lunedì 14 novembre 2011

Recensione: Patlabor - New OAV

PATLABOR: NEW OAV
Titolo originale: Kido Keisatsu Patlabor
Regia: Mamoru Oshii, Naoyuki Yoshinaga
Soggetto: Headgear (Masami Yuki)
Sceneggiatura: Kazunori Ito
Character Design: Akemi Takada
Mechanical Design: Yutaka Izubuchi
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Studio DEEN, Sunrise
Formato: serie OVA di 16 episodi (durata ep. 25 min. circa)
Anni di trasmissione: 1990 - 1992
Disponibilità: edizione italiana in dvd a cura di Yamato Video


Con una seconda serie OVA, nei primi anni 90 lo staff Headgear mette un'apparente parola fine alla serialità di Patlabor, chiudendo in bellezza una delle più rivoluziinarie serie di fantascienza. Il merito di The New Files (titolo internazionale dell'opera) consiste nello sfruttare in modo ottimale, grazie all'impeccabile sceneggiatura di Ito e la regia di un ritrovato Oshii, tutti i punti di forza del mondo ideato da Masami Yuki, limandone al contempo i pochi difetti ereditati dalla serie televisiva, sopratutto la scarsa varietà dei casi assegnati al Plotone protagonista.

Ito scrive sedici episodi di grande fantasia che hanno spesso come protagonisti elementi specifici del cast, condendoli con quell'irresistibile umorismo intelligente e realistic che già ha fatto la fortuna delle opere precedenti. Ed è la festa delle risate (tra sogni/parodie di Ultraman e Gundam, mal di denti, risse ai bagni termali, gatti nascosti, addirittura un episodio che inneggia alla carica liberatoria e cameratesca data dai giornaletti pornografici in voga tra i tecnici della caserma!), ma anche di approfondimento delle relazioni sentimentali tra i protagonisti del Secondo Plotone eroi, secondo modalità realistiche perfettamente in tono con le pretese di credibilità del franchise. Senza dimenticare la conclusione, finalmente, dell'unica vicenda seriosa lasciata in sospeso in tv, quella della ribellione del malvagio Utsumi alle industrie Shaft e del gigantesco, minaccioso Griffon con cui terrorizza Tokyo. Comicità assoluta e cupi momenti da thriller, con perfetta continuità e senza che l'uno prevalga mai sull'altro. Grande spessore narrativo, insomma, che dà anima al lato migliore di Patlabor, quello dell'empatia che si instaura coi caratterizzatissimi personaggi. Ne esce un grandissimo slice of life, tra i migliori di sempre, che pur in assenza di alcuna continuity è visione avvincente e sentita, al punto che ogni puntata lascia dentro una sensazione di gratificazione che porta a sentire di famiglia gli indimenticabili personaggi della Seconda Sezione Veicoli Speciali.


Sceneggiatura indimenticabile, ma anche regia d'atmosfera, curata, lenta ma intellettualmente stimolante, degna dei fasti dell'Oshii migliore, quello che pochi anni dopo si farà amare dalla critica mondiale con Patlabor 2 e Ghost in the Shell. Ad accompagnarla il consueto, dettagliato mecha design di Izubuchi e il chara design di Akemi Takada, riproposto uguale dalla serie tv e sempre deliziosamente colorato ed espressivo. Dal punto di vista tecnico la serie si spinge anche oltre e, nella dimensione dell'home video, Sunrise e Studio DEEN utilizzano un budget decisamente maggiore con gran guadagno delle animazioni, che nei momenti d'azione raggiungono vette notevoli.

