Amuro Ray e Char Aznable: se nell'affresco dell'Era Spaziale dovessero spiccare i due nomi più rappresentativi, non potrebbero che essere i loro. L'eterno rapporto di amicizia/odio tra i due protagonisti-simbolo di
Gundam conosce più fasi, tra rivalità (
prima serie del 1979) ed effettiva pace fatta (
Mobile Suit Z Gundam, 1985), e gli appassionati, sul finire degli Ottanta dello scorso secolo, di sicuro auspicavano una nuova storia dove i due potessero collaborare insieme contro un nemico comune (in
Z Gundam, Amuro svolge giusto il ruolo di guest-star). Invece nel 1988 Yoshiyuki Tomino coglie tutti di sorpresa: nel lungometraggio
Il contrattacco di Char trasforma quest'ultimo in un mostro psicopatico, lasciando solo intendere - e senza spiegare nulla - che dopo i fallimenti dei suoi ideali abbia abbandonato ogni speranza di pacifica coesistenza tra terrestri e spazionoidi, e ora pensi solo agli interessi della sua parte (in
Mobile Suit Gundam ZZ , ultima serie televisiva prima di questo film, viene anche detto che si è isolato dal mondo per riflettere sugli scopi della vita, per la coerenza del percorso del personaggio si può definire la cosa come un timido indizio). La rinata Cometa Rossa torna a incarnare quindi il sogno di indipendenza dei zeoniani, ed è lei a guidare il suo esercito verso una nuova guerra distruttiva contro la Federazione, come se la sua caratterizzazione in
Z Gundam fosse rinnegata, e come se lei e il suo odiato rivale Amuro non si fossero mai chiariti su Lalah Sune (per far quadrare i conti, Char deve essersi autoimposto di rivedere le proprie posizioni, per ritrovare rabbia e fermezza adatti ai propri scopi, ma questa è giusto una supposizione da fan e nulla viene detto ufficialmente, banalmente al regista non interessava nulla della della continuity). Di fatto, Tomino riprende il loro rapporto com'era sul finire di
Mobile Suit Gundam, facendoli combattere in quello che sarà l'epico scontro finale.
Duplici i motivi che portano
Il contrattacco di Char a essere ricordato: la vistosa involuzione del personaggio di Char, che porta i fan a dividersi fra chi spera che l'opera venga un giorno estromessa dalla continuity e chi la ritiene il vero seguito della prima serie (nonostante qualcosa delle serie precedenti sia comunque accennato, lo è in modo essenziale, dato che mentre il film veniva prodotto
Gundam ZZ era in pieno corso di trasmissione e il regista sapeva solo quale sarebbe stato il destino di Haman Karn
1); e specialmente per essere, da parte di Bandai, Sunrise e Tomino, il tentativo di chiudere in modo davvero definitivo la saga in quegli anni
2, mettendo la parola The End ai conflitti tra Federazione Terrestre e Zeon e a una storia che, con il flop di
Gundam ZZ, sembrava davvero essere arrivata al capolinea
(ma niente da fare, il film riscuoterà buoni incassi
3 e Bandai si sentirà poi giustificata a riprendere in mano il franchise). Non sono completamente in torto i detrattori dell'opera, quando la considerano una celebrazione altisonante a principale consumo dei fan delle due superstar (sia per il fattore
coolness dei mecha e l'immensa quantità di battaglie, sia degli Amuro e Char mai così ammiccanti dal punto di vista estetico), ma il risultato non è così spudoratamente commerciale come lo dipingono:
Il contrattacco di Char si fa ricordare per tante cose interessanti, nonostante si tratti, come spesso avviene, di un titolo ben distante dalla forma finale che avrebbe voluto dargli il regista.
