha detto...

Premetto che anch'io mi sono fermato alle puntate di Moon Moon (erano davvero troppo oltre la boiata per continuare) sto recuperando ora le restanti puntate in sub ita. Proverò a finirlo, soprattutto perché non ho ancora guardato nermmeno un episodio di Unicorn perché mi ero ripromesso di finire prima questo XD

Jacopo Mistè ha detto...

Resisti!

Non dico che poi ZZ diventa chissà che "seriona", ma comunque migliora abbastanza sensibilmente rispetto ai primi 15/16 episodi che sono la morte dell'animazione XD

Grizzlyman87 ha detto...

Anime visto da poco, ho sempre avuto paura di vederlo, anche se la curiosità di proseguire lo Z era tantissima. I commenti mi hanno sempre fatto desistere, è stata la recensione del blog a convincermi finalmente a prendere coraggio e vedere lo ZZ. Trovo il voto della recensione parecchio strano, anche se ammetto faccio poco caso ai voti. Dimmi se sbaglio, ma credo dal contenuto della recensione che ti sia piaciuto e non poco, ovviamente a parte i primi tremendi episodi. Mi hai convinto a vederlo, credo insieme ad altre due recensioni che la tua sia una delle poche rece positive.


Tralasciando i primi qundici episodi (neanche malaccio registicamente), non voglio sparare sulla croce rossa, posso dire (per molti sarà eresia) che lo trovo un classico dell'animazione robotica. Non sarà i primi due Gundam (neanche li vede da lontano), non ci prova nemmeno ad esserlo, ma ha generato e dato idee per molti anime robotici e non solo. Ho trovato parecchie citazioni di quest'anime nel gioco Xenogears e Zone Of The Enders, per non parlare in tanti anime robotici. Il personaggio di Puru ormai è una costante nel genere (da citare il famoso Evangelion9, un vero e proprio sterotipo dell'arma ) psycho creata in massa. Un anime che ha lasciato profonde suggestioni e intuizioni per i registi a venire. Rielabora concetti del passato di Gundam e crea una sua visione d'autore. Paradossalmente il serio e faceto che si rincorrono sono l'anima artistica dell'opera, involontariamente danno vita al Gundam più atipico della serie.

Sotto il punto di vista della sceneggiatura poteva essere il miglior Gundam insieme al primo e allo Z. Le tante fazioni politiche saranno pure scontate e banali, ma ho trovato parecchio interessanti i movimenti dell'indipendenza dell'Africa e lo scontrarsi in una nazione povera. Peccato per i generali deliranti di Neo Zeon dei primi epsiodi, affossano le manovre politiche e le lotte clandestine dell'interno. Un Tomino dei primi tempi (peccato peccato la sua non regia) e con un Gundam cupo alla Z, davvero mi starei strappando i capelli per la bellezza di Neo Zeon. Il buon Glemy viene sacrificato sull'altare dei siparietti comici, personaggio che a mio parere ha delle potenzialità infinite all'interno della serie, almeno sotto l'ottica di un remake.

Come dicevo in un precedente post è una serie che ha bisogno di un remake o di una trilogia con tagli e nuove animazioni, dando lo spessore perduto per colpa dello share.

Per me un Gundam da otto, oggi un anime robotico di questo livello ce lo sogniamo uno ogni dieci anni (Orphans e pochi altri). Con i suoi enormi difetti, ma che al contempo diventano dei pregi.

Una prima trilogia che grazie alla sua natura commerciale ha fornito tre anime di pura sperimentazione, un Gundam ognuno diverso dall'altro. Si poteva vivere di rendita replicando 0079, ma grazie a Dio c'era Tomino e uno staff da sogno (alla Briatore).

Ultima cosa: trovo le due puntate spy story di Cecilia degne di uno 0079 e Z. Ce ne sono moltre altre belle, ma queste due mi sono rimaste particolamente impresse.

Gundamaniaco ha detto...

Pienamente d'accordo con te sul giudizio e in disaccordo con tutta quella gente che affossa la serie poichè la metà di loro manco l'ha vista per intero e riporta solo quel che legge sul web. Il solito passaparola sbagliato (e pappagallo) di internet che mi ha rotto le scatole...

Non sono d'accordo solo su un eventuale remake. I remake sono quasi sempre IL MALE, e non lo dico per partito preso, ma per dato di fatto. In questa epoca di "remekkiamo tutto!" trovami un remake che abbia superato l'originale. Si contano su una mano monca...
Direi che la trilogia filmica remake di Z Gundam abbia già fatto abbastanza danni per auspicarne una anche dello ZZ, non trovi?

Gundam ZZ è diventata una delle mie serie robotiche preferite, e la adoro in ogni suo aspetto. Anche i primi episodi li salvo, perché se metto a confronto quella qualità complessiva con quella di gran parte dei robotici di oggi, tutta la serie ne guadagna tantissimo!

Inoltre non bisogna mai dimenticare che Gundam segue un percorso COMMERCIALE fin dalla sua nascita, e ZZ fa parte della evoluzione commerciale dei suoi tempi.
Oggi abbiamo questa mania revisionista di voler fare le pulci a tutto, ma personalmente non rifuggo mai dal passato. Bensì lo considero tantissimo, perché senza quella qualità e senza quella ironia, proprio come hai detto tu, non si sarebbe arrivati a certe opere successive.
Per cui abbasso il revisionismo e W la serie di Gundam ZZ così come è stata ideata all'epoca!!

