lunedì 1 febbraio 2010

Recensione: Il Pazzo Mondo di Go Nagai

IL PAZZO MONDO DI GO NAGAI
Titolo originale: CB Chara Nagai Go World
Regia: Tsutomu Iida (Umanosuke Iida)
Soggetto: (basato sulle opere originali di Go Nagai)
Sceneggiatura: Tsutomu Iida
Character Design: Kazuo Komatsubara
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Oh! Production, Triangle Staff
Formato: serie OVA di 3 episodi (durata ep. 45 min. circa)
Anno di uscita: 1991
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Yamato Video

 

Lo scontro tra DevilMan e Lucifero non si è ancora concluso: un giorno qualsiasi Akira, Miki e Ryo sono trasportati in un'altra dimensione dove tutto è perennemente super deformed. Decisi a riacquistare le proprie fattezze; a salvare Miki, scomparsa, e a trovare un modo per uscire dallo strano pianeta, Akira e Ryo decidono quindi di rinviare a data da destinarsi la battaglia finale, iniziando un lungo viaggio alla ricerca di un'uscita. La loro odissea li porta a incontrare tanti nemici e alleati, tutti partoriti dalla testa del dio che regola la vita di quella dimensione e che si presenta sotto forma di un sole dal faccione sorridente. Quel dio è Go Nagai...

Applausi scroscianti a Dynamic Planning, che nel 1991, per commemorare la carriera del suo fondatore e presidente Go Nagai, gli dedica una geniale miniserie OVA celebrativa. Vent'anni dopo i team-up robotici di Toei Animation, finalmente i fan hanno modo di rivedere nuovamente, dentro uno stesso universo narrativo, interagire buona parte dei personaggi più famosi dell'autore, in una simpatica dissacrazione comica capace di commuovere qualsiasi seguace del più geniale e sporcaccione tra i grandi autori manga. È infatti una discreta lista di celebrità quella che si presenta agli occhi dell'appassionato ne Il pazzo mondo di Go Nagai, dove tra protagonisti attivi della storia, camei e citazioni trovano spazio non solo i consueti eroi e villain delle serie robotiche, di DevilMan e Cutie Honey, ma anche personalità provenienti da serie meno note in Italia ma altrettanto celebri in madrepatria come Violence Jack e Dororon Enma-kun. Ciliegina sulla torta, Dynamic Planning non bada a spese per il progetto, staziando un ottimo budget e assoldando diversi rinomati talenti del mondo dell'animazione, sopratutto quelli dietro la creazione dei precedenti, eccezionali OVA dell'Uomo Diavolo: Umanosuke Iida alla regia, Kenji Kawaii alle musiche e Kazuo Komatsubara al chara design. Grazie a loro la cura tecnica del prodotto si eleva a livelli eccelsi, con fantastiche animazioni, design nagaiano fino al midollo (sia nelle fisionomie normali che in quelle deformed) e musiche azzeccatissime, riciclate sia dagli OVA di DevilMan che riarrangiate dalle classiche produzioni Toei Animation.


Un soggetto geniale, una cura stilosa negli elementi comici e una opening esilarante e indimenticabile rappresentano i punti di forza del progetto, anche a monte di una qualità altamente discontinua delle gag. Se inizialmente idee fulminanti come la testa mozzata parlante di Jinmen, il Barone Ashura che litiga con le sue teste sulla sincronizzazione delle frasi, Dottor Hell che protesta sulla non plausibilità scientifica dei componenti del Getter 2,  Koji che non vuole usare armi di Mazinger Z per evitare poi di riverniciarlo e altre amenità sono così paradossali, ridicole e spontanee da strappare più di una risata, presto - all'indomani, per intenderci, della fine del primo OVA (Io sono il diavolo, DevilMan!!) - l'umorismo inizia a mostrare la corda e a basarsi su una scontata routine di facce buffe e battute infantili, per poi scivolare nella noia nell'atto finale.

Il pazzo mondo di Go Nagai poggia tutte le frecce del suo arco nel carisma dell'idea, nell'apparato citazionistico, nel favoloso comparto tecnico ed estetico, crogiolandosi nella sua opera di celebrazione di miti con cui un'intera generazione di spettatori, sopratutto in Giappone, è cresciuta. Vero che dal punto di vista delle qualità delle gag forse si poteva fare di più, ma bisogna dare atto che nel 1991 Dynamic Planning mira innanzitutto a realizzare un simpatico omaggio, niente più di questo. Verso un pubblico che, abituato ai temi talvolta seriosi e politicamente scorretti di parte delle incarnazioni animate nagaiane, gli basta poco per innamorarsi di una simile dissacrazione. E proprio per questo Il pazzo mondo è da prendere e giudicare in quest'unico modo, a prescindere dalla qualità in diminuendo dei siparietti: il buon numero di gag iniziali, la prelibatezza della confezione, l'idea fantastica di mischiare stile di disegno super deformed con quello "normale" e, sopratutto, la curiosità di vedere agire tra di loro personaggi famosi provenienti da ogni disparata serie dell'autore sono motivi più che validi per guardare questa simpatica miniserie, nonostante la sua effettiva qualità finale. Peccato solo, davvero, il rimpianto per l'assenza nel cast di star minori di Nagai, come Mao Dante, Kekko Kamen o Mondo Saotome (da Guerrilla High). Non sarebbe stato male cercare di farci stare proprio tutti per una celebrazione perfetta, che diveniva così il must see definitivo per i fan. Rimane, comunque, un prodotto curato e artisticamente valido legato al nome di Go Nagai, per molti anni l'ultimo degno di menzione prima della pletora di mediocri OVA realizzati da Dynamic Planning lungo tutti gli anni 90 e basati sulle opere minori del mangaka.


 
Importante aprire una parentesi sull'opera dal punto di vista del pubblico italiano. Se adattamento e doppiaggio sono, fortunatamente, di ottimo livello, è giusto avvisare che Il pazzo mondo di Go Nagai presenta anticipazioni importanti sulla trama di diversi manga rinomati dell'autore. Se fin dall'inizio viene anticipato il colpo di scena finale di DevilMan, nel suo prosieguo la miniserie rivela anche l'identità di Violence Jack, eroe del lungo manga omonimo (presentato in quegli anni anche da una trilogia OVA) che è tutt'ora in corso di pubblicazione in Italia per d/visual. Chi non vuole rovinarsi il piacere della lettura valuti bene se guardarsi l'opera.

Voto: 6 su 10

Nessun commento:

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità e pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 7 marzo 2001 n. 62. Molte delle immagini presenti sono reperite da internet, ma tutti i relativi diritti rimangono dei rispettivi autori. Se l’uso di queste immagini avesse involontariamente violato le norme in materia di diritto d’autore, avvisateci e noi le disintegreremo all’istante.