È giusto, a questo proposito, per capire il senso finale di
quest'opera, partire dagli inizi, ricordando i vari retroscena dietro la
sua creazione: a trasmissione appena iniziata di
Gundam ZZ, Sunrise impone a Tomino l'ennesimo
Gundam, ma questa volta da realizzarsi come film dal soggetto originale (non un mero rimontaggio, come nel caso della
trilogia cinematografica
del 1981). Nonostante tutto, il regista è stavolta interessato a
realizzare il lungometraggio, perché l'ambientazione temporale,
cronologicamente posta svariati anni dopo i fatti delle serie
precedenti, gli permette di raccontare com'è avvenuta la crescita dei
suoi personaggi, in parallelo con quella degli spettatori nati con il capostipite del 1979: fa addirittura sposare Amuro con la sua fidanzata, Irma
Beltorchika (apparsa in
Z Gundam), facendogli avvere da lei dei figli, e
preventiva una storia complessa che richiederebbe almeno due lunghe
pellicole. Accade però che Sunrise è categorica: il film sarà uno solo e
questo matrimonio non s'ha da fare (perché il pubblico degli anime
robotici troverebbe spiazzante ed eretico un eroe maritato e con prole),
arrivando a vietare tassativamente l'uso della
ragazza nella storia. Inizia una lunghissima polemica tra autore e
studio, che occuperà un sacco di tempo (distogliendo, come sappiamo,
Tomino dal curare
Gundam ZZ per oltre metà della sua durata) e
toccando anche colpi bassi (a un certo punto, Sunrise fa addirittura
dirigere il trailer del film a un altro staff). Adirato come mai prima
con i suoi datori di lavoro e i gusti dello stesso pubblico di otaku, il
papà di
Gundam decide per questo di punire entrambi trasformando
l'opera in una cosa personale e allegorica, un atto di accusa verso gli
adulti che non vogliono crescere, e per questo involve, fino a renderli
personaggi tristi e penosi, per nulla maturi, insomma degli autentici falliti, gli eroi per eccellenza
della saga. Nella nuova storia che ne esce fuori, Char, da romantico
antieroe dalle vocazioni hippy, si trasforma in un figuro patetico, cinico e manipolatore, che sceglie la strada più facile per la sua gente, che non esita a flirtare con una ragazzina
Newtype invaghita di lui pur di farla combattere dalla propria parte e
sta con una nuova donna pensando sempre e solo a Lalah, mentre Amuro
tratta in modo freddo e insensibile la sua nuova ragazza (la bella Chan,
sostituto di Irma che è finita chissà dove), approfittando
della sua pazienza in più occasioni e dimostrando tutta
la sua incapacità di rapportarsi con il gentil sesso. Questa è la
fisionomia definitiva che prenderà
Il contrattacco di Char nella
sua forma finale, pur al prezzo di nuove sforbiciate a un intreccio
reputato sempre troppo intricato da Sunrise e che porterà Tomino, per
disperazione, a pubblicare nel tempo ben due romanzi che narrano la
storia come l'avrebbe voluta lui:
Beltorchika's Children, rilasciato un mese prima dell'uscita nelle sale e basato sulla prima versione della storia, e
High Streamer, versione "estesa" della seconda
4.
Facile, a questo punto, con tutti questi veleni, capire perché alla
fine Tomino non sarà molto soddisfatto della pellicola finale, che, con
tutte le imposizioni Bandai/Sunrise, si limita abbastanza stancamente a
riciclare i soliti stereotipi di
Z/ZZ Gundam, senza accompagnarli, per limiti di tempo, a un decente approfondimento dei personaggi.
