venerdì 19 febbraio 2010

Recensione: Macross Plus - Movie Edition

MACROSS PLUS: MOVIE EDITION
Titolo originale: Macross Plus - Movie Edition
Regia: Shoji Kawamori, Shinichiro Watanabe
Soggetto: Studio Nue, Shoji Kawamori
Sceneggiatura: Keiko Nobumoto
Character Design: Masayuki
Mechanical Design: Shoji Kawamori, Kazutaka Miyatake
Musiche: Yoko Kanno
Studio: Triangle Staff
Formato: lungometraggio cinematografico (durata 115 min. circa)
Anno di uscita: 1995



Sono passati 28 anni dalla grande migrazione spaziale di uomini e zentradi dalla Terra, e ora la razza terrestre si è espansa creando un imponente numero di colonie disseminate per tutto il cosmo. Anno 2040, pianeta Terra, Macross City: la tecnologia si è ormai così evoluta da generare intelligenze artificiali tendenti all'autocoscienza come Sharon Apple, acclamatissima idol cibernetica che, collegandosi con il corpo umano della bella Myung Fang Lone, dà voce alle canzoni immaginate da quest'ultima. Myung è una bella ma malinconica ragazza, provata dai terribili fatti del passato che hanno posto fine alla sua forte amicizia con l'umano Isamu Alva Dyson e lo zentradi Guld Goa Bowan, ora piloti rivali di Variable Fighter di due compagnie diverse nel progetto federale Super Nova, e non sa decidersi se valga la pena riaprire con loro un dialogo. La situazione si sblocca quando i due dovranno mettere da parte le ostilità e allearsi per forza contro Sharon che, entrando così tanto in sintonia con Myung da provare i suoi stessi sentimenti, va in tilt finendo con l'impazzire, imprigionandola e e poi prendendo possesso del vecchio vascello stellare SDF-1 Macross, attorno a cui è costruita la metropoli.

Un solo mese dopo la pubblicazione dell'ultimo episodio di Macross Plus (1994), è tempo per la miniserie di rifarsi il trucco e uscire al cinema in una fiammante nuova versione filmica, attestando nuovamente la passione da parte del suo creatore di riraccontare la storia con modifiche e aggiustamenti vari, secondo la concezione, da lui stesso ribadita fin dai tempi di Do You Remember Love? (1984), di visioni diverse su di una stessa vicenda, in modo che solo guardandole entrambe si possa capire come siano "andati per davvero" gli immaginari fatti storici di cui si parla. Nel caso di Macross Plus, poi, il discorso cambia un po', visto che il suo adattamento cinematografico altri non è che un "ritorno" all'idea iniziale di quell'opera, configurata fin da principio come un film e solo dopo trasformata in serie home video - si legge infatti in giro (ma mancano fonti ufficiali), che il lungometraggio si basi proprio sulla primissima sceneggiatura scritta da Keiko Nobumoto, quella nata appunto per il Macross Plus cinematografico. Non sarà dunque un caso, perciò, se l'esile trama originaria, eccessivamente dilatata nei 4 sonnolenti OVA, si riscopra meglio raccontata e nel complesso più riuscita nella seconda versione. In verità, la sostanza non è che cambi chissà quanto (come si può leggere nella votazione, passiamo a una ordinaria sufficienza e niente più di questo), ma almeno molte delle insopportabili lungaggini passate ci sono state risparmiate: ne traggono beneficio la vicenda principale dell'autocoscienza di Sharon, meglio approfondita, e, perché no, anche i turbamenti amorosi di Isamu, Guld e Myung, risparmiati da masturbazioni mentali e migliorati in caratterizzazione dei rapporti interpersonali (pur senza esagerare).

A dispetto di Do You Remember Love?, la Movie Edition di Macross Plus non è ridisegnata e rianimata da zero: si configura invece come un classicissimo film riassuntivo ottenuto con un nuovo rimontaggio delle vecchie scene, con circa 20 minuti di animazione inedita. Si poteva fare di più, d'accordo, ma i miglioramenti sono notevoli, i raccordi tra le scene perfetti e soprattutto le scene inedite sono così spettacolari da dare l'impressione che il tutto sia nuovo di zecca e non minestra rimescolata con qualche ingrediente in più: cambiano le sequenze d'apertura e di chiusura; molte sequenze, pur portando allo stesso risultato, vengono modificate in particolari vistosi; i platonici sentimentalismi sfociano finalmente in sesso (suggerito), le sequenze più acclamate di battaglie aeree vengono allungate a dismisura e con nuove soluzioni visive; le morti dei personaggi diventano più epiche ed eroiche, e alcuni tratti delle caratterizzazioni di alcuni attori sono modificati. Anche le spettacolari esibizioni live di Sharon sono arricchite da nuove fighetterie estetiche particolarmente intriganti.


È pacifico che non si possano fare miracoli: la storia, pur coi suoi toni oscuri, continua a essere un mero pretesto per aggiornare Macross agli anni '90 e rimane, nel complesso, una classica storiella d'amore adolescenziale interpretata da adulti particolarmente inverosimili e antipatici, che cerca di prendersi più seriamente di quello che è con atmosfere tenebrose, violenza ed epici scontri tra robot, ma chi riesce ad apprezzarlo nonostante questo avrà di che divertirsi, con un lavoro che migliora sensibilmente i mediocri OVA.
Macross Plus (1994-1995: serie OVA)

SEQUEL
Macross 7 (1994-1995; TV)
Macross 7 The Movie: The Galaxy's Calling Me! (1995; film)
Macross Dynamite 7 (1997-1998; serie OVA)
Macross Frontier (2008; TV)
Macross Frontier The Movie: The False Diva (2009; film)
Macross Frontier The Movie: The Wings of Goodbye (2011; film)
Macross FB7: Listen To My Song! (2012; film)
Macross Delta (2016; TV)
The Super Dimension Fortress Macross II: Lovers Again (1992; serie OVA)

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