venerdì 22 ottobre 2010

Recensione: Captain Tsubasa - The Nippon Jr. Selection is in Danger! (Holly & Benji - La selezione giovanile del Giappone)

CAPTAIN TSUBASA: THE NIPPON JR. SELECTION IS IN DANGER!
Titolo originale: Captain Tsubasa - Ayaushi! Zen Nippon Jr.
Regia: Norio Yazawa
Soggetto & sceneggiatura: Yoshiyuki Suga
Character Design: Nobuhiro Okaseko
Musiche: Hiromoto Tobisawa
Studio: Tsuchida Pro
Formato: mediometraggio cinematografico (durata 60 min. circa)
Anno di uscita: 1985


La nazionale juniores nipponica è in pericolo! Un anno dopo la sua vittoria contro la rappresentativa europea, quest'ultima, dopo numerosi allenamenti, è pronta a prendersi una memorabile rivincita, volando lei stavolta fino in Giappone. Schneider, Pierre, Hefner e Steve sono più forti che mai, rappresentano una minaccia non da poco per un gruppo orfano di Taro Misaki, Kojiro Hyuga e addirittura Genzo Wakabayashi...

Visto l'evidente successo di The Great European Showdown (1985), sul finire dello stesso anno Tsuchida Pro e Group TAC decidono già di dargli un seguito, a soli cinque mesi di distanza dalla sua proiezione e a quattro da quella del suo remake (il segmento di episodi televisivi n.98-104 della serie animata di Captain Tsubasa). Al nuovo Toei Manga Masuri arriva The Nippon Jr. Selection is in Danger!, e anche stavolta sono giusto dieci minuti quelli che intercorrono tra l'inizio del film e il match di riferimento, giusto il tempo di esaurire i convenevoli tra i capitani ("quest'anno ce la pagherete, vi gonfieremo di gol!") e far imparare a Hyuga, in ritiro/eremitaggio chissà dove, un nuovo super-tiro, appreso dopo aver preso a pallonate un povero aquilotto volante. Ormai assuefatto all'assunto ridicolo di un fattibile match tra la nazionale giapponese e la "continentale" europea, lo spettatore deve nuovamente sospendere l'incredulità in merito, questa volta, anche al motivo per cui Genzo Wakabayashi non può partecipare all'incontro: gli sponsor non gli permettono di farlo perché è sotto contratto da professionista (a 14 anni?) con una squadra di club estera (??). Sono svarioni che fanno ben capire quale fosse, a quei tempi, il livello di cultura dei giapponesi sul gioco del calcio. Appare in compenso nel team nipponico Jun Misugi, assente nel film precedente per un periodo di cure di riabilitazione per il cuore, mentre al contempo sparisce Taro Misaki, disperso in Francia e neanche minimamente cercato dalla Federcalcio nipponica (perché Wakabayashi sì?).

Ridicolaggini e assurdità a parte, The Nippon Jr. Selection is in Danger! è ancora una volta il classico filmetto per fan realizzato con zero idee e anche pochi soldi (animazioni, se possibile, addirittura peggiorate), ma che, come da tradizione, nella lunga durata della partita è sufficientemente appagante per il suo pubblico. Con il suo minutaggio, superiore di venti minuti al predecessore, riesce finalmente a dare il giusto spazio ai super avversari Pierre, Steve ed Hefner (non più solo macchiette per far risaltare la superiorità di Schneider), permettendo di caratterizzare l'incontro con un maggior numero di azioni, parate e gol (di cui uno, sulla conclusione, che rappresenta un discreto colpo di scena per la modalità con cui avviene). La resa più spettacolare del match deve però fare a pugni con una notevole deficienza narrativa: la riproposizione, tale e quale, della trovata di far colpire il portiere Yuzo Morisaki al volto da una cannonata, incutendogli paura del pallone e portando questo alle ovvie conseguenze che ne derivano (idea riciclata senza vergogna dalla prima partita tra Nankatsu e Meiwa, nel torneo delle scuole elementari).


Per il resto, oltre alla partita che racconta, The Nippon Jr. Selection is in Danger! trova il maggior stimolo alla visione in virtù delle improbabili, ridicole invenzioni dello sceneggiatore Yoshiyuki Suga, che permettono di vedere e sentire cose del tutto fuori contesto nell'opera originale di Yoichi Takahashi. Pur proiettato nella stessa settimana in cui si conclude, nella serie TV, l'epica partita tra Nankatsu e Toho del terzo torneo delle scuole medie (si conoscono, quindi, i poteri e le tecniche dei giocatori), il film, ambientato qualche anno prima, mostra un giovane Hyuga apprendere, dopo un duro allenamento, nientemeno che un avveniristico Eagle Shot, lo stesso di cui si impossessa Hikaru Matsuyama nella continuity ufficiale. Apprendiamo in seguito anche che lo stesso ragazzo, in spregio verso le condizioni disagiate della sua famiglia, rinunci alla sua borsa di studio e abbandoni l'istituto Toho per la sola colpa di aver perso contro la Nankatsu (!). Ancora, vediamo Karl Hein Schneider utilizzare un super tiro improbabile e abbastanza ridicolo, il "magico" Desert Mirage Shot, che provoca allucinazioni visive allo sventurato portiere (!), vediamo il portiere Morisaki compiere prodezze particolarmente out of character dal suo ruolo di schiappa, e dobbiamo infine sobirci la terribile idea - già citata, ma è bene rimarcare - del Super Great Goal Keeper che non può partecipare al match perché inviso agli sponsor, perché gioca come professionista all'estero. Si tratta di cumuli di invenzioni demenziali che comunque poco tolgono all'epicità del match, l'unico vero protagonista della "storia" e unico motivo di visione per gli appassionati. Esso, nonostante il low budget, è ben fatto e dalla buona durata, appassionante come al solito, e consente al film di guadagnare la sufficienza necessaria a consigliarlo agli appassionati del mondo calcistico di Yoichi Takahashi.

Del tutto trascurabile (e per questo non verrà commentato) il terzo atto della saga filmica, Dash for Tomorrow!, realizzato ancora una volta a una distanza brevissima dal secondo - giusto tre mesi! - e che, in attesa del quarto, dove il Giappone deve affrontare per l'ennesima volta l'Europa in amichevole (ma il soggetto verrà cambiato all'ultimo momento diventando un ancor più impossibile torneo continentale), mostra i ragazzi allenarsi in attesa di quel momento, ciascuno rievocando mentalmente il suo cammino come giocatore. Insomma, un modo fuorviante per spacciare come film 35 inutili minuti di recap, con svariati flashback, uno a giocatore, che rammentano il valore degli ex avversari di Tsubasa.


Come nel caso del primo film, è impossibile consigliare l'acquisto del DVD Box italiano a cura di Yamato Video per vedere The Nippon Jr. Selection is in Danger!. Tale edizione non contempla i sottotitoli fedeli al giapponese, lasciando lo spettatore col solo adattamento italiano operato da Mediaset, con nomi cambiati e tantissime frasi inventate di sana pianta che cercano inutilmente di collegare l'opera alla continuity televisiva.

Voto: 6,5 su 10

RIFERIMENTO
Captain Tsubasa (1983-1986; TV)

PREQUEL
Captain Tsubasa: The Great European Showdown (1985; film)

SEQUEL
Captain Tsubasa: Dash for Tomorrow! (1986; film)
Captain Tsubasa: World Battle! Jr. World Cup! (1986; film)

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