Jacopo Mistè ha detto...

Grizzly, per me anche se i pregi di ZZ (serie Haman-centrica con splendidi disegni e animazioni e talvolta qualche momento ispirato) li fanno assolutamente meritare la visione, comunque nel complesso la reputo un'opera abbastanza deludente.

Alberto ha detto...

Posso bilanciare... dicendo che io proprio non lo reggo, mi sono sforzato di vederlo e di farmelo piacere, proprio perchè le vicende di molti personaggi qui si concludono, però resta troppo ingiustificabile (poprio perchè alcuni personaggi scritti bene in 0079 e Z vanno a concludere il loro ciclo con una BRUTTA scrittura in ZZ la cosa è ancora più intollerabile).

Protagonisti insulsi, villain patetici (Haman a parte, la quale però non mi piace per nulla rispetto a quella vista in Z) scrittura degli epissodi che si riprende verso l'episodio 20, ma non brilla mai, finale a tarallucci e vino con il gruppo di bimbominkia new-type sulla Neo-Argama: una roba che non serve ad un cazzo, ti sei fatto 80 episodi ,Z gundam compreso, sull'altra, portala nella battaglia finale e basta,oppure sostituiscila prima, ho capito di vendere i modellini ma a tutto c'è un limite. Io di sta serie con tutta la buona volontà non riesco a salvare nulla.sarà che un pò come per quell'altro troiaio di "Char counter attack" io proprio prodotti mediocri con caratterizzazioni dei protagonisti snaturate e che vanno a sputtanare ottime serie (0079 e Z) non li reggo . (mi si perdoni ogni strafalcione.. sto scrivendo alle 4 di notte dopo aver già atteso 12 ore il volo in aeroporto..)

Giuppolo ha detto...

Tutto sommato sono d'accordo con la recensione, anche se sinceramente trovo eccessivi i commenti di ammirazione verso Haman, così come trovo alquanto superficiale l'aver liquidato Judau come protagonista "anonimo"
Sarà, ma Tomino stesso ha detto in un'intervista, pubblicata nel MSGZ Dai Jiten del '99, che Haman era una donna alla perenne ricerca di un uomo forte, ma la frustrazione di essere rifiutata ogni volta che credeva di averlo trovato l'ha resa una persona sempre più alienata e incapace di capire gli altri, che poi sarebbe il colmo per una newtype potente come lei, ma è proprio questa la sua tragedia:
alla fine è una tizia che ha paura di stare da sola e crede che tutto le sia dovuto. Sì, ok, ha un bel faccino, un design indovinato, ma caratterialmente non mi sembra più cazzuta di una Sayla o di una Beltorchika o persino di una Roux, le quali francamente trovo più dignitose nel loro stare con i piedi per terra senza per questo apparire come casalinghe frustrate (...koff.... koff...Fraw....koff..ahem)
Per quanto riguarda Judau, sempre Tomino spiega (numero aprile '87 di New Type) che lui l'ha scritto proprio così perchè voleva uno tsuyoi ko, ossia un ragazzo forte di carattere che non dipendesse da persone adulte, come per esempio è successo per Kamille che aveva Char come mentore, oppure per Amuro, che se non fosse per i ceffoni di Bright si sarebbe probabilmente impiccato da qualche parte (un proto-Shinji Ikari in effetti)
Judau magari è mortificato dalla prima parte della serie, dove tutti sembrano perfetti idioti (Bright compreso) ma non appena comincia la seconda metà dello show si nota subito di che pasta è fatto, altrimenti Haman stessa non perdeva tempo a cercare di convincerlo di passare dalla sua parte, visto che di newtype poteva averne quanti ne voleva grazie all'ambaradan degli umani potenziati.

Anonimo ha detto...

Dato che, in termini di continuity,Gundam ZZ è stata inserita in Gundam Unicorn e Gundam Narrative, la cosa migliore sarebbe realizzare una trilogia cinematografica riassuntiva; la parte debole andrebbe "riassunta al meglio" nel primo film, anche con dialoghi "sostitutivi" che integrano i due film successivi, con gli eventi importanti semplicemente " resi più scorrevoli".

Jacopo Mistè ha detto...

@Giuppolo

Potresti mica passarmi delle foto degli articoli che hai citato? Te ne sarei immensamente riconoscente.
Oppure fornirmi qualche link per verificare le due fonti.

Giuppolo ha detto...

@Jacopo Mistè

Sulla pagina wiki giapponese dedicata ad Haman puoi ritrovare le stesse cose che ho scritto nel mio precedente post. La fonte riportata è l'intervista "originale" degli anni '80, ma il tutto è stato comunque raccolto nel successivo Dai Jiten da me menzionato.

https://ja.wikipedia.org/wiki/%E3%83%8F%E3%83%9E%E3%83%BC%E3%83%B3%E3%83%BB%E3%82%AB%E3%83%BC%E3%83%B3#cite_note-3

Sul numero di Newtype con Tomino che parla di Judau c'è questo link ad un vecchio blog, riesumato con il web archive:

https://web.archive.org/web/20151206145256/http://dargol.blog3.fc2.com/blog-entry-3240.html

In quanto alla reperibilità del materiale, su Mandarake e siti affini, o magari anche su Amazon JP, dovresti ancora beccarlo, ma ormai sono fuori da certi giri e di meglio non posso fare, sorry.

Jacopo Mistè ha detto...

Sei stato gentilissimo e utilissimo, grazie mille!

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