Arrivati a fine visione, bisogna tirare le somme. E quando una storia termina lasciando dentro grande tristezza, quasi un vuoto, significa che è grande. Realizzare che non si potranno più "vivere" le incazzature di Ota e il suo amore sviscerato per le armi da fuoco di grosso calibro, l'allegria di Noa e il suo rapporto solare con Asuma, il perenne sguardo annoiato di capitano Goto, i suoi tentativi di approccio con Shinobu e le folli giornate lavorative di tutti loro, porta rapidamente a far subentrare quel genere di malinconia che non lascia più, che fa ripensare a Patlabor come una gemma, ma anche come un amico che andrà perduto per sempre. Un po', come in Maison Ikkoku, quando lo spettatore sa che non rivedrà più Godai, Kyoko, Soichiro e Yotsuya. Oltre a The New Files il mondo di Patlabor continuerà con film più o meno buoni, ma tutti thriller seriosi che, per quanto validissimi, non hanno niente a che vedere con il carico di freschezza e divertimento che rappresentano il vero spirito della saga. Tristezza a parte, il vero capolavoro di Masami Yuki vivrà per sempre nella prima serie OVA, nella lunga serie tv Sunrise e in questa splendida, davvero splendida seconda serie rivolta al mercato home video. Senza dimenticare il fumetto, che per lunghezza e compattezza narrativa è indiscutibilmente il punto di riferimento.


Nota: disponibile in dvd a cura di Yamato Video, in una delle peggiori serializzazioni che si siano mai viste. Tutte le versioni animate di Patlabor sono state FUSE, senza riguardi per la continuity, nella stessa collana da edicola di 23 dvd. In parole povere, il primo episodio di questa miniserie lo si trova nel dvd 19. Un orrore, a cui si aggiunge la faccia tosta dell'editore di mettere audio jap ma nessun sub (a che pro?!). Magra consolazione, almeno il doppiaggio italiano è buono e con voci azzeccate. Se recentemente, almeno, la serie tv è stata rieditata in due boxoni e con la presenza di sottotitoli, ancora nessuna notizia per gli OVA. O si attende con pazienza l'eventualità che un giorno anche questi trovino la giusta collocazione in cofanetto, oppure che ci si prepari a far spazio, nella propria collezione personale, ai cinque dvd più pacchiani di sempre.

Voto: 8,5 su 10

PREQUEL
Patlabor (1989-1990; tv)

SEQUEL
WXIII: Patlabor The Movie 3 (2001; film)
Patlabor 2: The Movie (1993; film)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Una valida continuazione della serie tv, dalla quale riprende lo scontro con il Griffon (negli episodi 1-3-5-7), utilizzando i rimanenti 12 per approfondire i personaggi e il loro mondo.
Dei rimanenti 12, secondo me, i migliori sono il 4 (l'odissea di un attore tv che rimarrà senza lavoro a causa della conclusione dello show per il quale ha lavorato per oltre vent'anni), il 9 (Kanuka e Kumagami vista tramte gli occhi dei colleghi), il 10 (che ricorda la trama di Twilight Q 2, con Ota alla ricerca della verità di una vicenda nella quale è coinvolto), il 12 (dimostrazione tragicomica che tra Goto e Nagumo non ci sarà mai niente)e il 14 (dimostrazione Oshiiana che la realtà e la fantasia possono essere simili o entrambe ingannevoli, come scopre Asuma, che incontra una sua vecchia fiamma).
Un must

Jacopo Mistè ha detto...

Per me è in questi OVA che Patlabor trova la sua dimensione migliore, superiore pure ai film di Oshii, per carità bellissimi, ma che sono tutto fuorchè fedeli alle atmosfere del mondo ideato da Masami Yuuki.

Twilight Q non vedo l'ora di vederlo ;)

Anonimo ha detto...

Mi pare di capire che "pacchiano" per te significa "portatore di pacchia".
Ma il significato reale di "pacchiano" è poco fine, privo di raffinatezza, grossolano.

Fate attenzione ad usare propriamente i termini italiani. :)

Jacopo Mistè ha detto...

Ti riferisci alla frase "Preparatevi a far posto nella vostra collezione, dunque, ai cinque dvd più pacchiani di sempre."?

Perchè in quel caso la frase è come deve essere intesa: i cinque dvd più privi di raffinatezza, grossolani ed esteticamente orrendi di sempre" ;)

Anonimo ha detto...

Ammazza! Sono così brutti?
Visti i recenti miglioramenti delle edizioni, speriamo che Yamato faccia uscire una nuova edizione maggiormente curata della serie completa + tutti gli OAV.

Jacopo Mistè ha detto...

Brutti nel senso dell'aver fuso, senza neanche distinguerle, entrambe le serie OVA negli stessi dvd. Senza contare, come puoi vedere, le "bellissime" copertine ;_;

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