PUELLA MAGI MADOKA MAGICA
Titolo originale: Mahō Shōjo Madoka Magica
Regia: Akiyuki Shinbo
Soggetto: Magica Quartet (Akiyuki Shinbo, Gen Urobuchi, Ume Aoki, studio SHAFT)
Sceneggiatura: Gen Urobuchi
Character Design: Ume Aoki (originale), Takahiro Kishida
Musiche: Yuki Kajiura
Studio: SHAFT
Formato: serie televisiva di 12 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anno di trasmissione: 2011
Disponibilità: edizione italiana in dvd & blu-ray a cura di Dynit

Regia: Akiyuki Shinbo
Soggetto: Magica Quartet (Akiyuki Shinbo, Gen Urobuchi, Ume Aoki, studio SHAFT)
Sceneggiatura: Gen Urobuchi
Character Design: Ume Aoki (originale), Takahiro Kishida
Musiche: Yuki Kajiura
Studio: SHAFT
Formato: serie televisiva di 12 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anno di trasmissione: 2011
Disponibilità: edizione italiana in dvd & blu-ray a cura di Dynit

Le vite delle giovanissime Madoka e Sayaka cambieranno per sempre quando le due si troveranno, per puro caso, a salvare una buffa bestiola magica, Kyubey, da una loro introversa coetanea, Homura, che intende ucciderla. La creatura vede nelle ragazzine delle potenziali Puella Magi, guerrere magiche il cui scopo è uccidere le streghe che vessano il mondo con loro influsso e che sono all'origine delle recenti ondate di suicidi e omicidi. Kyubei offre alle bambine di diventarlo: in cambio di una vita intera dedicata a combattere le fatucchiere nella loro dimensione malvagia, potranno vedere esaudito un qualsiasi desiderio. Qual è il motivo, allora, per cui Homura, anch'essa una Puella Magi, cercava di uccidere Kyubey? E cos'è che la lega a Madoka?
Puella Magi Madoka Magica è, nel 2011, la consueta produzione animata sulla bocca di tutti, il più importante successo dell'anno che dà via a un nuovo fenomeno di costume e un imponente merchandising comprensivo di manga, novel, film e ipotizzati progetti futuri. All'origine di tanta popolarità non si possono certo ignorare i suoi elementi di sicuro richiamo commerciale - tra la OST operistica di una compositrice amatissima e uno splendido aspetto grafico -, ma certo il principale punto di forza dell'opera non può non risiedere nell'originalità di aver voluto rivoluzionare il classico, dimenticato genere majokko tutto sorrisi e cuoricini trasformandolo in una sadica, tenebrosa e annichilente storia dark. Madoka Magica è la cupa reinvenzione delle classiche serie delle "maghette" che spopolavano negli anni Ottanta, quelle delle giovanissime protagoniste dalle faccine kawaii, delle cottarelle infantili, delle bacchette magiche, larghi sorrisi e aiutanti magici; elementi che sono ripresi e snaturati dallo scrittore nichilista Gen Urobuchi, che li disfa dalla loro originale valenza buonista/positiva rovesciandone la chiave di lettura, in una storia horror che dispensa morti di età scolare, pianti di dolore, atmosfere depressive e stregoneria. L'occasione di stravolgere il genere premendo sul pedale della cattiveria pura, ogni carta viene giocata per rendere sempre più alto il body count che martorizza in breve tempo il giovanissimo cast di eroine. Madoka Magica, più che la storia di tenere maghette che affrontano inquietanti streghe, è il racconto della loro lotta contro il proprio destino, in cerca di una vita normale ma impossibilitate a ritornarci visto il patto stretto con l'inquietante Kyubei, spiazzante e cinica spalla che all'occorrenza è anche villain. Se negli anni '80 la magia, nel majokko, simboleggia per le sue eroine l'occasione di scoprire il mondo per affrontare con coraggio e consapevolezza il proprio futuro, Akiyuki Shinbo e Gen Urobuchi ne propongono la spiazzante antitesi: è invece il male, simbolo di morte che azzera ogni progetto.