Il problema del
Contrattacco di Char filmico è proprio questo: troppo dipendente dalla celebrazione dei due protagonisti (primi piani, combattimenti lunghissimi tra Mobile Suit scintillanti, sequenze inutili inserite per esaltare il loro pensiero nei riguardi del nemico) per riuscire a caratterizzarli in modo degno e a far passare nitidamente il suo messaggio anti-otaku. Qua e là poche frasi-chiave, mirate e precise, ricordano lo spirito originario della storia, umiliando i due eroi che si rinfacciano le ipocrisie, le ideologie e i pensieri egoisti con cui hanno giustificato le loro uccisioni (tra chi stermina milioni di uomini e parla di grandi aspirazioni per l'umanità, facendo tutto questo, in verità, solo per nascondere il suo astio per la morte della fidanzata, e chi non è minimamente interessato a cogliere le ragioni del risentimento degli spazionoidi verso i terrestri), ma queste questioni non occupano chissà quanto spazio, sicuramente non abbasttanza per colpire a fondo. Il resto del tempo è tutto occupato da battaglie, ammiccamenti
cool dei due eroi, disegni complessivamente belli e colorati ma molto patinati e per questo troppo freddi (Tomino insulterà il chara designer Hiroyuki Kitazume per la sua incapacità di rendere conturbante il personaggio di Nanai Miguel, per questo la userà poche volte nella storia, togliendole quello spazio importante che serviva a rendere meglio la grettezza di Char che la vede come semplice rimpiazzo di Lalah
5; in effetti il chara designer confermerà tempo dopo che il film era un progetto troppo grande per lui
6), dialoghi esageratamente estetizzanti, retorici e ridondanti e un contorno di personaggi-macchietta messi lì solo per essere uccisi gratuitamente (aumentando teoricamente il pathos, ma giusto teoricamente) o proseguire la tradizione di cliché (gli ennesimi Cyber Newtype, un paventato golpe nella fazione nemica, difficoltà di comunicazione tra giovani e adulti, cotterelle adolescenziali, giovani soldati facilmente malleabili... insomma rivivono sotto fattezze diverse Elpeo Ple, Glamy Toto e Katz Kobayashi, siamo davvero all'apice del déjà vu su déjà vu). In sintesi: non si sapessero questi retroscena, sarebbe difficile accorgersi dello spirito polemico e satirico che anima la trama.
Nonostante tutto, non si può neanche definire
Il contrattacco di Char un film proprio mediocre o appena sufficiente. Pur con le banalità, quella di Tomino è una storia piacevole, che, anche se ambientata per buona parte del tempo su anonimi campi di battaglia siderali, sa catturare occhi e interesse in più riprese, ad esempio con una pittoresca resa di Neo Zeon (che tra canti patriottici e colori richiama vistosamente l'URSS) e con la curatissima confezione dell'opera, e in più di un colpo scena crudele capace ancora di stupire chi pensava di aver visto tutta la cattiveria possibile nelle stragi di
Space Runaway Ideon (1980),
Aura Battler Dunbine (1983) e
Z Gundam. Classica ciliegina sulla torta è rappresentata dal duello finale tra Char e Amuro, lungo e spettacolare come si conviene, in cui i rivali, come accennato, si distruggono nel vero senso della parola, non solo sparandosi con bazooka e beam rifle a bordo dei loro Mobile Suit ma anche rinfacciandosi il proprio odio e le proprie reciproche impressioni - e questi scambi di veleno rappresentano davvero l'unico, grande momento cinematografico dell'opera. Da brividi, così come la celeberrima, apocalittica e visionaria sequenza conclusiva che chiude (temporaneamente) le ostilità fra i due eserciti (almeno fino a
Mobile Suit Gundam Unicorn del 2010, con cui Tomino non c'entra nulla) e come pure il mecha design straordinario di Yutaka Izubuchi, realizzatore di quell'RX-93 v Gundam e del Sazabi destinati a essere tra i Gunpla più amati e gettonati di sempre presso gli appassionati di collezionismo (e pensare che l'unica indicazione che l'artista ricevette da Tomino, dopo che soffiò all'ultimo istante il posto a Mamoru Nagano
7, fu "non me ne frega niente, fa come vuoi"
8). Ciò che, tuttavia, rappresenta allo stesso tempo il maggior pregio e il maggior difetto di questo film è il suo essere registicamente tominiano al massimo, con tutti i pro e i contro che ne derivano.