Una perfida dissacrazione che, nel contesto del suo soggetto ambizioso, comprensivo anche di viaggi nel tempo, paradossi temporali, rivistazioni storiche e atmosfere apocalittiche - per presentare una storia anche più felicemente complessa di quanto possa inizialmente apparire -, invoglia lo studio SHAFT a investire qualche yen più del solito per cercare un target più largo possibile. È così che va inquadrata la presenza nello staff della celeberrima tastierista Yuki Kajiura, a suo agio nella sua solita, impareggiabile, abusatissima ma deliziosa minestra di brani orchestrali e cori femminili - con grande enfasi su flauto e xilofono - che tanto potere magnetico attrae sulle sue legioni di fan urlanti. Sempre al pubblico femminile SHAFT rivolge anche le capacità artistiche del suo regista prediletto Akiyuki Shinbo, ancora una volta esemplare nell'ammaliare l'occhio con visionari collage di arte tipografica e inserti live, infondendo vita ai psichedelici scenari da incubo in cui si trovano a combattere le protagoniste, dentro architetture "impossibili" strabordanti di dettagli, motivi e creature che si attorcigliano tra di loro in un'orgia di animazioni pittoresche e sulfuree. Torte, vestiti, scope, televisioni, forbici, baffi e ogni genere di follia sono le mostruosità che si muovono in modo convulso nelle inquietanti dimensioni dove vivono le streghe affrontate dalle Puella Magi, visioni da incubo che spaventano e suggestionano ricordando più di una volta certe visioni oscure di Tim Burton.
Il limite di Puella Magi Madoka Magica è quello di riporre tutte le frecce del suo arco nella sua sola, portentosa originalità, dimenticando di curare un aspetto basilare di qualsiasi buona storia come la caratterizzazione dei personaggi. Per quanto, dal punto di vista dell'atmosfera, tutto sembri inizialmente intrigante, per merito sia della cupezza della storia che per il chara design minimalista e tenerissimo (scelta sagace per contribuire maggiormente allo shock nel momento delle scene di violenza), certe debolezze di script, certi pressapochismi non tardano a fare capolino. Tutto il cast non solo si ritrova martoriato da personalità dimenticabili, ma è pure antipatico: le bambine stanno quasi sempre a piangere e a ripetersi quanto sono sfortunate (sopratutto l'odiosa protagonista Madoka), diventando immediatamente tediose al punto tale che viene spontaneo disinteressarsi ai loro problemi, non riuscire più a trovare credibili i loro drammi vista l'enfasi esagerata che viene posta su di loro, in ogni occasione. Ma, e questo è il peggio, trovano tutte uno straccio di caratterizzazione e redenzione solo nel momento fatidico di morire, furba trovata per aumentare il pathos. Cessata l'iniziale impressione positiva per la scelta, sicuramente coraggiosa, di massacrare tenere bambine, i decessi successivi, per la loro ripetizione costante, prevedibile e del tutto gratuita e immotivata, stancano e comunicano ben poco, incidendo negativamente sul finale che, cercando di essere commovente a ogni costo con ogni artizio possibile, manca clamorosamente il segno. Inconcepibile poi, nonostante la cattiveria generale, l'assurda assenza di scene splatter, artifizio che avrebbe aumentato ancor più il lato cupo di una vicenda che vive solo per quello, enfatizzando l'orrore di queste poverette costrette controvoglia a combattere mostri e finire sbranate da loro. Evidentemente il rating faceva ancora più paura del soggetto allo staff SHAFT.
Edizione italiana a cura di Dynit da leccarsi i baffi. Il buon doppiaggio è solo il fiore all'occhiello di una delle edizioni più prestigiose che il mercato italiano abbia mai conosciuto, sopratutto in riferimento alla Limited Fan Edition che contempla, in tre mega box, tutti i dvd, tutti i blu-ray, la colonna sonora, un booklet con interviste, un'action figure e card da collezione. Dei tre lungometraggi usciti a posteriori e che sono tutti distribuiti da Dynit, i primi due rappresentano immancabili recap su cui si può sorvolare, mentre il terzo (La storia della ribellione) una storia inedita che troverà prosieguo in una nuova serie tv.
Voto: 7 su 10
ALTERNATE RETELLING
Puella Magi Madoka Magica Movie 1: L'inizio (2012; film)
Puella Magi Madoka Magica Movie 2: La storia eterna (2012; film)

