La direzione del regista è più asettica del solito, filma le battaglie fra centinaia di Mobile Suit con ampie panoramiche ma è stranamente disinteressata a renderle coinvolgenti. Pur con l'approccio generale di ricercato fanservice visivo nei riguardi dei due protagonisti,
Il contrattacco di Char si distingue per scontri curiosamente aridi, quasi documentaristici, anche per la voluta scelta di un accompagnamento sonoro dato più da effetti di rumoristica che dalle tracce musicali della flebile, a tratti insignificante, colonna sonora. Il tutto si riconduce, probabilmente, al classico artificio del regista di donare alle battaglie un impianto freddo e realistico che comunichi maggiormente le sensazioni di spaesamento e paura provate dai piloti, ma personalmente non mi sembra una mossa saggia ricercare queste aspirazioni in un film nato con notevoli mire commerciali (che peraltro palesa per quasi tutto il tempo).
Il contrattacco di Char è un film con un eccessivo spazio dato a personaggi mal riusciti e dialoghi inutili, addirittura non montato benissimo (tanti sono i bruschi stacchi presenti nella parte iniziale del film). Ciononostante merita la visione: è un'opera controversa, a tratti pesante, a tratti molto irritante, ma che splende in quei rari - eppure grandiosi - momenti in cui brilla la poetica del regista, che con pochi dialoghi, densi di sottotesti, dona ai personaggi sfumature e una umanità che li rendono più veri che mai, uomini che mettono in gioco fino all'ultimo una vita fallimentare e destinata all'autodistruzione, attestando la morte degli ideali e la loro personale immaturità, ma anche la grande maturità raggiunta dalla saga. Da vedere almeno una volta, preferibilmente nei DVD/BD Dynit e in lingua giapponese con sottotitoli (il doppiaggio italiano, seppur adattato benissimo a livello di fedeltà, pecca di voci messe a casaccio). Per chi vuole vedere tutti i
Gundam "che contano" nella continuity, questa è l'ultima visione fondamentale.
Curiosità:
Il contrattacco di Char è originariamente proiettato al cinema insieme a
Mobile Suit SD Gundam, trilogia di corti animati che parodizzano la saga nell'ottica della dissacrazione citazionista, data da personaggi e robot parlanti visualizzati con sembianze caricaturali (da qui il Super Deformed del titolo) che rileggono in modo comico le situazioni più famose della storia. Questi tre episodi troveranno una grande popolarità, tanto che negli anni seguenti, segnati dall'assenza di nuove incarnazioni televisive del Mobile Suit bianco, la popolarità di
Gundam presso le nuove generazioni sarà data proprio dai successivi OVA e videogiochi di questa saga comica "parallela", e dalle linee di modellini a essa ispirate
9.
Voto: 7 su 10
PREQUEL
Mobile Suit Gundam: The Origin (2015-2016; serie OVA)
Mobile Suit Gundam (1979-1980; TV)
Mobile Suit Gundam The Movie I (1981; film)
Mobile Suit Gundam The Movie II: Soldati del dolore (1981; film)
Mobile Suit Gundam The Movie III: Incontro nello spazio (1982; film)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO 2: The Gravity Front (2008-2009; serie OVA)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO: The Hidden One-Year War (2004; corti)
Gundam Evolve../ 01 RX-78-2 Gundam (2001; OVA)
Mobile Suit Gundam Thunderbolt (2015-2016; serie ONA)
Mobile Suit Gundam Thunderbolt: December Sky (2016; film)
Mobile Suit Gundam MS IGLOO: Apocalypse 0079 (2006; serie OVA)
Mobile Suit Gundam 0080: War in the Pocket (1989; serie OVA)
Gundam Evolve../ 11 RB-79 Ball (2005; OVA)